{"id":71780,"date":"2023-05-30T14:49:56","date_gmt":"2023-05-30T12:49:56","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=71780"},"modified":"2023-05-30T15:08:40","modified_gmt":"2023-05-30T13:08:40","slug":"bilancio-del-percorso-di-formazione-base-delle-caritas-diocesane","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/bilancio-del-percorso-di-formazione-base-delle-caritas-diocesane\/","title":{"rendered":"Bilancio del Percorso di formazione base delle Caritas diocesane"},"content":{"rendered":"

“Abbiamo vissuto, grazie alla collaborazione della Caritas diocesana di Perugia-Citt\u00e0 della Pieve<\/a>, la tappa esperienziale del Percorso di formazione base<\/a> per nuovi direttori e membri delle equipe delle Caritas diocesane<\/em>, dove i contenuti messi al centro di questo percorso, i partecipanti li hanno visti incarnati a Perugia in un\u2019esperienza concreta di una dimensione ecclesiale e di un contesto territoriale in cui opera la Caritas diocesana”.<\/p>\n

Lo sottolinea Francesca Levroni dell\u2019Ufficio formazione ed animazione di Caritas Italiana e referente del percorso, nel tracciare un bilancio<\/em>\u00a0di quest\u2019esperienza vissuta a Perugia la scorsa settimana, che ha visto la partecipazione di circa ottanta persone provenienti da diverse Caritas delle sedici Delegazioni regionali, oltre a una decina di membri dello staff dei formatori di Caritas Italiana e alcuni operatori della Caritas ospitante.<\/p>\n

Bagaglio di esperienze e creazione di pi\u00f9 relazioni<\/h2>\n

“Alla Caritas di Perugia -spiega Francesca Levroni- Caritas Italiana ha chiesto, in particolare, di raccontare i processi che hanno portato a determinate decisioni mettendo in risalto sia i suoi punti di forza che quelli di fatica e di fragilit\u00e0.<\/p>\n

Per i partecipanti \u00e8 stato, soprattutto, un modo di leggere una nuova esperienza, rileggere la propria e portarsi a casa un bagaglio composto da tante esperienze creando sempre di pi\u00f9 relazioni tra diverse Caritas.<\/p>\n

Un ringraziamento di cuore a questa Chiesa diocesana -conclude la referente di Caritas Italiana- che, attraverso la sua Caritas, ci ha accolto con gioia e per tutto quello che ci ha raccontato e per tutti i volti, le storie che abbiamo incontrato e che ci restano impresse nel cuore sia per il servizio che per la nostra vita”.<\/p>\n

Le opere segno del percorso di formazione<\/h2>\n

Diverse sono state le opere segno della Caritas di Perugia inserite nel percorso formativo. Dal Centro di Ascolto San Giuseppe<\/em> di Bosco all\u2019Emporio Don Gustavo<\/em> di Ponte Pattoli, dal Villaggio della Carit\u00e0<\/em> di Perugia con il Centro d\u2019Ascolto diocesano, il Consultorio Medico<\/em>, l\u2019Emporio Tabgha<\/em> e la Mensa Don Gualtiero<\/em>, alla Casa della Carit\u00e0<\/em> del Santuario della Madonna dei Bagni di Deruta, alla visita a tre opere nel centro storico perugino: il Ristoro Sociale San Lorenzo<\/em>, la Casa Sant\u2019Anna dei Servitori<\/em> e la Casa San Vincenzo<\/em>.<\/p>\n

Molto coinvolgenti sono stati gli incontri con i rappresentanti delle Istituzioni civili, dai sindaci di Perugia, Andrea Romizi, e di Deruta, Michele Toniaccini, presidente dell\u2019Anci Umbria, ai loro assessori alle Politiche sociali, Edi Cicchi e Manuela Taglia, e con l\u2019economista Pierluigi Grasselli dell\u2019Osservatorio diocesano sulle povert\u00e0.<\/p>\n

Non sono mancati gli incontri spirituali ed esperienziali a Casa Sacro Cuore<\/em>\u00a0con suor Roberta Vinerba, direttore dell\u2019Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi, don Simone Sorbaioli, vicario generale dell\u2019Archidiocesi, e padre Francesco Bonucci (Ofm), cappellano del Carcere di Perugia.<\/p>\n

Una ricchezza a sostegno dei fenomeni di povert\u00e0<\/h2>\n

Nel tracciare una sintesi dei commenti-impressioni<\/em> dei partecipanti alla formazione, emerge l\u2019importanza per i momenti di riflessione e spiritualit\u00e0 che hanno accompagnato anche le idee di progettualit\u00e0 e di condivisione nel conoscere e verificare le varie esperienze acquisite dalle diverse Caritas diocesane<\/em>.<\/p>\n

Inoltre, le Caritas convenute a Perugia sono rimaste colpite dalla differenziazione di interventi, con una ricognizione delle necessit\u00e0 molto ampia a livello del territorio, intercettando diverse fragilit\u00e0 e cercando di rispondere alle loro richieste in maniera coerente con la missione della Caritas. Significativa \u00e8 stata anche la conoscenza di progetti relativi al Welfare attuati grazie ad una intensa collaborazione con le Istituzioni civili.<\/em> Tutto questo \u00e8 stato definito una ricchezza a sostegno dei diversi fenomeni di povert\u00e0<\/em>.<\/p>\n

Il commento del direttore della Caritas ospitante la formazione base<\/h2>\n

“Questo percorso \u00e8 un momento fondamentale, bellissimo vissuto dalla nostra equipe un anno fa. \u00c8 stato di crescita, di incontro e viverlo oggi come Caritas ospitante \u00e8 un grande onore e una grande gioia”.<\/p>\n

\u00c8 il commento di don Marco Briziarelli, direttore della Caritas di Perugia, che aggiunge, pensando alle nostre aspettative quando abbiamo fatto il percorso, il desiderio di incontrare un\u2019altra Caritas era quello di conoscere un\u2019altra esperienza, perch\u00e9 tutti tendiamo ad assolutizzare la nostra<\/em>.<\/p>\n

“Invece quest\u2019incontro ci mette in una rete pi\u00f9 grande e spero che questo sia stato uno dei desideri che hanno animato i partecipanti vivendo quest\u2019esperienza, per mettersi in discussione e rivedere il proprio cammino di equipe. \u00c8 stato molto bello anche farsi leggere dalle Caritas ospitate -conclude don Marco- perch\u00e9 da ogni incontro nasce un bel confronto. Ci sono state restituite cose molto importanti, che cercheremo di rileggere e rivedere come equipe, un aspetto, questo, per noi preziosissimo”.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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