{"id":75848,"date":"2024-04-26T16:15:25","date_gmt":"2024-04-26T14:15:25","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=75848"},"modified":"2024-05-02T14:22:53","modified_gmt":"2024-05-02T12:22:53","slug":"sulle-tracce-di-antichi-monasteri-benedettini-umbri","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/sulle-tracce-di-antichi-monasteri-benedettini-umbri\/","title":{"rendered":"Sulle tracce di antichi monasteri benedettini umbri"},"content":{"rendered":"
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Sei anni di ricerche tra carte catastali e sopralluoghi sul territorio, recuperando preziose informazioni dalla gente del luogo e dalle comunit\u00e0 religiose che ancora oggi vi abitano. A raccontare il lavoro \u2018certosino\u2019 che ha portato alla pubblicazione di<\/span> Monasteri benedettini in Umbria. Alle radici del paesaggio umbro<\/em> (volume II – Cesena, Centro storico benedettino italiano – Regione Umbria, 2023 – Biblioteca del Monasticon Italiae, 2) \u00e8 <\/span>Nadia Togni<\/strong><\/a>, dell\u2019Universit\u00e0 di Ginevra, ma di origini perugine, coautrice della poderosa opera insieme al compianto abate Giustino Farnedi<\/strong><\/a> dell\u2019abbazia di San Pietro a Perugia<\/a>. <\/span><\/p>\n

Libro sui monasteri benedettini dell’Umbria settentrionale<\/h2>\n

Il libro contiene un repertorio completo dei monasteri benedettini, sia maschili che femminili, dal Medioevo ad oggi, presenti della zona settentrionale dell\u2019Umbria. Il tutto corredato da foto. \u201cSi tratta di uno studio pionieristico per l\u2019Italia \u2013 spiega Togni \u2013 grazie alla collaborazione tra il Centro storico benedettino italiano<\/a> e la Regione Umbria. Un lavoro che dimostra come il monachesimo benedettino abbia avuto una diffusione ampia e capillare in tutta l\u2019Umbria, contribuendo in maniera determinante a definire quell\u2019unicit\u00e0 del paesaggio agrario umbro che ha reso la nostra regione famosa in tutto il mondo\u201d.<\/span><\/p>\n

Nel 2014 una prima pubblicazione<\/h2>\n

Il volume fa seguito a una precedente pubblicazione, risalente al 2014<\/a>, e che ad oggi ha permesso di recensire in totale tra le due ricerche<\/strong>, 244 monasteri maschili e femminili<\/strong> posti sotto la<\/span> Regola di san Benedetto. Per la parte dell\u2019Umbria meridionale la ricerca \u00e8 ancora in corso. \u201cNon tutti<\/span> i monasteri di cui si ha testimonianza hanno lasciato traccia. Di alcuni rimane solo la chiesa. A Gualdo Tadino, per esempio, molti sono stati rasi al suolo all\u2019inizio del \u2019900 \u2013 spiega la studiosa. \u2013 Anche a Gubbio, un monastero molto importante e citato in numerosi documenti, quello di San Donato di Pulpiano, a un certo punto \u00e8 stato abbandonato e ad oggi non ce n\u2019\u00e8 pi\u00f9 traccia\u201d. <\/span><\/p>\n

Numerosi furono i monasteri benedettini femminili<\/h2>\n

Massiccia fu <\/span>la presenza dei monasteri femminili<\/strong>, molti nati sia nel contado che entro le mura delle citt\u00e0. \u201cBen presto queste comunit\u00e0 femminili si ritrovarono troppo esposte ai<\/span> pericoli derivanti dall\u2019isolamento: guerre, predoni, invasioni saracene, violenze, saccheggi. Per cui furono costrette con il tempo a trasferirsi addossate alle porte urbiche o entro le mura cittadine. L\u00ec realizzarono anche degli orti per la loro sussistenza\u201d<\/span><\/p>\n

Le congregazioni monastiche in Umbria<\/h2>\n

In questo secondo volume<\/strong> sono stati recensiti i monasteri delle diocesi di Citt\u00e0 di Castello, Gubbio, Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, Perugia-Citt\u00e0 della Pieve.<\/strong> La maggior parte di questi monasteri furono fondati dal Benedettini neri, altri ancora dai Camaldolesi, presenti in gran numero nell\u2019Alta Valtiberina e a Perugia. Nell\u2019Alta Valtiberina molto rilevante fu la presenza dei monaci vallombrosani. Solo a Perugia troviamo monasteri fondati dai Cistercensi. <\/span><\/p>\n

L\u2019appennino umbromarchigiano costitu\u00ec la maggior<\/span> area di espansione della congregazione dei Silvestrini. Pi\u00f9 limitata fu la presenza di monasteri fondati dai Celestini; nel XIII giunsero a Perugia anche gli Olivetani. Una delle prime istituzioni a entrare nella Congregazione cassinese fu l\u2019abbazia di San Pietro a Perugia, che vi ader\u00ec nel 1436.<\/span><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n

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L\u2019espansione<\/strong> del monachesimo benedettino in Umbria continu\u00f2 anche in et\u00e0 moderna<\/strong>: nella prima met\u00e0 del XVI secolo a Montecorona si stabilirono gli eremiti camaldolesi. Infine ricordiamo a Perugia, nel XVII secolo, la presenza della congregazione cistercense dei Foglianti. A queste se ne aggiungono altre due: quella delle Serve di Maria, detta di San Sperandio, o pi\u00f9 nota con il nome delle Santucce, e quella cistercense del Corpo di Cristo. <\/span><\/p>\n

La congregazione delle Santucce<\/h2>\n

\u201cLa beata Santuccia Carabotti da Gubbio – ricorda l\u2019autrice – cre\u00f2 una delle prime congregazioni monastiche femminili. Alla sua morte <\/span>contava 26 monasteri femminili eretti sull\u2019Appennino dell\u2019Italia centrale. <\/span>L\u2019autonomia della congregazione delle Santucce,<\/strong> rispetto alla giurisdizione vescovile, permise di realizzare piccole unioni locali di monasteri, guidate da una badessa che rispondeva direttamente alla superiora generale\u201d. <\/span><\/p>\n

Si deve a padre<\/span> Giustino Farnedi<\/strong> la relazione sulle figure di santi fondatori e riformatori pi\u00f9 famosi, senza dimenticare di citare anche quelli meno noti.<\/span><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n

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I monasteri benedettini umbri<\/h1>\n<\/div>\n

I primi 90 monasteri<\/strong> benedettini dell\u2019Umbria sono stati censiti nel primo volume Monasteri benedettini in Umbria. Alle radici del paesaggio umbro<\/em><\/strong> pubblicato nel 2014; altri 154 sono descritti nel secondo volume<\/strong> relativo alle diocesi dell\u2019Umbria settentrionale<\/strong> uscito nel 2023 e presentato il 21 marzo a San Pietro di Perugia<\/strong>. Un terzo volume \u00e8 previsto per le diocesi dell\u2019Umbria meridionale.<\/p>\n

Di tutti questi monasteri attualmente in Umbria ne rimangono attivi solo nove<\/strong>:<\/p>\n

Amelia, San Magno (femminile)
\nAssisi, San Giuseppe (femminile)
\nAssisi, San Pietro (maschile)
\nBastia Umbria, Sant\u2019Anna (femminile)
\nCiterna, Santissimo Crocifisso e Santa Maria (femminile)
\nFossato di Vico, Santa Maria del Fonte (femminile)
\nPerugia, San Pietro (maschile)
\nPerugia, Santa Caterina Novella (femminile)
\nScheggia e Pascelupo, Eremo di San Girolamo (maschile)<\/p>\n

Il volume si pu\u00f2 richiedere presso il Centro Storico Benedettino Italiano, Abbazia di Santa Maria del Monte, via del Monte, 999, 47521 Cesena (FC). Tel. 0039 0547 645080. – 339 1302754
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Mail: centrostoricobenedettino@abbaziadelmonte.it<\/a><\/strong><\/p>\n

o inviando una mail a nadia.togni@unige.ch<\/strong><\/p>\n

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Le foto della galleria sono di Nadia e Sandra Togni<\/strong><\/p>\n

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