{"id":76352,"date":"2024-02-20T18:47:49","date_gmt":"2024-02-20T16:47:49","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=76352"},"modified":"2024-05-24T19:09:07","modified_gmt":"2024-05-24T17:09:07","slug":"disturbo-del-comportamento-alimentare-un-disagio-in-forte-aumento","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/disturbo-del-comportamento-alimentare-un-disagio-in-forte-aumento\/","title":{"rendered":"Disturbo del comportamento alimentare, un disagio in forte aumento"},"content":{"rendered":"
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Oltre 3 milioni di persone in Italia soffrono di disturbi del comportamento alimentare<\/a><\/strong> (Dca), 15 mila in Umbria<\/strong> (dati sottostimati). Nel 2023, 3.780 sono stati i decessi per malattie legate a questi disturbi, con una variabile pi\u00f9 alta nelle Regioni dove sono scarse o assenti le strutture dedicate. Negli ultimi tre anni si registra un +40% di diagnosi, con il doppio delle richieste di ricovero.<\/span><\/p>\n

Fondi stanziati dal ministro Orazio Schillaci<\/h2>\n

Ma nonostante i dati allarmanti, il governo di Giorgia Meloni aveva deciso di tagliare i fondi previsti per curare questa patologia, fino a fare retromarcia dopo le proteste. Il ministro della Salute,<\/strong><\/span> Orazio Schillaci<\/strong>, ha promesso un fondo di 10 milioni di euro per il 2024<\/strong>. Il fondo \u00e8 stato istituito nel 2021 dal governo Draghi (25 milioni di euro), con lo scopo di rinforzare la rete degli ambulatori multidisciplinari, assenti in molte regioni. Un passo importante anche per un vero riconoscimento, con budget a s\u00e9 stante, dei Dca nei Livelli essenziali di assistenza (Lea).<\/span><\/p>\n

In Umbria la rete per i Dca \u00e8 eccellente, quali i centri<\/h2>\n

Non \u00e8 pessimista la direttrice della rete Dca Usl 1 Umbria e<\/span> past president della Societ\u00e0 italiana riabilitazione,<\/span> Laura Dalla Ragione<\/strong>: \u201cLa rete di eccellenza che abbiamo qui, attiva dal 2003, non \u00e8 a rischio, ma i fondi sono necessari perch\u00e9 anche in Umbria l\u2019utenza sta aumentando<\/strong>\u201d. Due sono i centri a Todi<\/strong>, uno diurno e uno residenziale; a Citt\u00e0 della Pieve<\/strong> c\u2019\u00e8 il centro (primo in Italia) che si occupa di disturbo da alimentazione incontrollata e obesit\u00e0; a Umbertide<\/strong> quello rivolto ai piccoli. \u201cI fondi che abbiamo ricevuto \u2013 spiega Dalla Ragione \u2013 sono stati utilizzati per rinforzare i nostri servizi territoriali e ospedalieri: questo ha permesso maggiore omogeneit\u00e0 tra le aziende sanitarie locali. Ora tutti gli umbri hanno accesso agli stessi servizi\u201d.<\/span><\/p>\n

Con la pandemia \u00e8 scesa l’et\u00e0 di esordio della malattia<\/h2>\n

Dopo la pandemia si \u00e8 registrato un abbassamento dell\u2019et\u00e0 di esordio: \u201cAbbiamo tanti piccoli pazienti che<\/span> spesso necessitano di un\u2019assistenza molto particolare. Questo fenomeno \u00e8 cresciuto a livello nazionale e regionale, perch\u00e9 il Covid-19 ha portato a una grande sofferenza anche nei preadolescenti<\/strong>. Sono stati privati della <\/span>scuola e della socializzazione, soprattutto con i propri coetanei\u201d. Si registra infatti un aumento del 30% dei disturbi<\/strong>, \u201cche ha riguardato particolarmente la fascia fra gli 8 e i 13 anni<\/strong>, e questo ci preoccupa molto di pi\u00f9. Se l\u2019esordio \u00e8 precoce, la patologia \u00e8 pi\u00f9 grave. Altro elemento preoccupante, sono aumentati moltissimo i maschi<\/strong>, che erano praticamente una rarit\u00e0 fino a dieci anni fa. Oggi, invece, nella fascia tra<\/span> i 12 e i 17 anni sono il 20%. Quindi probabilmente fra dieci anni non sar\u00e0 pi\u00f9 un disturbo \u2018di genere\u2019\u201d.<\/span><\/p>\n

Dove sono distribuiti i centri Dca<\/h2>\n<\/div>\n<\/div>\n
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I Dca sono sempre pi\u00f9 in aumento, ma non bastano strutture e specialisti. Il maggior numero dei centri, 63 su 126, si trova nel Nord Italia, 23 nel Centro, di cui 6 in Umbria<\/strong>. A Perugia opera dal 1997 l\u2019associazione di pazienti ed ex pazienti \u201cIl pellicano\u201d,<\/strong> specializzata in percorsi di assistenza individuale e di gruppo, rivolta a pazienti e familiari. La struttura, convenzionata con l\u2019Asl 1 dal \u201998 e dalla quale riceve 50 mila euro, ha assistito nel corso degli anni pi\u00f9 di 2.000 persone, anche molti studenti universitari fuori sede. <\/span><\/p>\n

\u201cIl pellicano \u2013 racconta il direttore sanitario<\/strong><\/span> Giampaolo Bottaccioli<\/strong> \u2013, nato all\u2019interno del Centro di salute mentale di Perugia, \u00e8 stato il primo a prendersi cura di persone affette dai Dca<\/strong>. Nato per la volont\u00e0 di un gruppo di pazienti, sostenuto dagli operatori psichiatrici, si \u00e8 assunto la responsabilit\u00e0 di rappresentare una patologia allora poco compresa e difficile da curare. Il pellicano \u00e8 diventato un porto sicuro di<\/span> accoglienza, ascolto e cura, dove spazio e tempo vengono riempiti di significati e contenuti volti a dare sicurezza, autostima, serenit\u00e0, perch\u00e9 si \u00e8 capiti e protetti fino alla presa di coscienza e guarigione\u201d.<\/span><\/p>\n

Varie le attivit\u00e0 di socializzazione<\/strong>: lettura, pittura, teatro, scrittura, cucito, preparazione dei pasti e cura dell\u2019orto. \u201cAttivit\u00e0 che hanno lo scopo \u2013 conclude Bottaccioli \u2013 di avvicinare i pazienti alla conoscenza di s\u00e9 tramite la conoscenza della realt\u00e0 circostante e alle varie possibilit\u00e0 di modificarla, crearla, amarla\u201d.<\/span><\/p>\n

Rosaria Parrilla<\/strong><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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