{"id":76935,"date":"2024-07-10T01:21:00","date_gmt":"2024-07-09T23:21:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=76935"},"modified":"2024-07-10T15:43:48","modified_gmt":"2024-07-10T13:43:48","slug":"don-orlando-sbicca","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/don-orlando-sbicca\/","title":{"rendered":"Don Orlando Sbicca, il parroco missionario"},"content":{"rendered":"

Monsignor Orlando Sbicca<\/strong> racconta la sua chiamata alla vita sacerdotale ricevendoci nella sacrestia della cattedrale di San Lorenzo dove \u00e8 approdato come canonico confessore lo scorso ottobre, dopo essere stato missionario in Burundi e poi parroco ai Santi Biagio e Savino di Perugia, a Tavernelle di Panicale e Colle San Paolo. Nel frattempo, due riconoscimenti non di poco conto: monsignore cappellano di Sua Santit\u00e0 e canonico onorario del Santo Sepolcro. Infine, parroco a Casalina e a Castelleone di Deruta, un ritorno a casa\u2026
\nGli si illuminano gli occhi quando pronuncia il nome del luogo in cui \u00e8 nato, Castelleone di Deruta, l\u201911 gennaio 1941, e quando parla della sua famiglia di contadini, molto politicizzata di sinistra.<\/p>\n

\u00abSono cresciuto nel periodo delle lotte contadine comuniste che ha segnato la mia infanzia \u2013 racconta \u2013. Entrai in Seminario grazie al parroco, don Redento Becci, che mi privilegiava pur non andando quasi mai in chiesa. Ci andavo rare volte con la mamma perch\u00e9 lei era una Veschini, di famiglia praticante. Il fratello di mamma, lo zio Gigiotto, era il babbo di mio cugino don Alberto divenuto anche lui sacerdote, l\u2019attuale parroco di Ponte Felcino. Don Becci mi cercava sempre e forse era il Signore a volerlo, perch\u00e9 Lui ha le sue strade ed io ne ho imboccata una, quella che mi ha condotto a farmi prete.<\/p>\n

\"\"Quando la gente del posto seppe che il figlio degli Sbicca sarebbe entrato in Seminario, rimase incredula domandandosi: \u201cOrlando prete? Appartiene a una famiglia di comunisti, di mangiapreti!\u201d. Ci fu quasi una rivolta in paese dai toni persecutori: \u201cNon ti vergogni di volerti fare prete?\u201d. Il babbo, per\u00f2, non mi ostacol\u00f2 nella mia scelta ed entrai, a 12 anni, in Seminario, a Perugia\u00bb.<\/p>\n

Un aneddoto degli anni trascorsi in Seminario?<\/strong><\/p>\n

\u00abRicordo quando il cardinale Angelo Roncalli, patriarca di Venezia, il futuro papa Giovanni XXIII venne in visita al Seminario. In chiesa gli prepararono un inginocchiatoio dove potersi raccogliere in preghiera davanti al Santissimo, ma era troppo piccolo per la sua pancia \u201cabbondante\u201d e dovette inginocchiarsi direttamente a terra, sul tappeto\u2026 Allora la vita del Seminario (prima a Perugia con il rettore mons. Italiani e poi a Montemorcino con don Carlo Urru divenuto poi vescovo) era abbastanza severa…, ma la ricordo e l\u2019assolvo tutta senza recriminazioni\u2026\u00bb.<\/p>\n

Lei privilegia molto la missione, ha da poco lasciato l\u2019incarico di direttore dell\u2019Ufficio diocesano missionario\u2026<\/strong><\/p>\n

\u00abNegli anni di seminario nacque in me l\u2019interesse per le missioni, entrando a far parte del gruppo missionario. Questo interesse per la vita missionaria, che fu anche un\u2019inquietudine interiore, accrebbe in me quando arrivai in Seminario Regionale ad Assisi, maturando l\u2019idea di farmi missionario\u2026 Nel contempo volevo ostacolare quest\u2019idea, mandarla via, perch\u00e9 a quei tempi la missione era qualcosa anche di eroico\u2026 Quando ero nella chiesa del Seminario, a volte piangevo chiedendo al Signore di non farmi questa chiamata. Cammin facendo mi accorsi, invece, che era la mia strada! Andai a formarmi dai missionari Saveriani, a Parma, dove ricevetti l\u2019ordinazione sacerdotale il 15 ottobre 1967.<\/p>\n

Don Orlando missionario in Burundi<\/h2>\n

\"\"Dopo cinque anni di preparazione come animatore missionario in Piemonte e in Lombardia, nel 1972, partii per il Burundi. Fu un\u2019esperienza bellissima, perch\u00e9 la missione ti tara, se sei in crisi ti brucia, se non lo sei ti d\u00e0 qualcosa che ti cambia la vita. Ho avuto un amore grande per la gente e dalla gente del Burundi corrisposto in maniera edificante, che porto sempre nel mio cuore. Era gente che sapeva capirti ed ogni missionario aveva il suo soprannome ed io ne avevo due, uno positivo, che non ho detto mai a nessuno e lo porter\u00f2 con me in Paradiso, l\u2019altro \u201cigniundo\u201d (martello), perch\u00e9 i chiodi li mandavo gi\u00f9 tutti\u2026\u00bb.<\/p>\n

La vita in Burundi non \u00e8 stata facile. Don Orlando, perch\u00e9 ha poi abbandonato la missione?<\/strong><\/p>\n

\u00abCi sono stati anche momenti di sofferenza, di prova in un periodo in cui in Burundi furono commessi numerosi eccidi, oltre 150mila morti. Venivano da me tante vedove a dirmi: \u201cpadre mi hanno rubato la piantagione di caff\u00e8, di palme, ecc.\u2026\u201d. Dall\u2019altare iniziai a denunciare queste ingiustizie, ma questo alle autorit\u00e0 locali non piacque e iniziarono le persecuzioni con un dossier tremendo su di me. Mi salv\u00f2 una vedova di nome Maria che ero solito aiutare, perch\u00e9 molto povera, testimoniando la mia completa innocenza. Addirittura, diventai amico delle autorit\u00e0 non solo locali, ma anche del ministro dell\u2019Interno, un cristiano molto buono. In Burundi, un Paese piccolo, la voce si sparse subito\u2026<\/p>\n

Quando il presidente della Repubblica ebbe uno scontro durissimo con la Chiesa, inizi\u00f2 il periodo delle espulsioni di missionari il sottoscritto incluso. Ricordo che il ministro degli Interni, l\u2019amico colonnello Stanislao Mandi, mi fece pervenire un messaggio tramite il mio vescovo Roger Mpungu: mi assicurava che avrebbe fatto di tutto per farmi rientrare in Burundi. Dovetti lasciare il Paese nel 1979. In quei giorni drammatici, ricordo che una vedova in una assemblea in chiesa mi disse: \u201cPadre Orlando, tu sei nei nostri cuori, ti ringraziamo perch\u00e9 per noi vedove sei stato nostro padre, nostro marito, nostro Dio\u201d. Questa \u00e8 la testimonianza di quanto la gente amasse noi missionari. Poi furono martirizzati in Burundi due confratelli, uno era padre Ottorino Maule, mio compagno di ordinazione ed una missionaria laica Catina Gubert. L\u2019espulsione dal Burundi fu per me una prova particolarmente dolorosa, accompagnata da una crisi di fede. Chiesi ai superiori di fare un \u201canno sabatico\u201d, di \u201csilenzio\u201d per rimettermi \u201cin piedi\u201d.<\/p>\n

Il rientro a Perugia, in parrocchia<\/h2>\n

Poi per gravi motivi familiari tornai a Perugia, dove fui incardinato nel Clero diocesano e nominato dall\u2019arcivescovo Ennio Antonelli, nel 1989, parroco dei Santi Biagio e Savino; e cos\u00ec il progetto di rientrare nel mio amato Burundi and\u00f2 in fumo\u2026\u00bb.<\/p>\n

\u00c8 stata la sua prima parrocchia, la sua prima \u201cmissione\u201d ad \u201cintra\u201d. L\u2019incontro con l\u2019Abb\u00e9 Pierre…<\/strong><\/p>\n

\u00ab\u00c8 stata un\u2019esperienza nella quale devo ringraziare Dio per aver trovato nel mio predecessore una cara persona, don Genesio Censi, fondatore della comunit\u00e0 parrocchiale. Dodici anni di fraternit\u00e0: don Genesio non mi fu di intralcio nella mia missione pastorale. Si meravigli\u00f2 di questo bel rapporto una personalit\u00e0 ecclesiale di fama mondiale, che ospitai in parrocchia, l\u2019Abb\u00e9 Pierre, il fondatore delle Comunit\u00e0 Emmaus per poveri ed emarginati. Venne a Perugia per un incontro all\u2019aperto, in piazza della Repubblica; io gli feci da interprete. Il giorno dopo lo accompagnai ad Assisi e durante il viaggio mi disse: \u201cPadre, mi devo congratulare con lei, perch\u00e9 va d\u2019accordo con il suo predecessore (l\u2019\u201cancien cur\u00e9\u201d), di solito non \u00e8 cos\u00ec!\u201d. Con don Genesio avevamo affinit\u00e0 anche politiche, perch\u00e9 entrambi condividevamo gli ideali democristiani di sinistra\u00bb.<\/p>\n

Dopo la comunit\u00e0 dei Santi Biagio e Savino, le altre parrocchie da lei guidate…<\/strong><\/p>\n

\u00abTempi addietro, da preti, si entrava in citt\u00e0, mai il contrario\u2026 A me \u00e8 toccato di andare controcorrente, uscendo dalla citt\u00e0, quando l\u2019arcivescovo Giuseppe Chiaretti, che mi stimava tanto (immeritatamente!), nel 2002, mi mand\u00f2 parroco a Tavernelle e Colle San Paolo facendomi vivere un\u2019esperienza positiva di \u201ccurato di campagna\u201d a 360 gradi. Non sempre fu facile (era considerata la zona pi\u00f9 scristianizzata della diocesi, parrocchie molto \u201cdure\u201d, molto politicizzate dove il partito comunista aveva maggioranze bulgare\u2026), ma con i giovani \u00e8 stato bellissimo. Io credo al sacramento della confessione e nel confessionale ho incontrato tanta santit\u00e0\u2026 Poi il cardinale Gualtiero Bassetti mi affid\u00f2 tutte le parrocchie (cinque) del comune di Panicale.<\/p>\n

Don Orlando Sbicca parroco con l’anima missionaria<\/h2>\n

Ho proseguito la mia missione maturata ai Santi Biagio e Savino, dall\u2019oratorio ai tanti campi estivi. Ricordo l\u2019attenzione dei ragazzi durante le mie catechesi che sfioravano l\u2019ora! Ho avuto sempre una venerazione per loro! Quando sento certe bestialit\u00e0 commesse da preti nei confronti di ragazzi e ragazze mi viene la pelle d\u2019oca\u2026 Non molto tempo fa, vari animatori li ho rivisti ad un pranzo a Tuoro sul Trasimeno, da don Marco Cappellato; oggi sono sposati con figli. \u00c8 stato molto bello!\u00bb.<\/p>\n

A proposito del suo rapporto con i giovani, ha accompagnato qualcuno di loro al sacerdozio?<\/strong><\/p>\n

\u00abIl Signore non mi ha concesso il \u201cprivilegio\u201d di accompagnare al sacerdozio dei giovani, uno l\u2019ho avuto come adolescente, ma non so quanto io abbia influito nella sua scelta vocazionale\u00bb. [Ho contattato questo giovane sacerdote, don Simone Pascarosa, attuale vicario episcopale per la Pastorale, e mi ha confermato che don Orlando Sbicca ha influito non poco sulla sua chiamata al sacerdozio, soprattutto per il suo carisma missionario].<\/p>\n

Avviandoci alla conclusione, l\u2019ultimo lustro di don Orlando parroco-missionario\u2026<\/strong><\/p>\n

\u00abL\u2019ho vissuto nella zona della mia fanciullezza, a Casalina e Castelleone, quasi un soggiorno salutare, prima di ritornare in citt\u00e0, questa volta da canonico confessore della cattedrale, incarico affidatomi dal nostro vescovo don Ivan. Giunto al 57\u00b0 anno di sacerdozio, posso dire di avere una certa delusione, quella di vedere preti (soprattutto giovani) poco sensibili alla dimensione missionaria della pastorale. Sono ancora valide le parole di Ges\u00f9: \u201candate in tutto il mondo\u201d! Vorrei umilmente dire loro: ricordatevi che \u00e8 Cristo che ha salvato il mondo\u2026, siate uomini di contemplazione per poi essere pastori che lasciano traccia e non tamburi che fanno chiasso\u00bb.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Monsignor Orlando Sbicca racconta la sua chiamata alla vita sacerdotale ricevendoci nella sacrestia della cattedrale di San Lorenzo dove \u00e8 approdato come canonico confessore lo scorso ottobre, dopo essere stato missionario in Burundi e poi parroco ai Santi Biagio e Savino di Perugia, a Tavernelle di Panicale e Colle San Paolo. Nel frattempo, due riconoscimenti […]<\/p>\n","protected":false},"author":474,"featured_media":76948,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[9,499,3991],"tags":[2483,1287,2586,2212,7051],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/76935"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/474"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=76935"}],"version-history":[{"count":12,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/76935\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":76959,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/76935\/revisions\/76959"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/76948"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=76935"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=76935"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=76935"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}