{"id":77728,"date":"2024-09-23T10:17:24","date_gmt":"2024-09-23T08:17:24","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=77728"},"modified":"2024-09-20T19:17:47","modified_gmt":"2024-09-20T17:17:47","slug":"vite-ricostruite-le-esperienze-di-suly-e-abibou","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/vite-ricostruite-le-esperienze-di-suly-e-abibou\/","title":{"rendered":"Vite ricostruite: le esperienze di Suly e Abibou"},"content":{"rendered":"

All\u2019incontro di Gubbio di Voci dal mondo<\/a>, i giovani Fatima e Alonso hanno intervistato Suly e Abibou, due migranti che, con una determinazione indomita e molto coraggio, sono riusciti a rifarsi una vita nel territorio eugubino.<\/p>\n

Suly: via dal Mali con la famiglia, e poi da solo<\/h2>\n

Il primo ad aprire l\u2019incontro pubblico \u00e8 stato Mohamed-Sulymane-Samack ,<\/strong> \u201ctutti mi chiamano Suly diminutivo di Sulymane\u201d ha sottolineato.<\/p>\n

Ha ventitr\u00e8 anni ed \u00e8 nato in Mali. Il suo viaggio da migrante inizia all\u2019et\u00e0 di dodici anni quando decide insieme alla sua famiglia di lasciare il luogo che fino a quel momento aveva chiamato casa. Emozionato ha raccontato che i suoi ricordi del Mali sono pochi ma che li conserva ancora con amore.<\/p>\n

Ricorda che era molto piccolo quando \u00e8 uscito dal suo villaggio.<\/p>\n

Continua raccontando il suo lungo viaggio che poi l\u2019ha portato in Italia. \u201cSono andato via perch\u00e9 vivevo in una condizione molto complicata\u201d, continua, \u201cpoi \u00e8 stato ancora pi\u00f9 difficile perch\u00e9 ho dovuto affrontare il viaggio completamente da solo, un lungo viaggio\u201d, precisa il giovane Suly.<\/p>\n

Inizialmente tutta la famiglia aveva deciso di lasciare il Mali ma poi sono stati separati. Quando \u00e8 arrivato in Italia, precisamente in Sicilia, si sentiva spaventato e disorientato, perch\u00e9 non conosceva nessuno. La sua difficolt\u00e0 pi\u00f9 grande \u00e8 stata non riuscire a comunicare in italiano, motivo per cui si \u00e8 impegnato moltissimo fin da subito per imparare la lingua. \u201cHo vissuto un breve periodo in Sicilia a Messina dove ho studiato la terza media poi i primi due anni di scuola superiore di secondo grado\u201d, racconta soddisfatto.<\/p>\n

Da novembre 2019 vive a Gubbio. \u201cMi trovo benissimo a Gubbio non ho avuto nessuna difficolt\u00e0 che avevo gi\u00e0 avuto, a parte una\u201d, dice. Appena arrivato a Gubbio infatti ha affrontato una delle grandi difficolt\u00e0 dei migranti: trovare una casa.<\/p>\n

\u201cNonostante avessi un lavoro stabile e i documenti in regola non riuscivo a trovare una casa in affitto\u201d, racconta.<\/p>\n

Poi la svolta, il suo hobby gli ha permesso di familiarizzare con un allenatore di calcio che gli ha fatto conoscere il direttore della Caritas di Gubbio Luca Uccellani ,<\/strong> e con una collaborazione genuina sono riusciti ad aiutare il giovane.<\/p>\n

Attualmente Suly lavora in una azienda che ricicla la plastica, assunto da tre anni con un regolare contratto di lavoro. Inoltre ha superato l\u2019esame della patente e possiede la sua automobile che gli permette di spostarsi liberamente.<\/p>\n

\u201cIl tuo sogno per il futuro?\u201d, chiede Fatima. \u201cIo sognavo\u201d, risponde Suly con un sospiro. \u00c8 felice e piano piano sta cercando di ricominciare a darsi il privilegio di sognare un futuro migliore. La resilienza di Suly nel ricostruire la sua vita a Gubbio \u00e8 una vera ispirazione.<\/p>\n

Abibou: dal Senegal a Gubbio per una nuova vita<\/h2>\n

In un\u2019altra parte del continente africano anche Abibou<\/strong> ha intrapreso un lungo viaggio per arrivare a Gubbio. Nato in Senegal, Abibou, ha lasciato il suo paese quando ancora era minorenne.<\/p>\n

\u201cAvevo solo 17 anni e ho fatto il viaggio da solo\u201d, ci racconta. Ha attraversato il Mali, l\u2019Algeria, la Tunisia e poi finalmente l\u2019Italia.<\/p>\n

\u201cIl viaggio \u00e8 stato difficile e tragico perch\u00e9…\u201d, si ferma. E poi prosegue, con un nodo alla gola: \u201cMolte sofferenze e torture\u201d.<\/p>\n

Oggi \u00e8 ospite presso lo Sprar-Sai di Gubbio, in cui ha conosciuto Anna Barbi<\/strong>, una operatrice e insegnante di lingua italiana presso il centro. Abibou racconta la sua gratitudine per questo paese ma soprattutto per le persone che in cos\u00ec poco tempo gli hanno donato molto.<\/p>\n

\u201cIl tuo sogno?\u201d, chiede ancora Fatima. E Abibou risponde: \u201cNel mio paese non avevo la possibilit\u00e0 di andare a scuola, qui s\u00ec, motivo per cui io voglio proseguire gli studi e realizzare i miei sogni\u201d.<\/p>\n

Apertura e disponibilit\u00e0<\/h2>\n

Le storie personali di Suly e Abibou sono il riflesso di migliaia di migranti che cercano una vita migliore in Italia. La comunit\u00e0 di Gubbio ha saputo accogliere e integrare questi giovani, dimostrando che l\u2019inclusione e la solidariet\u00e0 sono possibili.<\/p>\n

Dall\u2019altra parte, come ha spiegato il professor Rolando Marini: \u201cPer poter essere inclusi in una nuova comunit\u00e0, \u00e8 essenziale anche l\u2019apertura da parte dei migranti stessi\u201d.<\/p>\n

I due giovani Suly e Abibou hanno dimostrato una grande volont\u00e0 di adattarsi e contribuire alla societ\u00e0 che li ha accolti, mostrando che l\u2019inclusione \u00e8 una strada a doppio senso, fatta di reciproco impegno. La disponibilit\u00e0 a integrarsi, imparare la lingua, e rispettare le tradizioni locali sono elementi fondamentali per il successo del processo di inclusione.<\/p>\n

Mentre il dibattito sulle politiche migratorie continua, le realt\u00e0 di Gubbio ci fanno riflettere e ci dimostrano che dietro i numeri e le statistiche ci sono persone reali con sogni, speranze e un desiderio profondo di ricostruire un futuro migliore.<\/p>\n

Janeth Guaillas<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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