{"id":8091,"date":"2009-12-18T00:00:00","date_gmt":"2009-12-18T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8091"},"modified":"2015-04-29T16:28:15","modified_gmt":"2015-04-29T14:28:15","slug":"teologia-femminile-singolare","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/teologia-femminile-singolare\/","title":{"rendered":"Teologia: femminile singolare"},"content":{"rendered":"
Il Memoriale di Angela da Foligno \u00e8 senza dubbio uno dei pi\u00f9 importanti testi classici della spiritualit\u00e0 femminile medievale in ambito italiano. Vi si racconta la straordinaria esperienza mistica di Dio vissuta dalla Beata folignate. Un\u2019opera complessa verso la quale, specie negli ultimi anni, si sono concentrate le attenzioni di diversi studiosi, sia italiani che stranieri. In occasione del 7\u00b0 centenario del transito della Beata, Massimo Vedova, frate della serafica provincia di San Francesco, ha di recente dato alle stampe Esperienza e dottrina. Il Memoriale di Angela da Foligno, (Roma 2009, Istituto storico dei cappuccini) testo frutto di un\u2019accurata analisi lessicale, ponendo l\u2019attenzione soprattutto sulla relazione Dio – anima. Redattore del Memoriale fu un frate, confessore di Angela, conosciuto solo per l\u2019iniziale del nome, A., il quale trascrisse tutto ci\u00f2 che la beata gli confidava sulla sua esperienza mistica con Dio. In particolare mostra i trenta passi che l\u2019anima compie raggiungendo l\u2019intima comunione con Dio.<\/p>\n
Come scrive nella presentazione al volume fra Bernardo Commodi, ministro provinciale dell\u2019Umbria, \u201cl\u2019intento del redattore non \u00e8 di fornire un\u2019opera agiografica ma, come egli chiaramente afferma nel prologus, di mostrare e descrivere un\u2019esperienza vissuta di Dio e la dottrina che ad essa si riferisce; l\u2019intento cio\u00e8 \u00e8 di fare teologia\u201d. Un testo dunque innovativo \u2013 prosegue padre Bernardo, – sia perch\u00e9 \u201cscritto da una donna in un momento storico in cui le donne avevano un ruolo del tutto marginale nella vita sociale ed ecclesiale, ma soprattutto per le sue vicende redazionali, per la relazione vissuta dallo scriba, frate A, e da Angela da Foligno durante la stesura del testo e per la sua pretesa di fare teologia in maniera del tutto diversa da quella ufficiale delle Universit\u00e0\u201d. Massimo Vedova, per analizzare il Memoriale, sceglie il codice A, uno dei testi pi\u00f9 attendibili tra quelli giunti fino a noi. Ne fa un\u2019analisi strutturale cercando di cogliere l\u2019impostazione teologica, in un continuo confronto tra Angela e il frate scrittore, e di svelare la loro relazione nella scrittura del testo.<\/p>\n
In particolare Vedova intende meglio capire Angela nel suo modo di esprimersi, tentando di evidenziare nei testi l\u2019influsso del frate minore teologo. E questo lo fa tramite un\u2019attenta indagine strutturale del testo, con l\u2019analisi dei singoli verbi e dei sintagmi. \u201cAffrancando il testo da interpretazioni teologiche precostituite \u2013 spiega ancora nella presentazione padre Commodi \u2013 si avvicina ad esso cercando le sue motivazioni intime, mostrando il suo evidente riferimento implicito ad una narrazione orale e prima ancora ad un vissuto effettivo\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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