{"id":7762,"date":"2009-07-31T00:00:00","date_gmt":"2009-07-30T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=7762"},"modified":"2015-08-06T14:36:04","modified_gmt":"2015-08-06T12:36:04","slug":"antiche-regole-per-una-sana-ripresa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/antiche-regole-per-una-sana-ripresa\/","title":{"rendered":"Antiche regole per una sana ripresa"},"content":{"rendered":"
‘Segnali di recupero ci sono, ma non si pu\u00f2 ancora parlare di ripresa. Qualche imprenditore del Ternano inizia ad avere degli ordini, c’\u00e8 la Thyssen-Krupp Acciai speciali Terni (Ast) – la nostra prima azienda, una cui crisi produrrebbe non solo devastanti effetti psicologici – che sta procedendo a pieno regime’ Per\u00f2 \u00e8 troppo presto per sbilanciarsi, per dire che siamo fuori pericolo’. Il presidente degli industriali ternani, Umbro Bernardini, \u00e8 ottimista per natura e, al tempo stesso, uno che guarda la realt\u00e0 in faccia. ‘Per sapere quando la ripresa dei consumi ci sar\u00e0, avremmo bisogno della sfera di cristallo”, aggiunge. La crisi c’\u00e8 e resiste. Inutile nasconderlo. Il sistema delle imprese ternane sta registrando un calo di produzione del 25-30 per cento rispetto al primo semestre del 2008. E c’\u00e8 chi afferma che l’autunno sar\u00e0 il periodo peggiore per le famiglie e i lavoratori, quello in cui la crisi colpir\u00e0 pi\u00f9 duramente. ‘S\u00ec, questa analisi mi trova d’accordo. C’\u00e8 il rischio di un ulteriore impatto sul sociale, si potrebbero perdere altri posti di lavoro’ nella Conca ternana, in Umbria e nel resto d’Italia’, commenta Bernardini. Confindustria: difendere solo le aziende sane Alcune aziende umbre, anche del Ternano, erano gi\u00e0 in difficolt\u00e0 prima della crisi. ‘Vero – dice Bernardini. – Infatti il nostro sostegno alle imprese, anche attraverso il nostro consorzio di garanzia collettiva dei fidi, non verr\u00e0 sprecato per difendere l’indifendibile. Prima che la crisi finanziaria economica esplodesse virulenta, c’erano gi\u00e0 delle aziende ‘traballanti’, dove gli affari erano stati gestiti male. Adesso \u00e8 il momento di difendere le aziende sane, con una situazione patrimoniale discreta, che si sono esposte economicamente per innovare e per solcare i mercati internazionali, che si stanno aiutando ricorrendo all’uso degli ammortizzatori sociali… Ma che sono prontissime ad aggredire il mercato alla prima occasione buona’. Stretta creditizia? Meglio le banche piccoleCome si stanno comportando le banche nel corso di questa crisi finanziaria ed economica? Parlando con Bernardini, qualcosa di interessante viene fuori. Ad esempio, che piccolo \u00e8 bello (o, pi\u00f9 precisamente, sarebbe stato bello’) anche riguardo le dimensioni degli istituti di credito. ‘Le banche – spiega il presidente di Confindustria Terni -, pur in una fase di sostanziale tenuta del sistema economico, hanno negato l’esistenza di una potente stretta creditizia che \u00e8 tuttora in atto, proprio mentre l’economia mondiale sta cercando un nuovo assetto. I nostri associati hanno i rapporti pi\u00f9 complicati con i grandi gruppi bancari che operano anche qui in Umbria, quali Banca Intesa e Unicredit. Questi colossi bancari non conoscono nel dettaglio il territorio, gli imprenditori che chiedono il credito. Invece gli istituti di dimensioni medio piccole hanno maggiormente il polso della situazione, sanno con esattezza se un imprenditore \u00e8 serio e merita la loro fiducia, anche al di l\u00e0 di ogni statistica, andamento o degli stessi parametri di Basilea 2 (dal 1’gennaio 2008, con il nuovo accordo sul capitale, le banche classificano i clienti in base al grado di rischiosit\u00e0, stabilendo una classifica del loro merito creditizio, ndr)’. I vantaggi della crisiC’\u00e8 qualcosa di positivo che questa crisi ha portato? ‘Il miglior merito di questa crisi – risponde sicuro Bernardini – \u00e8 che ha dimostrato l’assoluta inconsistenza di certe cose. In tanti, speculando nell”avventuroso’ mondo della finanza, hanno provato a far soldi seduti davanti a un computer, magari alzandosi alle 10 di mattina’ Certo, qualcuno c’\u00e8 riuscito, ma in molti hanno fallito e hanno creato gravissimi problemi alle economie reali. Questa crisi ci deve far seriamente riflettere sul fatto che le vecchie regole sono quelle tuttora pi\u00f9 valide: la fortuna di ognuno di noi \u00e8 fatta di lavoro, di sacrificio, di beni prodotti. Cose concrete, insomma. Spero – continua Bernardini – che le famiglie italiane sappiano trasmettere ai propri figli soprattutto il senso di sacrificio’ Un tempo, se il mondo si fosse ritrovato in una crisi economica come questa, sarebbe sicuramente scoppiata una guerra. Oggi, grazie a Dio, ci\u00f2 non avviene perch\u00e9 abbiamo costruito delle democrazie solide, che riescono a gestire anche momenti di sofferenza come questo. Ma \u00e8 un patrimonio che va conservato e tutelato, se teniamo alla pace, alle nostre famiglie e ad una vita serena’. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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