{"id":7349,"date":"2009-02-27T00:00:00","date_gmt":"2009-02-27T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=7349"},"modified":"2009-02-27T00:00:00","modified_gmt":"2009-02-27T00:00:00","slug":"per-rilanciare-i-giovani","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/per-rilanciare-i-giovani\/","title":{"rendered":"Per rilanciare i giovani"},"content":{"rendered":"
Con la conferenza di Paola Bignardi al Gazzoli si \u00e8 conclusa la ‘trilogia’ dedicata, nell’ambito della festa dei giovani, alla loro presenza nella Chiesa e nella societ\u00e0 ed all’attenzione loro dovuta per la loro preparazione e maturit\u00e0 al fine, come detto dal Vescovo nell’omelia di san Valentino, di un ricambio generazionale alla guida dei gangli vitali della citt\u00e0. Si \u00e8 cominciato con il seminario di due giorni dedicato ai fidanzati per prepararli al matrimonio; si \u00e8 proseguito con il seminario di mezza giornata sulla scuola, luogo di formazione primaria per una maturit\u00e0 culturale e sociale, che si \u00e8 chiuso con la relazione dedicata all’educazione oggi. Paola Bignardi \u00e8 una vera esperta in materia in quanto \u00e8 la direttrice della rivista Scuola italiana moderna edita a Brescia, e gi\u00e0 presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana. La sua relazione, lucidissima e seguita da un’interessata discussione, si \u00e8 snodata in tre parti. La prima parte \u00e8 stata dedicata alla diagnosi di come sia cambiata la societ\u00e0 in relazione alle modalit\u00e0 educative. Oggi \u00e8 difficile educare pi\u00f9 di ieri, senza per\u00f2 definire questa difficolt\u00e0 come un’emergenza tanto da generare allarme e, forse, scoramento. La verit\u00e0 \u00e8 che l’educazione \u00e8 sempre un’emergenza, da intendersi come necessit\u00e0 di far emergere l’impegno educativo sempre come primario rispetto a tutti gli altri per una buona socialit\u00e0: l’educazione \u00e8 la base per la formazione dei cittadini. Nella seconda parte sono state elencate le difficolt\u00e0 per cui pi\u00f9 di ieri \u00e8 difficile educare, dato che non c’\u00e8 pi\u00f9 una trasmissione quasi naturale di concetti e valori da una generazione all’altra. Oggi non ci sono pi\u00f9 solo famiglia, scuola e Chiesa come agenzie educative, ma ve ne sono infinite altre. Difficolt\u00e0 della comunicazione sia di linguaggio che di contenuto, poco tempo per il dialogo fra le persone, crisi di un progetto di vita degli adulti, crisi del valore che si d\u00e0 ad ogni persona sono alcune delle difficolt\u00e0, forse pi\u00f9 nel mondo degli adulti che in quello dei giovani. Nella terza parte sono state elencate le linee di un progetto educativo oggi possibile: riscoperta dei valore della coscienza o dell’interiorit\u00e0, della libert\u00e0 necessaria a realizzarsi come persona e della capacit\u00e0 critica di ciascuno. Infine la riscoperta della conoscenza di se stessi, l’attenzione e la valorizzazione – come espressioni autentiche di ciascuno – delle affettivit\u00e0 e delle emozioni, la chiamata a responsabilit\u00e0 per una socialit\u00e0 vera e l’attenzione, al di l\u00e0 di ogni problematica religiosa, alla trascendenza,come domanda di senso per ogni persona. \u00c8 necessaria comunque un’alleanza educativa fra persone, enti ed istituzioni, al servizio dei giovani. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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