{"id":71321,"date":"2023-05-03T18:33:15","date_gmt":"2023-05-03T16:33:15","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=71321"},"modified":"2023-05-03T18:46:23","modified_gmt":"2023-05-03T16:46:23","slug":"meno-fisco-piu-famiglia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/meno-fisco-piu-famiglia\/","title":{"rendered":"Meno fisco, pi\u00f9 famiglia"},"content":{"rendered":"
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di Nicola Salvagnin<\/strong><\/p>\n

La \u201cbomba\u201d \u00e8 stata sganciata qualche giorno fa, anche se come al solito rischia di essere \u201ca salve\u201d: il ministero dell\u2019Economia starebbe studiando una riforma del fisco tale da azzerare l\u2019Irpef (le tasse sul lavoro) per i genitori che hanno da due figli in su. In soldoni, si tratterebbe di un aiuto economico veramente consistente, almeno per chi non evade le tasse: vorrebbe dire diverse migliaia di euro (anche decine di migliaia in certi casi) che rimangono nel budget familiare.<\/span><\/p>\n

L\u2019obiettivo \u00e8 chiaro e dichiarato: promuovere la genitorialit\u00e0 oltrech\u00e9 sostenerla. Gli italiani non fanno pi\u00f9 figli, siamo scesi sotto quota 400mila, mentre i decessi hanno superato quota 700mila. La popolazione invecchia, diminuisce, \u00e8 sulla soglia di difficolt\u00e0 poi inaffrontabili: pochi giovani che devono mantenere un\u2019enorme casa di riposo. Bisogna fare qualcosa di serio e soprattutto di potente, visti i risultati nulli che le \u201cpolitiche familiari\u201d finora adottate (dai, facciamo finta che ci siano state politiche familiari e non mancette o poco pi\u00f9) hanno prodotto.<\/span><\/p>\n

In Francia o Germania si \u00e8 messo sul tavolo ben di pi\u00f9, e qualche risultato si \u00e8 visto. Orbene, il dibattito ora \u00e8 un altro, al di l\u00e0 del fatto che dalle parole si passi veramente ai fatti: meglio questo taglio deciso all\u2019Irpef?<\/span> Oppure, come sostengono altre voci anche in ambito <\/span>cattolico, meglio potenziare decisamente i servizi a favore della maternit\u00e0?<\/span><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n

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Stiamo parlando insomma di babysitter sovvenzionate, di asili nido, di materne, di tempi di lavoro armonizzati ai carichi familiari, di retribuzioni femminili pi\u00f9 \u201cpesanti\u201d (magari appunto con un alleggerimento dell\u2019Irpef)\u2026 In entrambi i casi, si privilegia il mondo femminile che lavora, laddove la non lavoratrice \u00e8 molto meno favorita.<\/span><\/p>\n

E i nostri vicini di casa, cosa hanno fatto? Entrambe le cose. Pi\u00f9 servizi, meno tasse da pagare. Perch\u00e9 la contrapposizione non ha senso e ignora la gravit\u00e0 della situazione: siamo il Paese con la peggiore demografia al mondo. E le conseguenze le stiamo gi\u00e0 subendo: spesa pensionistica da record, scuole che chiudono, giovani lavoratori che mancano\u2026 Se non mettiamo sul tavolo tutto quanto pu\u00f2 far invertire questa tendenza, la situazione pu\u00f2 solo peggiorare laddove ormai si sta affermando una cultura generalizzata di non natalit\u00e0.<\/span><\/p>\n

Fare figli non sta nell\u2019orizzonte dei giovani, ci si comincia a pensare (non troppo) dopo i trent\u2019anni, e se poi ci mettiamo matrimoni in rarefazione, carriere discontinue, retribuzioni basse, ambienti lavorativi \u201costili\u201d alla maternit\u00e0, reti familiari slabbrate e altro ancora, ci si rende conto che oggi \u00e8 gi\u00e0 tardi per intervenire: cambiasse improvvisamente il<\/span> trend , i frutti li vedremmo tra vent\u2019anni.<\/span><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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