Un\u2019operazione culturale destinata sicuramente a connotare nel tempo questa prima parte degli anni Duemila: la \u201creplica dello Studiolo\u201d ed il via al polo museale di Palazzo ducale. Un doppio evento con il quale si migliora in qualit\u00e0 e quantit\u00e0 l\u2019offerta complessiva della citt\u00e0 e di pari passo si valorizzano ruolo e significato del Palazzo ducale (1471), la splendida reggia voluta da Federico da Montefeltro e realizzata su progetto di Francesco di Giorgio Martini: due iniziative che consentono di integrare le pur affascinanti risorse architettoniche dell\u2019insigne monumento con un\u2019opera dell\u2019artigianato artistico eugubino pi\u00f9 raffinato, appunto la \u201creplica\u201d dello Studiolo, ed un allestimento museale che recupera al godimento pubblico una parte significativa del patrimonio artistico comunale, destinata altrimenti a rimanere custodita, pur con tutte le accortezze necessarie, nei magazzini comunali. L\u2019eccezionalit\u00e0 del duplice evento \u00e8 stata in qualche maniera avallata dalla presenza del ministro per i Beni e le attivit\u00e0 culturali Sandro Bondi che ha simbolicamente riconsegnato alla citt\u00e0 lo Studiolo di Federico. Non l\u2019originale, purtroppo, orgoglio dal 1939 del Metropolitan Museum di New York, ma una riproduzione realizzata nell\u2019arco di sette anni dagli artigiani eugubini Minelli, i celebri \u201cCavallini\u201d. Frutto di un lavoro lungo e paziente, complesso e meticoloso iniziato nel 2002, gi\u00e0 apprezzato da migliaia di visitatori in un\u2019anteprima svoltasi a Tokyo nel contesto di una manifestazione sul rinascimento italiano. Alla cerimonia svoltasi lo scorso 11 settembre hanno partecipato il sindaco di Gubbio Orfeo Goracci, Lucio Lupini, presidente dell\u2019associazione Maggio Eugubino che ha curato il progetto, Carlo Colaiacovo, Presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia, che ha messo generosamente a disposizione le risorse necessarie per realizzare un\u2019operazione della quale beneficer\u00e0 l\u2019intero mondo culturale, finanziatrice del progetto. L\u2019\u201coperazione Studiolo\u201d \u00e8 stata seguita dall\u2019inaugurazione del nuovo Polo museale, riunendo all\u2019interno del Palazzo ducale beni di propriet\u00e0 del ministero per i Beni culturali e del Comune di Gubbio destinati al restauro, frutto dell\u2019intesa tra la Direzione regionale, la Soprintendenza, la civica Amministrazione, ancora con il sostegno finanziario della Fondazione Carisp. Un\u2019operazione importante dalla quale muovere per valorizzare tutta la risorsa museale a disposizione, trasformandola magari in una \u201crete\u201d integrata che favorisca accessi e manutenzione. Giampiero BedinIL MUSEOIl museo del Palazzo ducale si sviluppa secondo un percorso finalizzato a far apprezzare al meglio la proposta nel suo complesso: la \u201cGalleria dei ritratti\u201d introduce al Corridoio Federiciano, che si conclude con la saletta dello Studiolo finalmente nella sua integrit\u00e0 grazie alla \u201creplica\u201d, autentico capolavoro dell\u2019artigianato artistico. Si passa al \u201cSalone di corte\u201d con dipinti di cultura romana, veneziana ed emiliana, quindi alle varie sale dove sono ospitate qualificate espressioni della pittura del 1400-1500 e scuola eugubina, a seguire 1500-1600, il 1600 e la pittura di genere, la pittura di genere ed il paesaggio tra 1600 e 1700. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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