{"id":7242,"date":"2009-01-23T00:00:00","date_gmt":"2009-01-22T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=7242"},"modified":"2015-09-21T09:48:04","modified_gmt":"2015-09-21T07:48:04","slug":"giornalista-professione-in-crisi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/giornalista-professione-in-crisi\/","title":{"rendered":"Giornalista. Professione in crisi?"},"content":{"rendered":"

E’ un dato assodato. Quella dei giornalisti \u00e8 una categoria che negli anni ha perso molta della sua credibilit\u00e0 eppure quello del giornalista resta un lavoro capace di attrarre ancora molti giovani. Ne sono una testimonianza le aule affollate delle facolt\u00e0 di giornalismo e di scienza della comunicazione, e i molti giovani che si offrono alle redazioni dei giornali nella speranza, troppo spesso delusa, di poter un giorno entrare in redazione, magari per diventare l”inviato speciale’. Sogni e aspirazioni che si scontrano con la realt\u00e0. Anche in Umbria, che pure non \u00e8 avara di giornali, tv, radio, uffici stampa ed ora anche siti web. Il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, Dante Ciliani, sintetizza la situazione parlando di una ‘realt\u00e0 delicata, esile e povera’ dove i numeri delle realt\u00e0 editoriali si scontrano con un basso indice di lettura e conseguenti bassi livelli di vendita di copie che si aggiunge a un mercato pubblicitario insufficiente. In questa ‘piccola’ realt\u00e0, qual \u00e8 l’Umbria, ‘con difficolt\u00e0 si riesce a far quadrare i bilanci’. Il risultato \u00e8 che in questo settore c’\u00e8 un alto numero di precari: dai disoccupati (licenziati dalle redazioni in cui lavoravano), agli inoccupati (spesso pubblicisti, ma non solo, che lavorano come ‘free lance’. il ‘libero professionista’ che quando non serve non lavora). Una situazione che si ripercuote sulla qualit\u00e0 dell’informazione, bene prezioso in una societ\u00e0 democratica, ma non sufficientemente tutelato. ‘Si vedono sempre pi\u00f9 giornalisti professionisti o giovani precari occupati nel lavoro di ‘desk’ e di ‘cucina’ in redazione, e sempre meno sul campo, il che porta – spiega Ciliani -a fare giornali molto meno agili, pi\u00f9 superficiali, pi\u00f9 omologati per effetto del ‘copia incolla’ di agenzie e comunicati, sempre pi\u00f9 influenzati dai tempi e dallo stile dell’informazione televisiva’. Di fronte a evidenti mancanze il lettore si chiede se non sia possibile intervenire e chiama spesso in causa l’Ordine dei giornalisti che non garantirebbe la professionalit\u00e0 dei suoi iscritti. ‘Il giornalista ha un solo patrimonio: la credibilit\u00e0’ afferma Ciliani, che aggiunge ‘possiamo arginarne il declino solo con la professionalit\u00e0’. L’Ordine dei giornalisti, ammette Ciliani, ‘cos\u00ec com’\u00e8 \u00e8 arretrato’ con regole per l’accesso alla professione ‘stabilite con una legge del 1963, quando c’erano solo grandi giornali con grandi redazioni’, che di fatto prevede ‘una iscrizione all’ordine automatica richiedendo solo la presentazione di articoli e con la dichiarazione del direttore del giornale’. Nessuna discrezionalit\u00e0 all’Ordine ‘per valutare la preparazione del candidato’ commenta il Presidente. Dunque impossibile sperare in un miglioramento? ‘Stiamo facendo il possibile’ risponde. E il possibile \u00e8 la presentazione in Parlamento di una proposta di legge di riforma dell’Ordine e, nelle sedi regionali dell’Ordine, l’istituzione di un corso di formazione sui fondamenti della professione e sulle carte deontologiche (un programma che ricalca quello che l’Ordine nazionale organizza per i professionisti) obbligatorio anche per gli aspiranti pubblicisti. ‘Siamo stati i primi a farlo, avevamo previsto 20 persone, se ne sono iscritte 40, segno che c’\u00e8 la voglia di sapere e conoscere le regole della professione’. Regole che l’ordine cerca di far rispettare, e prima ancora conoscere, ‘anche con il ‘lavoro oscuro’ delle procedure disciplinari, una decina nell’ultimo anno, poche unit\u00e0 conclusesi con sanzioni. In tutti i casi l’Ordine ha aperto un dialogo che, \u00e8 l’auspicio, possa servire a far crescere l’attenzione sulle regole.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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