{"id":78185,"date":"2024-10-25T19:29:34","date_gmt":"2024-10-25T17:29:34","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=78185"},"modified":"2024-10-25T19:29:34","modified_gmt":"2024-10-25T17:29:34","slug":"lostello-di-don-elio-una-storia-di-accoglienza-e-solidarieta-che-continua","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/lostello-di-don-elio-una-storia-di-accoglienza-e-solidarieta-che-continua\/","title":{"rendered":"L\u2019\u201cOstello di don Elio\u201d, una storia di accoglienza e solidariet\u00e0 che continua"},"content":{"rendered":"
Nato nel 1974 grazie all\u2019iniziativa di don Elio Bromuri, l\u2019ostello di via Bontempi a Perugia<\/a> \u00e8 stato per anni un punto di riferimento per chiunque avesse bisogno di un rifugio, senza fare distinzioni tra chi poteva permettersi di pagare e chi invece no. Gestito dalla Cooperativa Unitatis Redintegratio<\/strong>, l\u2019ostello ha accolto nel tempo una variet\u00e0 di persone, tra cui pellegrini, turisti, studenti e soprattutto molti bisognosi, italiani e stranieri. E cos\u00ec per l\u2019ultimo incontro di Voci dal mondo il team ha scelto proprio questo luogo simbolo dell\u2019accoglienza a Perugia.<\/p>\n Bromuri<\/strong> aveva intuito l\u2019importanza di creare un luogo di accoglienza per i giovani gi\u00e0 a partire dal 1958, quando divenne cappellano della Chiesa dell\u2019Universit\u00e0<\/strong>, assistente della Federazione universitari cattolici italiani (Fuci) e docente all\u2019Universit\u00e0 per Stranieri<\/strong>. Questo incarico lo mise in contatto con numerosi giovani provenienti dall\u2019Africa e dal Medio Oriente. Iniziarono cos\u00ec anche incontri di dialogo ecumenico coinvolgendo italiani e stranieri. Non erano solo cristiani, ma anche musulmani, animisti e induisti.<\/p>\n Quando molti studenti si trovarono in difficolt\u00e0 economiche a causa delle guerre che stavano sconvolgendo i loro paesi, nacque l\u2019idea dell\u2019ostello in cui poter dare un letto a chi non lo aveva. Nel 1974, l\u2019Ostello apr\u00ec le porte<\/strong> in un edificio di propriet\u00e0 dell\u2019Opera Pia Marianna Paoletti,<\/strong> offrendo una soluzione a chi si trovava senza un tetto. Non era raro che Caritas, servizi sociali del Comune e persino la Questura si rivolgessero all\u2019\u201cOstello di don Elio\u201d per trovare un riparo per chi ne aveva bisogno. L\u2019Ostello ha svolto questa preziosa attivit\u00e0 fino al 2020, quando \u00e8 stato costretto a chiudere a causa della pandemia di Covid-19. Ma la storia dell\u2019accoglienza non si \u00e8 fermata.<\/p>\n Oggi la struttura continua a ospitare persone nell\u2019ambito del \u201cProgetto accoglienza richiedenti protezione internazionale\u201d<\/a> della diocesi di Perugia-Citt\u00e0 della Pieve. Il Centro \u00e8 diventato un punto cardine del progetto, offrendo non solo alloggio, ma anche formazione. Infatti proprio in questa struttura si tengono le lezioni di lingua italiana (L2) per i richiedenti asilo, fornendo loro gli strumenti necessari per integrarsi meglio nel tessuto sociale e culturale italiano.<\/p>\nL’opera di accoglienza dei giovani di don Elio Bromuri<\/h2>\n
La nascita dell’ostello grazie a don Elio Bromuri<\/h2>\n
Il servizio di accoglienza richiedenti protezione internazionale<\/h3>\n
Residenza per studenti universitari<\/h3>\n