{"id":77865,"date":"2024-10-03T19:00:38","date_gmt":"2024-10-03T17:00:38","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=77865"},"modified":"2024-10-03T14:59:33","modified_gmt":"2024-10-03T12:59:33","slug":"famiglia-chi-e-a-favore-e-chi-no-della-legge-regionale","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/famiglia-chi-e-a-favore-e-chi-no-della-legge-regionale\/","title":{"rendered":"Famiglia, chi \u00e8 a favore e chi no della Legge regionale"},"content":{"rendered":"
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Chi \u00e8 a favore della legge<\/h1>\n

La famiglia<\/strong> da sempre riveste un ruolo fondamentale nella nostra societ\u00e0, anche se oggi \u00e8 sempre pi\u00f9 sgretolata. Termometro dei nostri tempi. Quello che stupisce, ma forse non pi\u00f9 di tanto, \u00e8 che la nuova legge regionale sulla famiglia<\/a><\/strong> non abbia accontentato tutti<\/strong>. <\/span><\/p>\n

Il parere positivo di Vincenzo Aquino (Famiglie numerose)<\/h2>\n

Si sono creati due opposti \u2018schieramenti\u2019,<\/strong> tra chi la sostiene e la ritiene un modello innovativo da seguire, e chi la ritiene poco inclusiva e non all\u2019altezza dei tempi.<\/span><\/p>\n

Tra i vari sostenitori,<\/span> Vincenzo Aquino<\/strong>, presidente regionale dell\u2019Associazione famiglie numerose, che riunisce 1.100 nuclei dai tre figli in su. Aquino, essendo padre di 11 figli, di cui 7 maschi e 4 femmine, che vanno dai 14 ai 35 anni, conosce bene le difficolt\u00e0 di una famiglia. E ritiene le polemiche nate attorno a questa legge: \u201cInutili\u201d.<\/span> Non solo perch\u00e9 si parla di 30 milioni di euro, ma anche perch\u00e9 durante l\u2019iter c\u2019\u00e8 stata un\u2019ampia partecipazione: \u201cAbbiamo dato i nostri contributi, che sono stati accolti. Rappresenta un passo avanti importante per la nostra Regione. Anche perch\u00e9 mancava uno strumento pi\u00f9 strutturato. E allo stato attuale, per noi famiglie numerose, ma anche per le giovani coppie, \u00e8 un elemento di garanzia\u201d.<\/span><\/p>\n

Il fattore famiglia e il Dipartimento per la famiglia<\/h3>\n

Il riferimento \u00e8 alla sperimentazione del \u2018fattore famiglia\u2019<\/strong>: \u201c\u00c8 una misura che allarga la platea di accesso a contributi e servizi, permettendo di ridistribuire in modo pi\u00f9 equo i fondi a disposizione. Per rendere poi integrate e condivise le politiche <\/span>per il sostegno famigliare, la legge istituisce il \u2018Dipartimento per la famiglia\u2019<\/strong> con funzioni propositive, di coordinamento e monitoraggio degli effetti prodotti dagli interventi previsti nel piano triennale e valorizza il ruolo dell\u2019associazionismo di supporto alle famiglie\u201d.<\/span><\/p>\n

La promozione della natalit\u00e0<\/h3>\n<\/div>\n<\/div>\n
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Per i sostenitori, la legge<\/strong><\/span> promuove in maniera concreta la natalit\u00e0,<\/strong> anche a vantaggio delle famiglie monoparentali o fragili, aiuta la genitorialit\u00e0 per le coppie di fatto o in caso di separazione o divorzio, anche attraverso il sostegno psicologico e pratico nelle procedure per l\u2019adozione o l\u2019affido familiare. Istituisce poi un fondo per gli orfani e rafforza la mediazione familiare per la prevenzione e la lotta alla violenza domestica.<\/span><\/p>\n

Crediamo nella famiglia naturale<\/h3>\n

Aquino su un punto per\u00f2 \u00e8 chiaro: \u201cCrediamo nella famiglia naturale, quella prevista dalla Costituzione. Purtroppo \u00e8 una questione ideologica. Questo spiace, abbiamo il massimo rispetto per tutti, ma la legge \u00e8 completa perch\u00e9 promuove la natalit\u00e0 in una Regione dove si fanno meno figli. Cos\u00ec, invece, ognuno nella piena<\/span> libert\u00e0 si sentir\u00e0 pi\u00f9 sicuro di fare il primo, il secondo o il terzo figlio\u201d.<\/span><\/p>\n

A favore anche Simona Morettini (Federvita Umbria)<\/h2>\n

Anche Simona Morettini<\/strong>, presidente di Federvita Umbria, \u00e8 a favore: \u201cSiamo un\u2019associazione apartitica, a sostegno delle donne e delle famiglie\u201d.\u00a0<\/span> L\u2019associazione infatti aiuta le donne che hanno difficolt\u00e0 economiche a portare avanti una gravidanza e vede in questa nuova legge uno spiraglio in pi\u00f9, per chi si sente sola e ha timore di non farcela. \u201cLa legge prevede dei fondi rivolti proprio alla natalit\u00e0 \u2013 sottolinea la presidente Morettini \u2013, dal terzo mese di gravidanza fino al primo anno di vita del bambino, quindi si tratta di un aiuto concreto dal punto di vista economico. Per questo la reputiamo una buona legge. Purtroppo le polemiche sono ideologiche e questo spiace, ma fa parte del contraddittorio\u201d.<\/span><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n

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Quello che \u00e8 certo \u00e8 la consapevolezza dell\u2019importanza della legge<\/strong>, che arriva dai fronti del dissenso e del consenso, ma che divide su alcuni punti. Proprio come la nostra societ\u00e0, sempre pi\u00f9 divisa.<\/span><\/p>\n<\/div>\n

Chi \u00e8 a sfavore della legge<\/h1>\n
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Il coro dei \u201cno\u201d contro la nuova legge regionale \u00e8 stato ribadito anche durante la Giornata internazionale per l\u2019aborto libero e sicuro, che si \u00e8 tenuta sabato scorso anche a Perugia, in piazza IV Novembre. La speranza infatti, dato che ormai la legge \u00e8 stata approvata, \u00e8 che semmai alle prossime regionali di novembre ci sia un cambio politico.<\/span><\/p>\n

\u201cSappiamo \u2013 chiosa<\/span> Giorgia Gaggiotti<\/strong> della Rete umbra per l\u2019autodeterminazione \u2013 che non ci sono margini di miglioramento con questo interlocutore politico.<\/span> Pertanto chiediamo a chi verr\u00e0 dopo, se sar\u00e0 di un altro colore politico, di cancellare questa legge\u201d. E ribadisce la scelta di protestare ancora: \u201cQuesta legge regionale<\/strong>, che giaceva nei cassetti dal 2020, anche se ha visto miglioramenti, pur avendo inserito citazioni della<\/span> Convenzione di Istanbul, in realt\u00e0 non \u00e8 cambiata nella sostanza<\/strong>. Il lessico ha un indirizzo ben preciso (\u2018famiglia\u2019 e non \u2018famiglie\u2019 al plurale), che \u00e8 quello di questa fantomatica famiglia naturale che antropologicamente non esiste, perch\u00e9 ogni societ\u00e0 riconosce la famiglia in modo diverso. \u00c8 una legge totalmente indirizzata verso un unico modello di famiglia anacronistica.<\/span> Oltre al fatto che alcuni passaggi sono un copia e incolla del famoso ddl Pillon (ex senatore leghista) <\/span>su cui abbiamo fatto tante battaglie\u201d.<\/span><\/p>\n

Legge non inclusiva<\/h3>\n<\/div>\n<\/div>\n
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Il riferimento poi non poteva non andare alle famiglie arcobaleno<\/strong>, che in Umbria raccoglie l\u2019adesione all\u2019omonima associazione, con 30 iscritti. Gli autori della legge regionale \u201csi rifanno alla Costituzione \u2013 ribadisce ancora Gaggiotti \u2013 che per\u00f2 parla di<\/span> quella famiglia di<\/span> quella societ\u00e0,<\/span> mentre la societ\u00e0 attuale nel frattempo \u00e8 cambiata.<\/span><\/p>\n

Ecco perch\u00e9 contestiamo questa legge: non \u00e8 affatto inclusiva e rappresenta un ritorno al passato. Non riconosce a tutte le formazioni familiari, di qualsiasi tipo, il diritto all\u2019assistenza, al riconoscimento giuridico e a usufruire dei diritti indirizzati invece verso la cosiddetta famiglia tradizionale\u201d. Ma le criticit\u00e0 riguardano anche il settore sanit\u00e0: \u201cI consultori si chiameranno \u2018Consultori delle famiglie\u2019, che di fatto ingloberanno al loro interno anche le associazioni antiabortiste.<\/span> Perci\u00f2 una donna che, per qualsiasi motivo, decide di interrompere la propria gravidanza, avr\u00e0 sempre pi\u00f9 difficolt\u00e0\u201d.<\/span><\/p>\n

Le Famiglie arcobaleno<\/h3>\n

Tra i manifestanti anche le Famiglie arcobaleno. <\/span>Daniel Baciarelli<\/strong> della segreteria nazionale e <\/span>Giuseppe Barbieri<\/strong>,<\/span> referente regionale, ribadiscono: \u201cFaremo opposizione in tutte le sedi. Vogliamo capire il motivo della nostra esclusione. Siamo qui anche per difendere i diritti delle donne, che sono le figure pi\u00f9 attaccate da questa legge, soprattutto per quanto riguarda il loro diritto di scelta sul proprio corpo e nell\u2019accesso ai servizi di cui dovrebbero disporre\u201d.<\/span><\/p>\n

Il no di Emma Pavanelli (5Stelle)<\/h3>\n<\/div>\n<\/div>\n
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Anche la senatrice dei cinquestelle<\/span> Emma Pavanelli<\/strong> ha ribadito il suo no: \u201cVogliamo far sentire la nostra voce contro una legge che<\/span> non \u00e8 sulle famiglie. E poi ci sono altre criticit\u00e0 che sono presenti nel testo, come per esempio \u2013 vista la Giornata di oggi \u2013 le difficolt\u00e0 che le donne incontrano nella nostra Regione a far valere le proprie scelte\u201d.<\/span><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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