{"id":809,"date":"2012-01-27T00:00:00","date_gmt":"2012-01-26T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=809"},"modified":"2015-07-24T10:38:31","modified_gmt":"2015-07-24T08:38:31","slug":"gesu-e-presente-incontriamolo-3","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/gesu-e-presente-incontriamolo-3\/","title":{"rendered":"Ges\u00f9 \u00e8 presente: incontriamolo"},"content":{"rendered":"

Si \u00e8 svolto gioved\u00ec 19 gennaio, a Spagliagrano, il ritiro spirituale mensile con la partecipazione numerosa del clero della diocesi. La meditazione di cui riportiamo una breve sintesi \u00e8 stata svolta da mons. Mariano Crociata, segretario generale della Cei, invitato da mons. Giovanni Marra, amministratore apostolico della diocesi. \u201cIl contesto del ritiro mensile conferisce alla mia proposta di riflessione \u2013 ha detto mons. Crociata – il tono prevalente di una meditazione. Il clima di meditazione mi permette di porre l\u2019accento su un aspetto che, comunque, ha un rilievo oggettivo anche quando parliamo della educazione cristiana in termini di pedagogia religiosa. Per questo motivo, mi viene spontaneo prendere spunto dal brano del Vangelo di Giovanni (1,35-42) che \u00e8 stato proclamato domenica scorsa. Il ruolo decisivo che vi svolge Giovanni Battista, in rapporto ai suoi discepoli, consente di prenderlo a modello di educatore. Egli si presenta come colui che sta portando a compimento la missione di preparare la strada al messia che viene. La lunga attesa si consuma nell\u2019atto del riconoscimento di Ges\u00f9, nell\u2019indicazione di lui ai suoi discepoli e nel conseguente invito a seguirlo. L\u2019educazione \u00e8 l\u2019accompagnamento verso il riconoscimento e l\u2019incontro con una presenza. Nell\u2019orizzonte cristiano ci\u00f2 significa essere consapevoli che Ges\u00f9 \u00e8 gi\u00e0 presente, ma non \u00e8 visto, non viene ancora identificato n\u00e9 riconosciuto. All\u2019educazione questo aspetto della pagina evangelica ha molto da dire, perch\u00e9 fa capire che educare non \u00e8 aggiungere, sovrapporre, inserire dentro, costringere, o altro di simile\u201d. \u201cDa parte dell\u2019educatore – ha proseguito – si richiede innanzitutto la convinzione che ci\u00f2 che deve essere portato a maturit\u00e0 \u00e8 gi\u00e0 presente nell\u2019educando, non si deve inventare. Per incontrare Cristo, per riconoscerlo presente nella propria vita, c\u2019\u00e8 bisogno di qualcuno che gi\u00e0 lo abbia incontrato, lo conosca, lo frequenti. C\u2019\u00e8 bisogno di un testimone. L\u2019educatore \u00e8 innanzitutto un testimone. Non a caso \u00e8 questo il titolo che il Vangelo di Giovanni soprattutto conferisce al Battista. Non solo il prologo, ma anche il seguito qualifica tutta la sua missione come \u2018testimonianza\u2019 (1,19). Noi preti siamo i primi educatori. Lo siamo per il ministero che abbiamo ricevuto, e lo siamo per la responsabilit\u00e0 che portiamo dentro le nostre comunit\u00e0, noi saremo veri educatori se vivremo sempre pi\u00f9 come se tutta l\u2019efficacia della nostra azione dovesse dipendere dalla coerenza della nostra vita. La meta del cammino cristiano e il nostro servizio educativo \u00e8 dunque l\u2019incontro personale con Ges\u00f9 e la comunione con lui. Questa \u00e8 la meta della iniziazione cristiana che introduce al mistero nell\u2019ambiente vitale della comunit\u00e0 per condurre a una fede adulta\u201d. Mons. Crociata ha esortato a respingere l\u2019illusione che ci sia una formula, una ricetta, che abbia potere risolutivo. \u201cDobbiamo metterci in testa \u2013 ha detto – che i problemi sono complessi e i tempi lunghi. Bisogna armarsi di pazienza e di coraggio, ma anche di passione e di speranza, cose che non possono semplicemente scaturire da ci\u00f2 che osserviamo attorno a noi, ma dalla visione che la fede ci ispira e dalla forza che essa ci dona nella grazia dello Spirito santo per guardare e agire\u201d. A partire da qui, nascono, secondo mons. Crociata, alcune esigenze come la necessit\u00e0 di capire le condizioni in cui si svolge la vita delle nuove generazioni per avviare un\u2019efficace opera educativa, e la capacit\u00e0 di elaborare una proposta di fede adeguata alle fasce di et\u00e0 degli educandi.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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