{"id":7834,"date":"2009-09-18T00:00:00","date_gmt":"2009-09-17T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=7834"},"modified":"2023-05-11T16:43:15","modified_gmt":"2023-05-11T14:43:15","slug":"avere-cura-di-un-creato-precario","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/avere-cura-di-un-creato-precario\/","title":{"rendered":"Avere cura di un Creato precario"},"content":{"rendered":"
Cambiare atteggiamento rispetto alla natura e ai beni del creato per sperare in un futuro veramente diverso. Il cristiano ha il compito e il dovere di essere attore e protagonista di questo mutato comportamento verso il mondo naturale. Il convegno internazionale \u201cNatura vivente: comprendere i cambiamenti e le loro cause per una conversione ecologica: le Chiese italiane si interrogano\u201d – organizzato dall\u2019Accademia delle Scienze, dalla Commissione della Cei per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, e da quella per l\u2019ecumenismo e il dialogo, in occasione della quarta Giornata per la salvaguardia del creato -, svoltosi ad Assisi, ha posto l\u2019accento sulla necessit\u00e0 di una nuova spiritualit\u00e0. Anche per una ragione di solidariet\u00e0 e di giustizia nei confronti dei pi\u00f9 poveri che, oltre a patire per l\u2019incremento della fame, sono i pi\u00f9 colpiti dall\u2019inquinamento ambientale. \u201cOccorre mutare il nostro rapporto con i beni del creato – ha detto mons. Arrigo Miglio, presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace -. Bisogna riscoprire questi come doni che non sono inesauribili. Il creato ha una sua precariet\u00e0, e chiede a noi di accostarci con umilt\u00e0 e con la semplicit\u00e0 di san Francesco. Sapere ringraziare per i doni del creato vuol dire avere il cuore del povero e dell\u2019umile: questa \u00e8 la radice per non essere padroni del creato e non essere spreconi. Dobbiamo anche accostarci in modo diverso agli uomini, ai nostri fratelli\u201d. Accanto alle relazioni degli esperti sui cambiamenti climatici, \u00e8 intervenuto anche il sottosegretario all\u2019ambiente, Roberto Menia, ponendo l\u2019accento sul fatto che l\u2019Italia \u201cvuole investire in scienza e tecnologia, abbassando cos\u00ec le emissioni di gas serra e facendo una forte scelta volta alle energie rinnovabili\u201d. Menia ha anche ricordato i \u201cdanni\u201d provocati dall\u2019ambientalismo concepito come \u201cdivieto\u201d, per giungere poi ad una \u201csorta di catastrofismo e allarmismo\u201d. Mons. Vincenzo Paglia, presidente della Commissione episcopale per l\u2019ecumenismo e il dialogo \u2013 che ha anche presieduto una preghiera ecumenica nella basilica inferiore di San Francesco \u2013 ha sottolineato nella sua relazione che \u201cl\u2019ideologia dell\u2019accaparramento egoistico \u00e8 sancita drammaticamente dalla cinica freddezza con cui oggi si tratta il dramma dell\u2019immigrazione di persone in fuga da persecuzioni, ma anche e soprattutto dalla povert\u00e0 prodotta dal degrado ambientale. Un degrado spesso causato proprio per produrre il superfluo dei Paesi pi\u00f9 ricchi\u201d. Di rilievo l\u2019intervento di padre Andrei Boitsov, in rappresentanza della Chiesa ortodossa russa, che ha posto l\u2019accento sulla necessit\u00e0 di una comune strategia personale e collettiva per mutare la situazione ambientale in Russia e nel mondo. Ha ricordato i disastri ambientali avvenuti nella ex Unione Sovietica, culminati con l\u2019esplosione nella centrale nucleare di Chernobyl, nel territorio ucraino, che tante conseguenze ha avuto per la popolazione, con migliaia di morti. Il convegno ha consentito all\u2019amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, di sottolineare la strategia del Gruppo nel solco di un nuovo modo di fare impresa, sensibile all\u2019ambiente. Nei prossimi anni saranno investiti due miliardi di euro per rendere pi\u00f9 moderna la rete ferroviaria, con un notevole risparmio di emissioni di CO2 e di polveri sottili, per \u201ccollegare pi\u00f9 velocemente tra loro le citt\u00e0 senza \u2018rubare tempo\u2019 alla vita di ciascuno di noi, agli incroci o ai semafori\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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