{"id":77047,"date":"2024-07-18T17:32:47","date_gmt":"2024-07-18T15:32:47","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=77047"},"modified":"2024-07-18T17:32:47","modified_gmt":"2024-07-18T15:32:47","slug":"la-regola-di-san-benedetto-e-valida-per-abati-e-sindaci","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-regola-di-san-benedetto-e-valida-per-abati-e-sindaci\/","title":{"rendered":"La Regola di San Benedetto \u00e8 valida per abati e sindaci"},"content":{"rendered":"
Le recenti elezioni amministrative avvenute in diversi Comuni umbri sono state occasione per ritornare a riflettere sull\u2019identit\u00e0 e sul ruolo delle istituzioni civili, e soprattutto di coloro che hanno un incarico di responsabilit\u00e0. Per questo vogliamo provare a contribuire alla riflessione seguendo l\u2019incoraggiamento dato dalla recente festa di san Benedetto<\/strong>, patrono d\u2019Europa (11 luglio)<\/strong>.<\/span><\/p>\n Cosa c\u2019entra per\u00f2 Benedetto con primi cittadini, Giunte e consigli? La risposta si trova nella<\/span> Regola<\/strong>, scritta o dettata da san Benedetto verso la met\u00e0 del primo millennio. Che certo non parla alle e delle istituzioni civili, ma che tuttavia ha consegnato alla Storia<\/strong>, in particolare europea, un sistema di valori<\/strong> applicati lungo il corso dei secoli e ancora applicabili dalla societ\u00e0 civile.<\/span><\/p>\n Pertanto, bench\u00e9 la<\/span> Regola benedettina sia stata indirizzata a uomini e donne la cui identit\u00e0 \u00e8: \u201crinunciando alla tua volont\u00e0, ti prepari a servire il vero re, Cristo Signore, cingendo le fortissime e gloriose armi dell\u2019obbedienza\u201d (<\/span>Prologo<\/em>, 3), ci\u00f2 non vieta comunque l\u2019intento di poterle dare una lettura pi\u00f9 ampia, varcando i confini della vita monastica, cos\u00ec da offrire solo alcune delle molte suggestioni rintracciabili nella<\/span> Regola per una buona leadership<\/em><\/strong>.<\/span><\/p>\n In particolare infatti per ci\u00f2 che riguarda<\/strong> la figura dell\u2019abate<\/strong>, le parole di Benedetto<\/strong> possono essere considerate un breve trattato sull\u2019identit\u00e0 e le qualit\u00e0 di un leader<\/strong>. Anzitutto il responsabile di una comunit\u00e0 (nel caso della<\/span> Regola, l\u2019abate) deve essere eletto dalla comunit\u00e0 che dovr\u00e0 guidare, <\/span>servendo piuttosto che comandando<\/strong>, in base ai meriti e alla sapienza (cfr. <\/span>Regola<\/em> 63, 1-3.8). Queste qualit\u00e0 potrebbero essere tradotte, in una lettura pi\u00f9 ampia, con il \u2018sapere, saper fare, saper essere\u2019 del leader che contribuisce ad amministrare la cosa pubblica. Pensiamo ad esempio a un sindaco che intrecci conoscenze, competenze e abilit\u00e0, senza dunque improvvisare, ordinate all\u2019incremento della comunit\u00e0 (cfr. 2, 32).<\/span><\/p>\n Reso possibile, quest\u2019ultimo, anche<\/span> dalla capacit\u00e0 di chi detiene l\u2019autorit\u00e0 di non fare distinzioni tra persone, di non prediligere uno pi\u00f9 di un altro, di riservare un unico trattamento (cfr. 2, 16.22), \u201cadattandosi ai diversi temperamenti, che richiedono alcuni dolcezza, altri il rimprovero, altri ancora la persuasione; sappia adattarsi e conformarsi a tutti, secondo l\u2019indole e l\u2019intelligenza di ciascuno\u201d (2, 31-32).<\/span><\/p>\n A queste prime qualit\u00e0 si aggiunge ci\u00f2 che nella<\/span> Regola \u00e8 agli inizi del capitolo secondo, ossia l\u2019aderenza alla legge: l\u2019abate \u201cnon insegni, stabilisca o comandi nulla che \u00e8 estraneo alla legge del Signore\u201d. Sempre in una lettura pi\u00f9 ampia, si pu\u00f2 affermare che chi detiene la responsabilit\u00e0 <\/span>di una comunit\u00e0 civile non pu\u00f2 discostarsi dalla legge, ma \u00e8 chiamato a custodirla e applicarla, operando in conformit\u00e0 a essa. <\/span>Questo anche per dare testimonianza, attraverso la propria condotta \u2013 come dice Benedetto: \u201cpi\u00f9 con i fatti che con le parole\u201d \u2013 di onesta e legalit\u00e0.<\/span><\/p>\n La<\/span> Regola<\/em>, infine, mostra una leadership condivisa anzitutto con la comunit\u00e0 stessa. Seppure l\u2019abate abbia la responsabilit\u00e0 di prendere in prima persona decisioni riguardo alla vita della comunit\u00e0, \u00e8 per\u00f2 chiamato a convocarla e ad ascoltarne il parere su questioni importanti da trattare (cfr. 3, 1). Solo dopo aver ascoltato pu\u00f2 decidere, con prudenza ed equit\u00e0 (cfr. 3, 2.6). <\/span>Una buona leadership pertanto non pu\u00f2 prescindere dai diversi sentimenti e dalle diverse sfumature che la comunit\u00e0 manifesta; ma solo a partire dall\u2019ascolto, passando poi per il discernimento e per la sintesi, possono essere prese le giuste decisioni per il bene della comunit\u00e0 stessa.<\/span><\/p>\n La<\/span> Regola<\/em>, poi, indica una leadership condivisa anche con altre figure che detengono una specifica responsabilit\u00e0, come il priore (cfr. 65), i decani (cfr. 21), o il cellerario (cfr. 31), e le cui qualit\u00e0 sono paragonabili a quelle dell\u2019abate. Pertanto, anche coloro che affiancano il leader nel governo della comunit\u00e0, ad esempio assessori o consiglieri, non possono essere improvvisati ma devono mostrare pure loro le conoscenze, le competenze, le abilit\u00e0 specifiche per il compito che vanno ad assumere.<\/span><\/p>\n Dopo oltre 1.500 anni dalla sua stesura, dunque, la<\/span> Regola<\/strong> di Benedetto<\/strong> continua a parlare<\/strong> non solo al mondo monastico ma anche alla societ\u00e0 civile e alla politica<\/strong> che la governa.<\/span><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Le recenti elezioni amministrative avvenute in diversi Comuni umbri sono state occasione per ritornare a riflettere sull\u2019identit\u00e0 e sul ruolo delle istituzioni civili, e soprattutto di coloro che hanno un incarico di responsabilit\u00e0. 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Le indicazioni per l’abate utili anche per un leader politico<\/h2>\n
Non fare distinzioni tra persone<\/h3>\n
L’aderenza alla legge<\/h3>\n
Leadership condivisa con la comunit\u00e0<\/h3>\n<\/div>\n<\/div>\n
… e con figure che detengono altre responsabilit\u00e0<\/h3>\n