La Giustizia riparativa e la prospettiva delle comunit\u00e0 locali: la matrice culturale e normativa alla base del paradigma\u201d.<\/strong><\/p>\nIl primo incontro promosso dalla Caritas di Perugia<\/h2>\n
Il primo, tenutosi il 22 novembre<\/strong> nel capoluogo umbro, presso la Segretaria dell\u2019Ordine degli Avvocati<\/strong>, nell\u2019ambito della Settimana internazionale \u201cRestorative Justice\u201d (17-23 novembre), ha avuto “l\u2019obiettivo di promuovere i valori generativi della Giustizia riparativa<\/strong>, favorendo e facilitando l\u2019adozione di politiche e programmi di intervento da parte di attori chiave (policy maker e decision maker)<\/em> che agevolino la riconciliazione e la riparazione del danno come parte integrante del processo di giustizia”.<\/p>\nIl paradigma riparativo non sostituisce, ma integra, il sistema di giustizia tradizionale<\/h2>\n
A sottolinearlo \u00e8 stato don Marco Briziarelli,<\/strong> direttore della Caritas diocesana, precisando che “il paradigma riparativo non sostituisce il sistema di giustizia tradizionale ma lo integra, offrendo soluzioni, meno stigmatizzanti, che mirano a costruire relazioni e comunit\u00e0 pi\u00f9 forti e resilienti”.<\/p>\nAll\u2019incontro \u00e8 intervenuta la presidente dello European Forum for Restorative Justice, Patrizia Patrizi<\/strong>, a cui sono seguiti momenti di confronto e dibattito con alcuni rappresentanti delle realt\u00e0 territoriali impegnate su questo tema, “arricchendo ulteriormente \u2013 ha commentato il direttore della Caritas diocesana \u2013 il valore dell\u2019iniziativa e offrire un contributo significativo al raggiungimento degli obiettivi”.<\/p>\nL’aspetto centrale della Giustizia riparativa \u00e8 il danno arrecato alle persone<\/h3>\n
La presidente Patrizi, a margine dell\u2019incontro, commentando il tema della Settimana Restorative Justice 2024, \u201cLa promessa della Giustizia Riparativa in un mondo polarizzato\u201d, ha detto: “Io credo che questo tema sia quello che maggiormente rappresenta il senso della Restorative Justice che non \u00e8 qualcosa di applicato esclusivamente in ambito penale. La Giustizia riparativa \u00e8 un modo di vedere i rapporti fra le person<\/strong>e, quello che nella nostra vita quotidiana pu\u00f2 avvenire. Pu\u00f2 essere fatto un torto o essere sub\u00ecto, commettere un illecito trasgredendo una regola scolastica, del mondo del lavoro\u2026 Possono intervenire conflitti, danni che si generano da un torto, perch\u00e9 l\u2019aspetto centrale per la Giustizia riparativa \u00e8 il danno, quelle che sono le conseguenze per le persone<\/strong>“.<\/p>\nQuale \u00e8 la risposta a questi conflitti, danni, illeciti?<\/h2>\n
“Se nell\u2019ottica pi\u00f9 generale punitiva si viene puniti a scuola, come al lavoro, come nel penale\u2026, per la Giustizia riparativa \u2013 ha risposto la dott.ssa Patrizi<\/strong> \u2013 un torto, un illecito produce sofferenza alle persone e, quindi, l\u2019obiettivo \u00e8 quello di non allontanare chi ha commesso quel torto, ma far s\u00ec che le persone possano, insieme, facilitate da qualcuno che consenta alle stesse di parlare liberamente, trovare il modo per riparare le conseguenze di quello che \u00e8 avvenuto”.<\/p>\n“Io credo che le nostre comunit\u00e0 di vita \u2013 ha concluso la presidente Patrizi \u2013 hanno bisogno di questo a tutti i livelli. La comunit\u00e0 non \u00e8 un\u2019entit\u00e0 astratta, \u00e8 fatta da ciascuno di noi e sarebbe importante ragionare sul fatto che un danno pu\u00f2 avvenire, ma come possiamo ripararlo, come possiamo ripristinare giustizia?”.<\/p>\n
I prossimi incontri<\/h2>\n
Seguiranno altri due incontri, in calendario, sempre a Perugia, il 4 e il 16 dicembre<\/strong>. Il primo<\/strong>, dal titolo \u201cIl percorso rieducativo nell\u2019esecuzione penale\u201d<\/strong>, si terr\u00e0 mercoled\u00ec 4 dicembre, alle ore 10, presso l\u2019Auditorium Santa Cecilia (via Via Fratti 2). Interverranno il presidente del Tribunale di Sorveglianza di Perugia Antonio Minchella e Marco Milella, docente presso l\u2019Universit\u00e0 degli Studi di Perugia e giudice onorario del Tribunale per i Minori di Perugia, cui seguiranno momenti di confronto e dibattito.<\/p>\nIl secondo incontro<\/strong> si terr\u00e0 luned\u00ec 16 dicembre<\/strong>, alle ore 10.30, presso la sala \u201cDon Giacomo Rossi\u201d del \u201cVillaggio della Carit\u00e0” (via Montemalbe 1 – zona via Cortonese), e sar\u00e0 di \u201crestituzione finale\u201d del progetto \u201cSemi di Carit\u00e0\u201d<\/strong>. Si tratta, spiega Alfonso Dragone<\/strong>, referente dell\u2019Area progetti e fundraising della Caritas diocesana, “della restituzione alla comunit\u00e0 locale dei risultati di questo progetto durato un anno, ma sar\u00e0 anche l\u2019occasione per annunciare la sua prosecuzione nel 2025”.<\/p>\nIl progetto \u201cSemi di carit\u00e0”<\/h2>\n
“Un progetto<\/strong> \u2013 ha proseguito il dott. Dragone nel dare una breve anticipazione dei risultati \u2013 che ha permesso l\u2019inserimento di due detenuti come operatori di due opere segno della Caritas diocesana<\/strong>, l\u2019incontro con circa cento studenti di una scuola superiore, il percorso sia sulla Giustizia riparativa che sulle misure alternative alle pene in comunit\u00e0 con insegnanti di religione, l\u2019attivit\u00e0 di sensibilizzazione-informazione di queste tematiche con i volontari dei centri di ascolto parrocchiali e interparrocchiali, in modo da determinare una capillarit\u00e0 e una cultura sulla Giustizia riparativa a livello territoriale”. “Tutti incontri, come quello di oggi (22 novembre, n.d.r.), cos\u00ec come quello del prossimo 4 dicembre \u2013 ha concluso il responsabile Caritas d\u2019area \u2013, sono dedicati ai decisori politico-istituzionali affinch\u00e9 queste azioni diventino programmi concreti per raggiungere gli obiettivi della stessa Giustizia Riparativa”.<\/p>\n <\/p>\n\n