{"id":75937,"date":"2024-05-02T13:22:58","date_gmt":"2024-05-02T11:22:58","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=75937"},"modified":"2024-05-03T11:38:40","modified_gmt":"2024-05-03T09:38:40","slug":"carcere-offende-detenuti-non-difende-cittadini","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/carcere-offende-detenuti-non-difende-cittadini\/","title":{"rendered":"Il carcere che offende i detenuti e non difende i cittadini"},"content":{"rendered":"<div class=\"first column\">\n<div class=\"div_padding0\">\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_2\"><strong> A che serve lo Stato?<\/strong> Se ce lo chiediamo oggi, siamo pronti a rispondere indicando una quantit\u00e0 di servizi, dall\u2019istruzione alla sanit\u00e0 ai trasporti all\u2019assistenza agli anziani e molto altro.<\/span><span class=\"Fid_2\"> Ma duecento anni fa (l\u2019altro ieri, di fronte alla storia) nessuno avrebbe esitato a dire che i compiti dello Stato erano essenzialmente due: la difesa del territorio e della popolazione dai nemici esterni (inclusa, si capisce, la promozione della pace con i trattati); e, all\u2019interno, la difesa dei cittadini onesti dai delinquenti. I nuovi compiti si sono aggiunti a quelli antichi, ma questi naturalmente sono rimasti. Ma <strong>come funziona veramente la difesa degli onesti dai malfattori?<\/strong> Le statistiche sono impietose.<\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_2\"> In<strong> Italia<\/strong>, solo <strong>per i reati di furto, rapina, estorsione e truffa<\/strong>, si <strong>registrano ogni anno non meno di un milione di denunce<\/strong>; poi ci sono tutti gli altri (e anche tantissimi non denunciati e non calcolati). I detenuti in carcere, da quelli che sono in attesa di giudizio a quelli che scontano condanne di lunga durata, sono quasi 60.000. Pochi?<\/span><span class=\"Fid_2\"> Troppi? <\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_2\">Ci sono filoni della politica (pi\u00f9 di uno, non sto a dire quali) che vorrebbero pi\u00f9 condanne, e condanne pi\u00f9 gravi; inseriscono nuovi reati nel codice e aumentano le pene di quelli che gi\u00e0 ci sono. Ma sono comunque troppi, perch\u00e9 <strong>le celle sono sovraffollate<\/strong>, ben <\/span><span class=\"Fid_2 split\">oltre il massimo consentito dal senso comune e dalle convenzioni internazionali. Per questa ragione la <strong>Corte europea dei diritti umani dichiara l\u2019Italia colpevole di trattamento inumano e degradante verso i detenuti.<\/strong> <\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_2 split\"><strong>Se un carcerato fa causa<\/strong> denunciando di essere stato tenuto in quelle condizioni, deve essere risarcito con uno sconto di pena o con una somma di denaro. Per evitare queste denunce, il legislatore italiano ha ideato rimedi come le (cosiddette) pene alternative e i benefici per buona condotta, l\u2019invenzione dell\u2019anno di nove mesi (non stupitevi) per tutti quelli che non si sono comportati proprio male, e cos\u00ec via. <\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_2 split\"><strong>Con una mano si aggravano le pene e con l\u2019altra si alleggeriscono anche di pi\u00f9<\/strong>. In questi giorni si sta discutendo di un nuovo sconto, sempre per lo stesso motivo. Forse invece di buttare i soldi nel superbonus se ne dovevano investire un po\u2019 nelle carceri: per rispettare la dignit\u00e0 umana dei detenuti oltre che per rendere un po\u2019 pi\u00f9 efficace il sistema penale a protezione degli onesti.<\/span><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>A che serve lo Stato? 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