{"id":7146,"date":"2008-11-28T00:00:00","date_gmt":"2008-11-28T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=7146"},"modified":"2008-11-28T00:00:00","modified_gmt":"2008-11-28T00:00:00","slug":"famiglia-diventa-cio-che-sei","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/famiglia-diventa-cio-che-sei\/","title":{"rendered":"Famiglia, diventa ci\u00f2 che sei"},"content":{"rendered":"

‘Famiglia diventa ci\u00f2 che sei’: \u00e8 questo il tema della quarta lettera pastorale che il vescovo mons. Mario Ceccobelli ha prima illustrato agli organi di informazione e quindi consegnato, unitamente al progetto pastorale, a presbiteri, diaconi, religiosi, religiose, membri del Consiglio pastorale diocesano e delle consulte, operatori e fedeli, nel corso di una significativa cerimonia svoltasi presso la chiesa di San Giovanni. ‘Con questa quarta lettera – sottolinea il presule – vi invito a fare altri passi per dare un volto missionario alle comunit\u00e0 parrocchiali e a tutta la Chiesa diocesana. Con la prima ho cercato di indicare lo stile di vita che deve animare la Chiesa’; con la ‘seconda ho chiesto alle comunit\u00e0 parrocchiali di predisporre gli strumenti pi\u00f9 adatti, raccomandati dal Concilio Vaticano II per realizzare la pi\u00f9 ampia evangelizzazione. Lo scorso anno invitavo i fedeli a riscoprire l’identit\u00e0 cristiana’, mentre ‘quest’anno mi rivolgo in particolare alla famiglia e le chiedo di compiere un ulteriore passo in avanti, perch\u00e9 \u00e8 lei la cellula primaria della societ\u00e0 e la ‘Chiesa domestica”. Da qui ‘il titolo Famiglia, diventa ci\u00f2 che sei, espressione gi\u00e0 usata da papa Giovanni Paolo II nell’enciclica Familiaris consortio, prezioso documento sull’istituto familiare del 21 novembre 1981, che invito a leggere e a meditare’. La nuova pastorale, ed \u00e8 una novit\u00e0, propone ‘un ciclo triennale di riflessioni e di iniziative pastorali che si articoler\u00e0 in tre momenti connessi tra loro: Ascolto, Educazione, Testimonianza’. Il 2008-2009 sar\u00e0 dedicato al primo aspetto ed il Vescovo formula un pressante invito a recuperare una ‘capacit\u00e0 di ascolto’ anzitutto nei confronti di ‘Chi l’ha creata’, ma anche tra coniugi, tra genitori e figli per approfondire insieme l’esperienza della fede. Da qui il suggerimento che ‘in ogni casa si crei un piccolo spazio dove collocare in maniera dignitosa e solenne la Bibbia e dove la famiglia unita, o anche ogni singolo membro, possa riservare un tempo alla lettura e alla meditazione della Parola di Dio’. In questo contesto si inserisce il suggerimento alle comunit\u00e0 parrocchiali ‘di incrementare la lectio divina e di far sorgere il Gruppo liturgico per la lettura e la riflessione comune delle letture della liturgia domenicale’ che ‘pu\u00f2 anche diventare per i sacerdoti un ottimo aiuto per la preparazione dell’omelia’. Altra forma di ascolto, l’adorazione eucaristica. Consigliate ‘esperienze di silenzio’ presso monasteri, conventi, piccoli eremi per ‘ascoltare anche se stessi e la propria coscienza’. ‘Ascolto’ altres\u00ec alla Chiesa che parla attraverso ‘il ministero del suo capo, il Papa, dei vescovi, dei presbiteri e dei diaconi, preziosi collaboratori dei vescovi’; ascolto ed attenzione anche alla ‘voce del prossimo, in modo particolare dei poveri e degli emarginati. Dio ci parla anche attraverso di essi, anzi quasi si nasconde in loro’. Invito infine a riscoprire l’identit\u00e0 della famiglia cristiana, vera e propria ‘immagine e scuola di comunione’. La lettera si completa con il Progetto pastorale 2008-2011, un ‘aiuto per lavorare insieme con tutte le realt\u00e0 della diocesi’, che dettaglia iniziative, sussidi, collaborazioni. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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