{"id":7714,"date":"2009-07-17T00:00:00","date_gmt":"2009-07-17T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=7714"},"modified":"2015-06-17T12:10:20","modified_gmt":"2015-06-17T10:10:20","slug":"la-pausa-ristoratrice-dopo-il-lavoro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-pausa-ristoratrice-dopo-il-lavoro\/","title":{"rendered":"La pausa ristoratrice dopo il lavoro"},"content":{"rendered":"

La vita pubblica di Ges\u00f9 \u00e8 un continuo alternarsi di bagni di folla e di fughe in luoghi deserti per recuperare energie interiori da spendere poi a contatto della gente. Il breve vangelo che oggi ascoltiamo ci presenta proprio una di queste scene altalenanti. Di ritorno dalla loro missione nei villaggi della Galilea, gli apostoli sono invitati da Ges\u00f9 ad un ritiro con lui in un luogo solitario, lontani dalle folle. Dopo giorni di attivit\u00e0 assillante hanno bisogno di silenzio per rientrare in se stessi e ricaricarsi. Siamo entrati nel periodo delle ferie estive, quando si cerca la fuga dalle citt\u00e0 verso luoghi di riposo e di distensione in montagna o al mare.<\/p>\n

\u00c8 un periodo prezioso da dedicare a noi stessi, da vivere nel silenzio e nella pace, storditi come siamo dal chiasso della nostra societ\u00e0 frenetica e rumorosa, dall’assillo del lavoro quotidiano e dai numerosi problemi personali e familiari. Tutti hanno diritto ad un sano riposo, ad una pausa di stacco dal lavoro, alla ricerca di serenit\u00e0 interiore che rimetta ordine dentro ciascuno. \u00c8 un peccato sciupare questo periodo prezioso trasferendo al mare o in montagna la frenesia e il chiasso che ci stordisce e ci logora in citt\u00e0. C’\u00e8 chi non \u00e8 capace di sopportare la solitudine e il silenzio prolungato, perch\u00e9 il frastuono della societ\u00e0 lo ha stordito e viziato. Per lui il silenzio \u00e8 un vuoto che uccide. Ha bisogno di una forte dose di decibel quotidiani per sopravvivere, e vi provvede con musiche assordanti, con cuffie o telefonino attaccati perennemente all’orecchio. C’\u00e8 da domandarsi se anche noi siamo vittime di questa influenza malefica.<\/p>\n

Abbiamo bisogno come Ges\u00f9 e gli apostoli di riscoprire la ricchezza del silenzio che spesso ci manca nella vita ordinaria. Non solo fa bene alla salute, ma ci rende pi\u00f9 disponibili all’ascolto di chi ci vive accanto. Dobbiamo imparare a fare del silenzio la nostra dimora frequente, lo spazio per ritrovare noi stessi e il nostro autentico rapporto con Dio. Ci accorgiamo allora che stiamo sempre fuori casa, anche quando viviamo in famiglia, perch\u00e9 siamo presi dalle frivolezze, dal chiacchiericcio, dalla televisione ingombrante, dalla musica rock assordante, dall’immaginazione fantasiosa, dai sentimenti turbolenti, dalle preoccupazioni assillanti. Il silenzio non \u00e8 semplice mancanza di rumori, ma \u00e8 spazio spirituale in cui incontriamo noi stessi e Dio, \u00e8 ascolto della Parola che parla all’orecchio del cuore. Il Salmo<\/em> 65 inizia dicendo: “Per te il silenzio \u00e8 lode, o Dio, in Sion”.<\/p>\n

La prima lode di Dio \u00e8 il silenzio di contemplazione e di ammirazione. Dovremmo liberaci dalla schiavit\u00f9 dell’orologio e saper trovare il tempo di leggere con calma la Parola di Dio nel Vangelo o un buon libro, il tempo di contemplare un bosco, un fiore, un filo d’erba, un bambino che gioca, un animale al pascolo, un cielo stellato, un’aurora che sorge dai monti. Il silenzio e la solitudine educano alla contemplazione di quel creato che per lo pi\u00f9 \u00e8 nascosto dalla luci, dai rumori, dal cemento della nostre citt\u00e0; creano il gusto di ammirare un’opera d’arte, di ascoltare l’armonia che avvolge il mondo e che i nostri grandi maestri musicisti hanno saputo captare e tradurre in suoni pacificanti. Nel silenzio impariamo a guardare con gratuit\u00e0 le cose pi\u00f9 belle, che sono appunto un dono gratuito del Signore. La pagina del vangelo di oggi \u00e8 un invito a riscoprire il valore di questo silenzio. Ges\u00f9 \u00e8 solo con i suoi discepoli in una piccola insenatura appartata che si affaccia sul lago di Galilea. Si sono appartati in quel luogo solitario per comunicarsi le esperienze della prima uscita missionaria.<\/p>\n

Ognuno racconta quello che ha fatto e visto, i miracoli fioriti all’annuncio del regno di Dio, la reazione della gente invitata a conversione. Ges\u00f9, che li ha costretti a riposarsi dalle loro fatiche e dalle loro emozioni in un clima di grande intimit\u00e0, li ascolta con interesse e amore. Ma l’incanto dura poco perch\u00e9 una fiumana di gente li cerca e li trova. Ripiombano di nuovo nella confusione e nella ressa di ogni giorno: “Erano molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare”. Ges\u00f9 capisce il loro disagio e li invita amorevolmente a sfuggire a quella morsa inesorabile: “Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'”. L’unica via di fuga \u00e8 il lago. Salgono in barca e si allontanano dalla riva sulla distesa silenziosa dell’acqua. Almeno al largo nessuno li segue, possono farsi cullare dalle onde in pace. Questa esigenza di riposo e di solitudine \u00e8 sottolineata dal testo per ben due volte con la prospettiva di un “luogo deserto, in disparte”. Ges\u00f9 c’\u00e8 abituato perch\u00e9 spesso ha lasciato tutti e si \u00e8 ritirato tutto solo in un luogo in disparte, inaugurando lo stile di alternare la preghiera all’azione (Mc<\/em> 1,35).<\/p>\n

Cos\u00ec la sua vita diviene pi\u00f9 utile agli altri perch\u00e9 ricca di Dio. Dopo qualche tempo, la barca si dirige verso un approdo. La gente intuisce la traiettoria e arriva via terra con anticipo al luogo dello sbarco. “Sceso dalla barca, Ges\u00f9 vide una grande folla, ebbe compassione di loro perch\u00e9 erano come pecore senza pastore”. La solitudine orante rende pi\u00f9 sensibili ai bisogni e alle sofferenze umani, rende pi\u00f9 capaci di ascolto, perch\u00e9 fa sperimentare i limiti della propria umanit\u00e0 e la tenerezza di Dio. Ges\u00f9, tornando tra gli uomini, non diventa meno uomo, ma appare pi\u00f9 uomo. Si commuove profondamente per quella gente disorientata in cerca di sicurezze e di conforto, che assomiglia ad un gregge senza pastore. Egli \u00e8 per loro un punto di riferimento autorevole e sicuro, disinteressato e umanamente ricco.<\/p>\n

\u00c8 spontaneo il confronto con i capi religiosi del tempo (scribi e farisei), che il profeta Geremia rimproverava a nome di Dio nella prima lettura: “Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve siete preoccupati” (23, 2). Gli fa eco un altro profeta contemporaneo, Ezechiele, il quale parla di pastori che “pascono se stessi” senza darsi cura della pecore. “Queste vanno errando su tutti monti e su ogni colle, e si disperdono”(34,2-8). Avrebbero dovuto raccogliere e istruire la gente nelle cose di Dio per dare loro sicurezze interiori. Ges\u00f9 si assume ora questo compito e “si mette ad insegnare loro molte cose”. Appare gi\u00e0 qui la figura di Buon Pastore che ha cura delle sue pecore, che conosce e che ama singolarmente (Gv<\/em> 10,14). Le pause di ritiro e di silenzio aiutano ad avere familiarit\u00e0 con questo pastore delle nostre anime, che ci ama fino a commuoversi per noi.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

La vita pubblica di Ges\u00f9 \u00e8 un continuo alternarsi di bagni di folla e di fughe in luoghi deserti per recuperare energie interiori da spendere poi a contatto della gente. Il breve vangelo che oggi ascoltiamo ci presenta proprio una di queste scene altalenanti. Di ritorno dalla loro missione nei villaggi della Galilea, gli apostoli […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[492],"tags":[],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/7714"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=7714"}],"version-history":[{"count":2,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/7714\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":36071,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/7714\/revisions\/36071"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=7714"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=7714"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=7714"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}