{"id":78609,"date":"2024-11-20T19:29:04","date_gmt":"2024-11-20T17:29:04","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=78609"},"modified":"2024-11-20T19:29:04","modified_gmt":"2024-11-20T17:29:04","slug":"mattarella-rispetta-le-regole-del-gioco","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/mattarella-rispetta-le-regole-del-gioco\/","title":{"rendered":"Mattarella rispetta le regole del gioco"},"content":{"rendered":"<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_6\"> Il <strong>presidente Mattarella<\/strong> ha detto che gli \u00e8 capitato di mettere la sua firma sotto leggi delle quali non approvava il contenuto. La <strong>dichiarazione ha provocato scalpore<\/strong>, ma ci si sarebbe dovuti sorprendere se avesse detto il contrario; e cio\u00e8 che lui \u00e8 stato sempre d\u2019accordo con tutto quello che ha firmato. <\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_6\"><strong>Le leggi le approva il Parlamento<\/strong>; la firma del presidente serve a certificare che quello che sta scritto proviene, appunto, da votazioni parlamentari svoltesi regolarmente ed il testo \u00e8 proprio quello approvato dalle camere. Se il presidente potesse negare la sua firma perch\u00e9 non \u00e8 pienamente d\u2019accordo, sarebbe il terzo titolare del potere legislativo, insieme alle due camere; sarebbe una specie di terza camera, ma la costituzione non ha voluto questo (era cos\u00ec, invece, il re per lo Statuto albertino). <\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_6\">\u00c8 vero che il <strong>presidente pu\u00f2 rinviare la legge alle camere<\/strong> per una nuova deliberazione (dopo di che, se le camere la confermano, \u00e8 obbligato a firmarla) ma da quando esiste questa regola, cio\u00e8 dal 1948, le volte in cui \u00e8 avvenuto si contano con le dita della mano; perch\u00e9 tutti gli studiosi della materia la considerano una potest\u00e0 da usare in casi eccezionali. <\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_6\">Non si pu\u00f2 dire neppure che la funzione del presidente sia di verificare che quella legge sia perfettamente in linea con la costituzione: questa verifica \u00e8 assegnata alla Corte costituzionale, la quale si pronuncia collegialmente alla fine di un vero e proprio processo in contraddittorio. <\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_6\">La dichiarazione di Mattarella avrebbe fatto (giustamente) scalpore, se lui avesse detto \u201cquali\u201d sono le leggi che ha firmato senza condividerle; ma questo non lo ha detto e sono certo che non lo dir\u00e0 mai, perch\u00e9 sarebbe una grave scorrettezza istituzionale.<\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_6\"> Potrebbe farlo, forse, una volta tornato privato cittadino, ma credo che non lo far\u00e0 neanche allora. Chiedo scusa se ho annoiato i lettori con questioni che sembrano riservate agli azzeccagarbugli; ma mi \u00e8 sembrata una buona occasione per mostrare come funzionano quei princ\u00ecpi, come la divisione dei poteri, che sono alla base del nostro sistema democratico. Dove nessuno, neppure il Capo dello Stato, pu\u00f2 fare e dire liberamente quello che gli passa per la testa; deve invece attenersi alle regole del gioco e rispettare le funzioni che la costituzione e le leggi assegnano ad altri. I quali a loro volta dovranno regolarsi allo stesso modo.<\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>Il presidente Mattarella ha detto che gli \u00e8 capitato di mettere la sua firma sotto leggi delle quali non approvava il contenuto. La dichiarazione ha provocato scalpore, ma ci si sarebbe dovuti sorprendere se avesse detto il contrario; e cio\u00e8 che lui \u00e8 stato sempre d\u2019accordo con tutto quello che ha firmato. 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