{"id":7329,"date":"2009-02-20T00:00:00","date_gmt":"2009-02-19T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=7329"},"modified":"2015-07-15T15:26:15","modified_gmt":"2015-07-15T13:26:15","slug":"un-porporato-e-il-suo-passato-che-non-passa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/un-porporato-e-il-suo-passato-che-non-passa\/","title":{"rendered":"Un porporato e il suo “passato che non passa”"},"content":{"rendered":"
La famiglia, come soggetto da sostenere da parte della societ\u00e0 civile e della Chiesa, ha trovato diritto di cittadinanza in occasione della consegna del premio ‘Bandiera Gubbio 2008’ al card. Ennio Antonelli, gi\u00e0 vescovo dal 1982 all’88. Non poteva essere altrimenti, sia perch\u00e9 il porporato umbro \u00e8 presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, sia perch\u00e9, in fondo, anche il gruppo Sbandieratori, che ha istituito il prestigioso riconoscimento insieme al Comune di Gubbio, pu\u00f2 essere considerata una famiglia che ha trovato collante nella tradizione e nella cultura della propria terra. Valori con i quali da quasi quarant’anni si alimenta, ed ai quali attinge ispirazione e stimoli per numeri e figure che il fruscio suggestivo delle bandiere squaderna da anni (fino ad oggi le manifestazioni sono state 1.588 di cui 817 a Gubbio, 251 in Umbria, 376 in Italia e 144 all’estero); pagine di storia e di costume nelle piazze del mondo tra applausi e consensi. La cerimonia, svoltasi in una sala trecentesca gremita di autorit\u00e0 e cittadini, \u00e8 stata introdotta dai saluti del prof. Giuseppe Sebastiani, presidente e guida preziosa del gruppo Sbandieratori (ruolo riconosciuto e sottolineato con l’attribuzione del premio Gabriele Bettelli, istituito dai genitori Mario e Lina in memoria del figlio bandierante deceduto prematuramente) e del sindaco Orfeo Goracci. Sebastiani, oltre ai ringraziamenti ed alla soddisfazione per le tante presenze, ha ricordato che le ‘bandiere esprimono non tanto un gesto tecnico, quanto un vero e proprio progetto’. Mentre il sindaco Goracci ha espresso la soddisfazione della citt\u00e0 per il ritorno del card. Antonelli, cittadino onorario e ‘figura di riferimento importante per la comunit\u00e0 religiosa e laica’. La presentazione del premiato, precisa e densa di affetto, \u00e8 stata dell’emerito mons. Pietro Bottaccioli. Da parte sua il card. Antonelli, prima di ricevere un riconoscimento ‘che mi onora e rallegra’, ha riconfermato il suo attaccamento a Gubbio ed ai suoi abitanti, ‘un passato che non passa’. Ha ricordato che in tutti i suoi spostamenti \u00e8 stato seguito da una scultura di Giuseppe Calzuola che sintetizza storia, valori umani e cristiani della terra di sant’Ubaldo: palazzo dei Consoli e Campanone dominati dal volto del Patrono cui guardano gli occhi della folla. Quindi la consegna del premio Bandiera e della motivazione da parte del sindaco Goracci e del presidente Sebastiani, mentre il quintetto ‘Ars Musica’ sottolineava il tutto con suggestivi brani di musica classica. Ancora una bella pagina di un progetto di grande vitalit\u00e0.Giampiero Bedini’Stato e Chiesa diano attenzione alla famiglia’ Al termine della cerimonia, grazie anche alla sua straordinaria affabilit\u00e0 e disponibilit\u00e0, al card. Ennio Antonelli sono state chieste alcune riflessioni riferite all’esperienza che sta portando avanti quale presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, un compito di particolare importanza, riferito com’\u00e8 ad un organismo fondamentale che sconta troppo spesso tensioni, sottovalutazioni e spesso disinteresse. Nella sua nuova responsabilit\u00e0, tra l’altro, ha partecipato al recente VI Incontro mondiale delle famiglie svoltosi a Citt\u00e0 del Messico (14-18 gennaio) sul tema: ‘La famiglia, educatrice dei valori umani e cristiani’. ‘\u00c8 stata un’esperienza molto interessante ‘ ha dichiarato il Cardinale ‘ alla quale hanno partecipato 21 cardinali, 180 vescovi, 99 delegazioni di altrettanti paesi e mediamente 12.000 persone al giorno, interi nuclei familiari’. In tale circostanza \u00e8 stata affrontata e ripensata la sua missione educativa, inquadrata nelle prospettive pastorali, politiche e sociologiche. \u00c8 stata messa in evidenza la famiglia come soggetto della societ\u00e0 civile, bisognosa di cure e di attenzioni, ma anche risorsa che si porta dietro e garantisce una quantit\u00e0 di benefici. A lei debbono guardare con la stessa attenzione e tensione sia lo Stato che la Chiesa. Da qui la necessit\u00e0 di una politica attenta alle attese della famiglia ed al modo pi\u00f9 efficace per garantirle risposte adeguate, con un percorso che coinvolga le associazioni rappresentative delle famiglie stesse. ‘Se sostenuta ‘ ha sottolineato Antonelli ‘ pu\u00f2 dare molto; la sua salute \u00e8 una risorsa che pu\u00f2 concorrere a risolvere la crisi demografica, dove c’\u00e8, oltre che ad una migliore educazione dei figli’. La stessa attenzione va messa in atto da parte della Chiesa con una pastorale per e con la famiglia, sempre pi\u00f9 ‘insostituibile per una efficace azione di evangelizzazione. La famiglia \u00e8 Vangelo vivo, un esempio concreto del modo di rapportarsi’. Il Cardinale ha fatto riferimento ad una catechesi in quattro tempi che coinvolga, in successione, ‘parroci, catechisti, genitori’, ‘catechisti, genitori’, ‘figli, catechisti’, ‘figli, catechisti, genitori, parroci’.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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