{"id":74886,"date":"2024-02-12T12:59:43","date_gmt":"2024-02-12T10:59:43","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=74886"},"modified":"2024-02-12T13:00:11","modified_gmt":"2024-02-12T11:00:11","slug":"san-valentino-solenne-pontificale-presieduto-dal-vescovo-soddu","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/san-valentino-solenne-pontificale-presieduto-dal-vescovo-soddu\/","title":{"rendered":"San Valentino, solenne pontificale presieduto dal vescovo Soddu"},"content":{"rendered":"
In una cattedrale gremita di fedeli \u00e8 stata celebrata domenica 11 febbraio la festa diocesana di San Valentino<\/a>, con il solenne pontificale presieduto dal vescovo Francesco Antonio Soddu di Terni- Narni-Amelia<\/a> , nella giornata mondiale del Malato, concelebrata da monsignor Salvatore Ferdinandi, vicario generale della Diocesi, padre Angelo Gatto direttore dell\u2019ufficio pastorale della salute, padre Johnson Perumittath parroco di San Valentino, i vicari foranei ed episcopali, il clero diocesano. Alla celebrazione hanno partecipato il \u00a0prefetto di Terni Giovanni Bruno, il presidente delle Regione Umbria Donatella Tesei, il vice sindaco di Terni Riccardo Corridore, il vice presidente della Provincia di Terni Gianni Daniele, il questore Bruno Failla, la consigliera regionale Eleonora Pace, le autorit\u00e0 militari regionali e provinciali, i sindaci dei Comuni del comprensorio diocesano, i cavalieri e dame dell\u2019Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, i rappresentanti delle associazioni e movimenti della Diocesi, alcuni malati accompagnati dai volontari dell\u2019Unitalsi, i rappresentanti del mondo del lavoro, della scuola.<\/p>\n La parte musicale della celebrazione \u00e8 stata curata dal Coro Diocesano diretto da don Sergio Rossini e da un gruppo strumentale del liceo musicale ‘F.Angeloni’ di Terni.<\/p>\n Durante il pontificale vice sindaco Corridore ha acceso la lampada votiva e pronunciato l\u2019atto di affidamento della citt\u00e0 al Santo Patrono, segno di devozione e della disponibilit\u00e0 degli amministratori pubblici ad essere attenti ai bisogni della comunit\u00e0 e a promuovere con onest\u00e0 e saggezza ci\u00f2 che giova al bene comune.<\/p>\n La festa del patrono della citt\u00e0 di Terni, san Valentino \u00e8 per la comunit\u00e0 cittadina un\u2019occasione per riflettere sull\u2019identit\u00e0 della citt\u00e0 alla luce della testimonianza di san Valentino che ha plasmato cristianamente la citt\u00e0 di Terni durante il suo lungo ministero episcopale, come maestro, padre dei poveri e dei giovani innamorati, di custode dell\u2019amore.<\/p>\n Terminato il pontificale, la processione cittadina ha accompagnato l\u2019urna del santo per il rientro nella basilica di San Valentino, lungo le vie della citt\u00e0, passando davanti al palazzo Comunale, la chiesa\u00a0del Sacro Cuore a citt\u00e0 Giardino e quella di Santa Maria del Carmelo, fino al colle dove si trova la chiesa che custodisce le reliquie e la memoria del Santo.<\/p>\n La processione \u00e8 stata accompagnata dai gonfaloni del Comune, Regione e Provincia e da quelli delle confraternite, insieme ai rappresentanti di movimenti e associazioni diocesane, dalle istituzioni civili e militari presenti alla celebrazione del pontificale, dai figuranti in abiti storici. Sul sagrato c\u2019\u00e8 stato la preghiera del presidente dell\u2019Azione Cattolica diocesana Rita Pileri: \u00ab\u00a0E tu, Valentino, intercedi per noi, e per tutta l’umanit\u00e0. Per tutte le volte in cui ci siamo voltati dall’altra parte, per tutte le volte in cui non abbiamo saputo difendere i pi\u00f9 deboli, per tutte le volte in cui non abbiamo saputo amare anche se credevamo di saperlo fare. Per tutte le volte in cui abbiamo offeso, ferito, tradito, violato, ucciso. Spinti dal tuo esempio sappiamo essere capaci di usare parole garbate nello spazio privato e soprattutto nello spazio pubblico, parole di misericordia e di giustizia, che non offendono o denigrano. Con il tuo aiuto vorremmo che la nostra citt\u00e0 sia luogo di dialogo sereno e costruttivo, del rispetto delle persone, delle regole e delle istituzioni, una citt\u00e0 capace di discernere il presente per progettare un futuro in cui tutti si sentano accolti\u00bb.<\/p>\n La benedizione del vescovo Soddu ha concluso la liturgia che ha solennemente celebrato in citt\u00e0 il patrono di Terni San valentino. L\u2019urna \u00e8 stata quindi riposta all\u2019interno della basilica alla venerazione dei fedeli.<\/u><\/b><\/p>\n Carissimi fratelli e sorelle,<\/p>\n mentre celebriamo con la Chiesa universale la VI domenica del tempo Ordinario ed anche la 32 giornata mondiale del malato, la nostra chiesa diocesana unisce a queste circostanze i festeggiamenti in onore del proprio Patrono, san Valentino.<\/p>\n In questa felice convergenza di eventi, la Parola di Dio \u00e8 tutta concentrata sulla malattia e in particolare sulla lebbra.<\/p>\n Nella storia del popolo di Israele, lo abbiamo sentito nella prima lettura, chi contraeva tale malattia, per legge doveva essere bandito dalla comunit\u00e0, tenuto lontano, molto distante e vivere in solitudine una vera e propria situazione di emarginazione, di scarto. L\u2019unica possibilit\u00e0 di vicinanza con le persone che poteva essergli consentita era quella con i propri simili, ossia con gli altri lebbrosi.<\/p>\n In questa domenica abbiamo davanti a noi la figura di san Valentino, il quale ha saputo cogliere nella propria esperienza di vita la parola di Dio fatta carne e nella propria carne, nella sua persona, l\u2019ha resa evidente in ogni tratto: dall\u2019essere vescovo, pastore premuroso del gregge di questa chiesa di Terni, alla delicata vicinanza verso i malati nel corpo e nello spirito, compiendo e rendendo vivi e veri quei gesti che Ges\u00f9 aveva consegnato agli apostoli con le parole: \u201cGuarite i malati, mondate i lebbrosi…\u201d.<\/p>\n In questa occasione celebrando pure la 32 giornata mondiale del malato, Papa Francesco ha consegnato al mondo un messaggio dal titolo, tratto dalle parole del libro della Genesi: \u201cNon \u00e8 bene che l\u2019uomo sia solo\u201d, esortando tutti a curare il malato avendo cura delle relazioni. mette in risalto un aspetto che in filigrana ci riguarda tutti, infermi o sani che siamo, ed \u00e8 dato dalla malattia che affligge la societ\u00e0 attuale e dunque anche la nostra citt\u00e0 e il nostro territorio, ossia la povert\u00e0 delle relazioni. Anche le relazioni non sane, malate, che minano la nostra salute a qualsiasi livello di rapporto, dall\u2019interpersonale al familiare al sociale.<\/p>\n Il nostro san Valentino, cos\u00ec attento a ogni tipo di buona relazione \u00e8 per noi esempio affinch\u00e9 sentiamo vibrante e vero quanto solo l\u2019amore mette in atto a favore delle buone relazioni tra le persone, ossia quelle che mirano alla comunione e non alla divisione o disgregazione; quelle che mirano alla edificazione e non alla distruzione; quelle che cercano di costruire ponti e non di innalzare muri.<\/p>\n Quest\u2019anno, collegato e ispirato al cammino sinodale e al programma pastorale diocesano, per le manifestazioni valentiniane abbiamo scelto lo slogan \u201cCamminiamo insieme\u201d dando cos\u00ec ulteriore risalto a quanto ancora papa Francesco scrive nel messaggio per questa giornata: \u201cIn questo cambiamento d\u2019epoca che viviamo, specialmente noi cristiani siamo chiamati ad adottare lo sguardo compassionevole di Ges\u00f9\u2026. E cos\u00ec cooperiamo a contrastare la cultura dell\u2019individualismo, dell\u2019indifferenza, dello scarto e a far crescere la cultura della tenerezza e della compassione<\/i>\u201d.<\/p>\n San Valentino illumini col suo esempio la nostra citt\u00e0, il nostro territorio, la nostra Diocesi, a partire dalla famiglia, spesso anche disastrata, malata o corrosa dalla lebbra delle molteplici criticit\u00e0, ad avvicinarsi a colui che solo pu\u00f2 col suo tocco compassionevole e pieno di amore guarire ogni tipo di male e di malattia. Se questo non avviene sar\u00e0 segno evidente che la guarigione non si desidera affatto.<\/p>\n Carissimo san Valentino, nostro Patrono, concedi alle nostre menti, ai nostri cuori la luce necessaria e alle nostre volont\u00e0 la forza per avvicinarci a Ges\u00f9 medico delle anime e dei corpi.<\/p>\n Qualora ti dovessi accorgere che questo \u00e8 ancora troppo lontano dai nostri desideri, conduci e guida gli eventi; tessi tu le trame delle diverse vicende, affinch\u00e9 i nostri sentieri possano imbattersi e convergere verso l\u2019unica strada della vita, nel Signore Ges\u00f9, via verit\u00e0 e vita.<\/p>\n Amato san Valentino, guida e illumina con il tuo sguardo di pastore mite e forte coloro che sono preposti alla guida della societ\u00e0, affinch\u00e9 antepongano sempre il bene comune a ogni visione di parte. Mostrati esempio di vita<\/p>\n . a tutti coloro che con fatica sognano la costruzione di una famiglia,<\/p>\n . a tutti coloro che ricercano la felicit\u00e0 attraverso la giusta realizzazione personale,<\/p>\n . agli adolescenti e giovani perch\u00e9 sappiano usare sapientemente il tempo e le buone occasioni della vita.<\/p>\n . a quanti soffrono nel corpo e nello spirito e faticano nel condurre una vita dignitosa, affinch\u00e9 attraverso la cura delle nostre relazioni possano sentire il calore della mano del Signore che salva.<\/p>\n Amato patrono san Valentino, facendomi interprete dei sentimenti del gregge a me affidato, cos\u00ec come lo fu per te, affido all\u2019intercessione di Maria santissima questi desideri, perch\u00e9 dalle sue mani possano ritornare a noi colmi della benedizione della Santissima Trinit\u00e0\u201d.<\/u><\/b><\/p>\n \u00a0<\/u><\/b><\/p>\n \u00a0<\/u><\/b><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" In una cattedrale gremita di fedeli \u00e8 stata celebrata domenica 11 febbraio la festa diocesana di San Valentino, con il solenne pontificale presieduto dal vescovo Francesco Antonio Soddu di Terni- Narni-Amelia , nella giornata mondiale del Malato, concelebrata da monsignor Salvatore Ferdinandi, vicario generale della Diocesi, padre Angelo Gatto direttore dell\u2019ufficio pastorale della salute, padre […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":74887,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[24],"tags":[2760,6790,7185],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/74886"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=74886"}],"version-history":[{"count":2,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/74886\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":74889,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/74886\/revisions\/74889"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/74887"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=74886"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=74886"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=74886"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}L’OMELIA DEL VESCOVO<\/h2>\n