{"id":7563,"date":"2009-05-22T00:00:00","date_gmt":"2009-05-21T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=7563"},"modified":"2015-07-15T11:13:52","modified_gmt":"2015-07-15T09:13:52","slug":"festa-in-amicizia-allistituto-serafico-di-assisi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/festa-in-amicizia-allistituto-serafico-di-assisi\/","title":{"rendered":"“Festa in amicizia” all’Istituto Serafico di Assisi."},"content":{"rendered":"
“I sensi… in amicizia”. \u00c8 basata sulla sensorialit\u00e0 la “Festa in amicizia” dell’Istituto Serafico di Assisi, che si svolger\u00e0 nella sua sede dal 23 al 31 maggio. “Grazie al progresso della scienza si \u00e8 allungata la vita media, cos\u00ec anche quella dei disabili gravi – spiega Fiammetta Marchionni<\/strong>, neuropsichiatra del Serafico “ed \u00e8 importante conoscerli. In questo mondo frenetico, essi riescono a darci la misura delle cose che contano”.<\/p>\n La Festa “\u00e8 una settimana aperta – continua la Marchionni – in cui l’Istituto viene reso accessibile a tutti per far vivere esperienze con i disabili”; ragazzi che “sembrano fortezze inaccessibili”, come li ha definiti il presidente del Serafico, Gino Brunozzi<\/strong>. Per far incontrare disabili e “normodotati” \u00e8 necessario, secondo la neuropsichiatra, “partire dai cinque sensi”, che i disabili possiedono solo in parte.<\/p>\n Proprio dei deficit dei sensi si occuper\u00e0 il convegno di apertura della Settimana, “Percorsi di riabilitazione e di pedagogia speciale nei deficit plurisensoriali”, il 23 alle 9.30. Nello stesso giorno verranno aperti i laboratori sensoriali, per guidare i partecipanti attraverso percorsi predefiniti, utilizzando i cinque sensi.<\/p>\n Spazio anche al cinema: luned\u00ec 25, al cinema Esperia di Bastia Umbra, il sound designer di fama nazionale Mirco Mencacci condivider\u00e0 con i ragazzi il lavoro realizzato per il cortometraggio di Michelangelo Antonioni Lo sguardo di Michelangelo<\/em>.<\/p>\n Dal 26 al 29, ore 10-12 e 16-18, su prenotazione, le scuole potranno seguire i percorsi e laboratori sensoriali all’interno dell’Istituto. Il 29 sera concerto per voce e pianoforte. Sabato l’incontro con i cento ambasciatori del Serafico in tutta Italia e la lectio magistralis<\/em> del vescovo Domenico Sorrentino<\/strong> “La spiritualit\u00e0 dell’ambasciatore: sulle orme di Francesco nell’800-anniversario dell’approvazione orale della prima Regola francescana”. Il Vescovo presieder\u00e0 anche la messa domenicale, alle ore 15.30 nell’oratorio del Serafico. A seguire, animazione teatrale offerta dai volontari dell’Istituto. Per informazioni, tel. 075 812411.<\/p>\n L’Istituto Serafico di Assisi \u00e8 un centro specializzato nella riabilitazione, educazione e inserimento sociale di bambini, ragazzi e giovani adulti con gravi disabilit\u00e0 fisiche e mentali. Ente ecclesiastico senza scopo di lucro, l’Istituto si rivolge in particolare a persone con deficit visivo di varia gravit\u00e0, offrendo residenzialit\u00e0 a tempo pieno o parziale e funzioni ambulatoriali. Aiutare ragazzi con handicap visivo e uditivo, cercare di dar loro un futuro nella societ\u00e0 e far apprendere loro mestieri produttivi, era l’obiettivo originario del beato padre Lodovico da Casoria, che fond\u00f2 l’ente nel 1871. L’Istituto crebbe agli inizi del ‘900 grazie a padre Giovanni Principe, un frate bigio che ne rinnov\u00f2 ed ampli\u00f2 la struttura, aprendola anche a ragazzi con ritardo mentale ed handicap plurimi. Dal 1975, con un ulteriore perfezionamento, il Serafico \u00e8 centro pilota in Italia per sperimentazione metodologica, scientifica e organizzativa nel campo dell’handicap grave. Attualmente l’Istituto si prende cura di 165 bambini, ognuno dei quali segue un programma riabilitativo personalizzato, stabilito in precedenza da un’\u00e9quipe tecnica. Alcuni di essi, i pi\u00f9 autonomi, frequentano anche la scuola e vivono in case famiglia. Invece per le realt\u00e0 pi\u00f9 gravi “bisogna sviluppare le abilit\u00e0 residue, molti di questi ragazzi non riescono neppure ad esprimere i bisogni elementari, come la fame o la sete – spiega Giocondo Leonardi<\/strong>, direttore amministrativo dell’Istituto. – Il Serafico cerca di dare una mano alle famiglie, per far sviluppare agli ospiti anche queste minime capacit\u00e0”.<\/p>\n A questo scopo l’ente si \u00e8 dotato di laboratori artistici, piscina coperta, maneggio all’aperto percorsi all’aperto, in un parco attrezzato, la “pallestra”, una struttura dove i ragazzi possono divertirsi con giochi semplici, come le palline colorate. La vita quotidiana degli ospiti, supportata da tutte queste strutture, si svolge comunque come in una normale famiglia; sono divisi in sei “gruppi di vita”, e le attivit\u00e0 differenziate secondo la disabilit\u00e0. La maggior parte dei ragazzi \u00e8 ospitata nel Serafico per cicli di tre o sei mesi. Alcuni, invece, sono stati abbandonati dalle loro famiglie e l’Istituto si occupa interamente di loro.<\/p>\n Per riuscire in ogni fase della riabilitazione, nel Serafico operano molte figure professionali, dall’\u00e9quipe che formula la diagnosi clinica di ogni ragazzo e sovrintende alle attivit\u00e0 educative e riabilitative, al team riabilitativo con logopedisti e musicoterapisti, agli educatori, agli infermieri, fino agli assistenti sociali e ai volontari. A tutti \u00e8 assicurato un continuo aggiornamento sulle modalit\u00e0 di recupero degli handicap. Infine, le famiglie di origine. Molte di esse “soffrono in silenzio e portano un grave peso”, come ha affermato Gino Brunozzi, presidente dell’Istituto, il 15 maggio durante la presentazione della “Festa in amicizia”. Ad esse \u00e8 dedicato un servizio di counselling, ovvero di consulenza esterna.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" “I sensi… in amicizia”. \u00c8 basata sulla sensorialit\u00e0 la “Festa in amicizia” dell’Istituto Serafico di Assisi, che si svolger\u00e0 nella sua sede dal 23 al 31 maggio. “Grazie al progresso della scienza si \u00e8 allungata la vita media, cos\u00ec anche quella dei disabili gravi – spiega Fiammetta Marchionni, neuropsichiatra del Serafico “ed \u00e8 importante conoscerli. 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