{"id":7783,"date":"2009-08-28T00:00:00","date_gmt":"2009-08-27T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=7783"},"modified":"2015-06-09T11:37:34","modified_gmt":"2015-06-09T09:37:34","slug":"il-papa-che-sfido-hitler","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/il-papa-che-sfido-hitler\/","title":{"rendered":"Il Papa che sfid\u00f2 Hitler"},"content":{"rendered":"
Da quarant’anni scatena aspri dibattiti il tema dei rapporti tra Pio XII e il regime nazista negli anni ’30-40. Su La Voce<\/em> siamo tornati pi\u00f9 volte sull’argomento, anche in tempi recenti, contribuendo a dissipare le calunnie che continuano a infangare il nome di Eugenio Pacelli. E presto, entro ottobre, le edizioni Paoline pubblicheranno la versione italiana del documentatissimo saggio Der Papst, der Hitler trotze<\/em> (Il Papa che sfid\u00f2 Hitler<\/em>) dello storico tedesco Michael Hesemann. Lo abbiamo intervistato.<\/p>\n Quali sono le principali novit\u00e0 del suo libro? “Beh, vi si trovano approfondimenti che \u00e8 raro rinvenire in pubblicazioni italiane. Grazie al fatto di essere tedesco, ho avuto accesso a documenti altrimenti difficili da reperire. Inoltre mi sono avvalso della collaborazione di numerosi specialisti, come la professoressa Ilse-Lore Konopatzki, autrice del pi\u00f9 dettagliato saggio esistente sull’infanzia di Pacelli, che presenta in esclusiva i temi da lui scritti al liceo. Purtroppo il volume della Konopazki non ha trovato un editore in Italia, quindi lei stessa mi ha autorizzato a riportare nel mio libro varie citazioni. Per i lettori italiani sar\u00e0 un’anteprima assoluta”.<\/p>\n E c’\u00e8 dell’altro..”S\u00ec, ho ottenuto il permesso di consultare l’Archivio segreto vaticano, dove ho scoperto testi che testimoniano i rapporti di Pacelli con l’allora neonato movimento sionista, all’indomani della Prima guerra mondiale. Va ricordato che il sionismo era guardato con sospetto in molti circoli cattolici, mentre Pacelli simpatizzava esplicitamente con gli ebrei. Ebbe anche un compagno di scuola ebreo, del quale frequentava la casa e con il quale, addirittura, celebrava il Sabato. Il che dimostra che le accuse di antisemitismo che gli vengono mosse da biografi come John Cornwell e Daniel J. Goldhagen sono totalmente false. Pacelli fece sempre del suo meglio per venire incontro alle richieste da parte ebraica, sia quando lavorava in Segreteria di Stato, sia quando era nunzio apostolico in Germania”.<\/p>\n E quindi, la sua presunta simpatia per Hitler? “Ho avuto l’opportunit\u00e0 di documentare a fondo uno degli aspetti pi\u00f9 affascinanti del suo pontificato: la sua collaborazione segreta con la Resistenza militare tedesca per abbattere Hitler. Per quel tentativo \u00e8 diventato famoso il colonnello Claus von Stauffenberg, che per\u00f2 entr\u00f2 solo alla fine a far parte della cospirazione, ordita fin dal 1939 dal generale Ludwig Beck. Tramite l’avvocato Joseph Mueller, i cospiratori si misero in contatto con il Papa perch\u00e9 chiedesse il sostegno degli inglesi. Pio XII accett\u00f2, nonostante i Patti lateranensi lo vincolassero alla neutralit\u00e0. Altro che amico di Hitler! Tramava contro di lui!”.<\/p>\n Tant’\u00e8 che al termine della Seconda guerra mondiale Pio XII era considerato un eroe da tutti, ebrei compresi. Poi cos’\u00e8 successo? “Pio XII salv\u00f2 850.000 ebrei dalla Shoah, come \u00e8 stato appurato dallo storico israeliano Pinchas Lapide. Per la sua opera il Papa venne elogiato da personaggi come Chaim Weizmann, primo presidente dello Stato di Israele, e Golda Meir. Numerosi sopravvissuti andarono a ringraziarlo di persona. Gli ebrei italiani gli dedicarono una giornata di ringraziamento il 17 aprile 1955, appendendo anche una targa commemorativa al Museo della Resistenza di Roma’ targa che ‘stranamente’ non c’\u00e8 pi\u00f9. Allora, cos’\u00e8 successo? \u00c8 successo che la propaganda ha funzionato. A oliare la macchina propagandistica \u00e8 stato il drammaturgo opportunista tedesco Rolf Hochhuth, autore dell’opera Il Vicario, prodotta con l’appoggio di Mosca. Hochhuth dipinge Pacelli come un gelido politicante che decide di tacere sulla Shoah perch\u00e9 Hitler gli torna utile per frenare Stalin. E siccome oggi la Storia non la scrivono pi\u00f9 gli storici ma i mass media’ ecco che \u00e8 nata una nuova ‘leggenda nera’ contro la Chiesa. La verit\u00e0 \u00e8 che Pio XII, al contrario, accett\u00f2 l’alleanza tra America e Russia purch\u00e9 Hitler venisse sconfitto. Solo al termine della guerra si impegn\u00f2 nella lotta contro il comunismo”.<\/p>\n “Leggenda nera”? Che significa? “\u00c8 un tema su cui ho scritto un altro libro, pubblicato di recente in Italia: Contro la Chiesa. Si tratta di leggende anticlericali fabbricate ad hoc, che utilizzano sempre gli stessi mezzi. Il triste \u00e8 che alla fine ci credono anche molti cattolici’. Tornando a ‘Il Vicario” ‘Il Pio XII rappresentato da Hochhuth \u00e8 pura finzione. Non ha nulla in comune con il vero Eugenio Pacelli. Un esempio: nel dramma teatrale, il Papa viene a sapere dello sterminio degli ebrei da un gesuita, padre Riccardo, ma non se ne cura; preferisce pensare alle somme versate dai ricchi benefattori alle casse vaticane per Natale’ Ora, il vero Pio XII ebbe notizia della Shoah da un sacerdote romano, don Pirro Scavizzi, che aveva visitato i soldati italiani al fronte orientale. Quando ascolt\u00f2 il suo racconto, il Papa pianse e preg\u00f2, poi i due studiarono immediatamente un piano di intervento concreto. Per i due anni seguenti, la priorit\u00e0 umanitaria fu la salvezza degli ebrei. L’unico motivo per cui il Papa non denunci\u00f2 pubblicamente Hitler fu per evitare ritorsioni contro i cattolici tedeschi e, soprattutto, vessazioni ancora peggiori contro gli ebrei. Una netta opposizione avrebbe impedito la silenziosa opera di soccorso. Tacere gli era pesante, ma sapeva che solo due eventi potevano fermare il Fuehrer: un colpo di Stato o una vittoria degli Alleati. E lui diede sostegno a entrambe le operazioni”. Da quarant’anni scatena aspri dibattiti il tema dei rapporti tra Pio XII e il regime nazista negli anni ’30-40. Su La Voce siamo tornati pi\u00f9 volte sull’argomento, anche in tempi recenti, contribuendo a dissipare le calunnie che continuano a infangare il nome di Eugenio Pacelli. 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\nC’\u00e8 la possibilit\u00e0 che Pio XII venga presto beatificato? ‘Come afferma un proverbio cinese: \u00e8 sempre difficile fare previsioni’ soprattutto per il futuro. Personalmente lo ritengo non solo un santo, ma un grande santo e un eroe. Il processo di beatificazione ha raccolto dati stupefacenti sulle sue virt\u00f9; adesso la decisione spetta a Benedetto XVI. La situazione \u00e8 spinosa, con molti aspetti di cui tener conto. Purtroppo parecchi ebrei si sono lasciati convincere dalle tesi di Hochhuth. A volte le passioni in campo sono pi\u00f9 forti dell’evidenza dei fatti; per\u00f2, alla fine, la Verit\u00e0 vince’.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"