{"id":7852,"date":"2009-09-25T00:00:00","date_gmt":"2009-09-24T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=7852"},"modified":"2015-07-15T16:24:48","modified_gmt":"2015-07-15T14:24:48","slug":"preziosita-barocche","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/preziosita-barocche\/","title":{"rendered":"Preziosit\u00e0 barocche"},"content":{"rendered":"
\u00c8 stato ricco di appuntamenti il calendario di musica barocca, nell\u2019ambito della 64a Sagra musicale umbra. Un esemplare festival di musica sacra tenutosi sia nel capoluogo che in altri centri della regione, e che si conclude venerd\u00ec 25 settembre. Sabato19, nella basilica di San Pietro a Perugia, sono stati eseguiti due capolavori della musica sacra barocca dedicati a santa Cecilia, patrona della musica. Si tratta dell\u2019Ode for St. Cecilia\u2019s Day, elaborazione mozartiana dell\u2019omonima opera di Haendel – eseguita in Italia per la prima volta -, e della Missa Cellensis di Haydn conosciuta anche come Missa Sanctae Caeciliae. Entrambe le opere sono state dirette da Filippo Maria Bressan alla guida della Camerata strumentale \u201cCitt\u00e0 del Prato\u201d e del coro Voxonus. Composta nel 1739 da Haendel, l\u2019Ode for St. Cecilia\u2019s Day ha riscontrato un grande successo tanto da essere eseguita per ben 13 volte nel corso della vita del compositore. L\u2019elaborazione realizzata da Mozart nel 1790 \u00e8 stata voluta dal barone Van Swieten per celebrare la santa patrona della musica. Il risultato \u00e8 un\u2019opera nella quale \u201cla contenuta solennit\u00e0 di Haendel viene trasferita nel timbro sensuale della musica mozartiana\u201d secondo il musicologo Greither. Per quanto riguarda la Missa Cellensis, l\u2019opera \u00e8 stata composta da Haydn nel 1766 in onore della Vergine di Mariazell, santuario dove il compositore era stato in pellegrinaggio da studente. Concepita inizialmente all\u2019italiana come una Missa brevis, venne completata probabilmente tra 1769 e 1773, ed eseguita per la prima volta nella Congregazione di Santa Cecilia in occasione della festa patronale. Da qui il nome – non autentico – di Missa Sanctae Caeciliae che gli \u00e8 stato attribuito fino al 1875. Un altro appuntamento importante sul calendario della musica barocca si \u00e8 svolto domenica 20 settembre all\u2019Auditorium San Domenico di Foligno. Il concerto nell\u2019Auditorium ha riportato al pubblico un\u2019opera che ormai si credeva persa: Il martirio di santa Cecilia di Alessandro Scarlatti. A dirigerlo \u00e8 stato Diego Fasolis alla guida di uno dei pi\u00f9 appauditi complessi barocchi europei, \u201cI Barocchisti\u201d, che a partire dagli anni \u201950 ha svolto un\u2019attivit\u00e0 fondamentale per il recupero delle opere di quell\u2019epoca. Riportando ai fasti musicali della Roma del 1708, Il martirio di Santa Cecilia \u00e8 stato uno degli appuntamenti pi\u00f9 attesi della Sagra. Nello stesso giorn, gli appuntamenti della Sagra musicale prevedevanno anche la tradizionale concelebrazione della messa solenne cantata nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia. Ad accompagnare la messa, i canti gregoriani eseguiti dagli specialisti della Wiener Choralschola – vincitori del Concorso internazionale \u201cGuido d\u2019Arezzo\u201d – diretti da Daniel Mair. L\u2019arcivescovo Giuseppe Chiaretti nell\u2019omelia ha elogiato e ringraziato gli organizzatori della Sagra per aver ricondotto la manifestazione alla sua originaria ispirazione. Quest\u2019anno sono stati eseguiti brani davvero alti, coerenti con il sentimento religioso cristiano. Ha quindi preso spunto dal Vangelo della liturgia – in cui Ges\u00f9 presentava un fanciullo come oggetto di cura e di attenzione – per esaltare la bont\u00e0 e la bellezza di cui la musica \u00e8 massima espressione. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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