{"id":71822,"date":"2023-06-01T18:11:11","date_gmt":"2023-06-01T16:11:11","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=71822"},"modified":"2023-06-01T18:14:28","modified_gmt":"2023-06-01T16:14:28","slug":"emilia-romagna-i-volti-emersi-dallalluvione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/emilia-romagna-i-volti-emersi-dallalluvione\/","title":{"rendered":"Emilia Romagna. I volti emersi dall\u2019alluvione"},"content":{"rendered":"
di settimanali diocesani Romagna<\/strong><\/p>\n Stime in questi giorni ne sono state fatte tante: \u201cOltre 7 miliardi di danni\u201d, 400 milioni di chili di grano da buttare, 5.000 aziende agricole colpite, 50 mila lavoratori a rischio. E la conta pu\u00f2 solo aumentare. Di certo, finora, c\u2019\u00e8 la morte di 16 persone: il bilancio pi\u00f9 grave di tutti.<\/span><\/p>\n L\u2019alluvione che ha colpito l\u2019Emilia Romagna \u00e8 stato un<\/span> tornado dal quale questo territorio ricco e generoso faticher\u00e0 a rialzarsi. Il vento del cambiamento climatico ha soffiato cos\u00ec forte, stavolta, che tutti se ne sono accorti. Un\u2019onda che lascer\u00e0 il segno. Come provano le tante istituzioni che in questi giorni sono state qui, accanto a questa gente laboriosa, per dare vicinanza e sostegno nella tragedia.<\/span><\/p>\n Da dove ripartire? Cosa fa la differenza in questi casi? Certo, \u201csiamo romagnoli\u201d, dice qualcuno: gente abituata a rimboccarsi le maniche e non piangersi addosso. Gente che ha strappato la terra nella quale vive alla forza dell\u2019acqua. Gente con il sorriso, anche quando le difficolt\u00e0 sembrano avere la meglio. La gente del \u201cper\u00f2\u201d, come ha con efficacia fotografato Paolo Cevoli in uno dei video che girano sul web sul postalluvione: \u201cAbbiamo avuto un metro e mezzo d\u2019acqua\u201d, gli dice il notaio Castellani a Faenza, \u201cma stiamo lavorando alacremente\u201d. \u201cCumuli di macerie dappertutto qui\u201d, nota Cevoli camminando in centro citt\u00e0. \u201cMa li hanno tolti quasi tutti\u201d, gli rispondono. \u201cTutto da buttare qui\u201d, gli dicono. \u201cMa siamo qui. Per\u00f2 quanta gente c\u2019\u00e8 ad aiutarci. E non la conosciamo nemmeno\u201d. \u201cAbbiamo perso 10 galline, per\u00f2 ce n\u2019\u00e8 rimasta una\u201d.<\/span><\/p>\n Contabilit\u00e0 strana, che a volte richiama quella di alcune parabole. Di un Dio che lascia le 99 pecore per una sola che si perde. Della donna che spazza la casa per una sola moneta persa. E infatti i conti non tornano: milioni persi, economia che subir\u00e0 pesanti contraccolpi, disagi, con un\u2019infinit\u00e0 di frane in collina che hanno isolato paesi e valli e distrutto strade. <\/span>Danni materiali e insicurezza diffusa.<\/span> Perch\u00e9 perdere la casa significa perdere anche i ricordi, quei frammenti di vita e di storia personale che ci fanno sentire quella casa la nostra casa.<\/span><\/p>\n La presenza e il lavoro gratuito di persone giunte qui da tutt\u2019Italia a darci una mano rendono le difficolt\u00e0 un po\u2019 meno dure, anche se la fatica e il dolore rimangono. Pu\u00f2 apparire assurdo, ma \u00e8 cos\u00ec. Forse, a fare la differenza in questa tragedia, pu\u00f2 essere il \u201cvolto dell\u2019altro\u201d, come l\u2019ha definito Mauro Magatti su<\/span> Avvenire<\/em> del 27 maggio. Papa Francesco la chiama fraternit\u00e0, questo moto spontaneo che si \u00e8 innescato subito dopo il disastro. <\/span><\/p>\n L\u2019abbiamo sperimentata anche con il Covid, ma subito l\u2019abbiamo dimenticata. La vediamo nelle migliaia di ragazzi e di giovani che, pala in spalla e coperti di fango, camminano nei nostri centri storici alla ricerca di case da sgombrare, persone da aiutare, da sostenere e anche da abbracciare. Tra poco non li vedremo pi\u00f9. <\/span><\/p>\n Quest\u2019onda di emozione viene, passa e va. Come l\u2019acqua. Ma quell\u2019esperienza di solidariet\u00e0 nella sofferenza e nel bisogno rimane, in chi la vive e in chi la riceve.<\/span> Non ripagher\u00e0 di tutti i danni subiti, ma \u00e8 gi\u00e0 tanto. E ci fa compiere passi verso un futuro che immaginiamo diverso e meno drammatico. Pi\u00f9 amichevole e pi\u00f9 umano. Se imparassimo la lezione\u2026<\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" di settimanali diocesani Romagna Stime in questi giorni ne sono state fatte tante: \u201cOltre 7 miliardi di danni\u201d, 400 milioni di chili di grano da buttare, 5.000 aziende agricole colpite, 50 mila lavoratori a rischio. E la conta pu\u00f2 solo aumentare. 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Da dove ripartire<\/h2>\n
I conti non tornano<\/h2>\n
L’aiuto di tanti, la fraternit\u00e0 e la solidariet\u00e0<\/h2>\n
I tanti giovani in aiuto in Emilia Romagna<\/h2>\n
Un’emozione che passer\u00e0?<\/h2>\n