{"id":7270,"date":"2009-01-30T00:00:00","date_gmt":"2009-01-30T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=7270"},"modified":"2021-12-02T19:00:32","modified_gmt":"2021-12-02T17:00:32","slug":"ce-ancora-molto-da-evangelizzare","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/ce-ancora-molto-da-evangelizzare\/","title":{"rendered":"‘C’\u00e8 ancora molto da evangelizzare’"},"content":{"rendered":"
\u00c8 stata probabilmente l’ultima festa di san Costanzo celebrata da mons. Giuseppe Chiaretti come vescovo di Perugia, prima della ‘pensione’. E le sue parole, all’omelia in cattedrale la sera del 29 gennaio, avevano un po’ il sapore di un bilancio. Guardando in faccia la realt\u00e0. ‘La festa del Santo patrono – ha infatti esordito mons. Chiaretti – ci trova quest’anno un po’ stanchi per i tanti problemi che vanno affacciandosi: da quelli delle maxitruffe finanziarie e della crisi della economia reale, con la conseguente chiusura delle aziende, la disoccupazione, l’impoverimento delle famiglie, a quelli mondiali… Ora paghiamo la cambiale dei tanti ribellismi velleitari, allora strombazzati in nome della libert\u00e0 assoluta’. Proprio qui per\u00f2 si \u00e8 innestato un segnale positivo: ‘Grazie a Dio, si sta notando un’inversione di tendenza: c’\u00e8 infatti un allarme sociale pi\u00f9 diffuso, e questa presa di coscienza \u00e8 un bene: cresce la consapevolezza e il senso di responsabilit\u00e0 della gente’. La diocesi ha recentemente contribuito al cammino della citt\u00e0 con il proprio Sinodo, ‘nel quale ha preso coscienza – prosegue il Vescovo – della necessit\u00e0 di tornare ad evangelizzare sistematicamente il territorio per un nuovo approccio con la fede, pi\u00f9 motivato, pi\u00f9 adulto, pi\u00f9 aperto alla carit\u00e0 e al volontariato’. In modo speciale, ‘ai laici \u00e8 richiesto di essere parte attiva in questo processo, facendo particolare attenzione ai due ambiti prioritari della famiglia e dei giovani, ed anche a un impegno pi\u00f9 coraggioso nell’ambito della cittadinanza… Ci aiuti in questo cammino di rinnovamento il nostro Patrono, cui dobbiamo la prima evangelizzazione del nostro territorio e il nostro radicamento nella fede cristiana, che \u00e8 per tutti noi consolazione e speranza, ma anche impegno e coraggio’. La festa si era aperta, la sera della vigilia, con la suggestiva e coinvolgente processione della ‘luminaria’ per le vie della citt\u00e0, ripristinata pi\u00f9 di dieci anni fa dall’arcivescovo di concerto con l’Amministrazione comunale. Popolo di Dio e autorit\u00e0 civili e religiose si sono ritrovati nel chiostro dell’abbazia di San Pietro, per poi giungere in processione nella basilica di San Costanzo. In questa chiesa, dove sono custodite le reliquie del patrono, da pochi mesi riaperta al culto dopo un accurato restauro, sono stati celebrati i primi vespri solenni presieduti da mons. Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno. I festeggiamenti in onore di san Costanzo sono proseguiti gioved\u00ec 29 nella basilica a lui dedicata con la celebrazione eucaristica (ore 11) presieduta da mons. Mario Ceccobelli, vescovo di Gubbio, e la preghiera dei secondi vespri (ore 16.30); si \u00e8 concluso con la solenne concelebrazione (ore 18) nella cattedrale di San Lorenzo presieduta da mons. Chiaretti insieme ai vescovi della metropolia e a tutti i sacerdoti diocesani. Ad animare la celebrazione erano 150 coristi in rappresentanza di 30 corali parrocchiali, diretti dal maestro mons. Francesco Spingola.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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