{"id":70855,"date":"2023-03-16T16:34:20","date_gmt":"2023-03-16T14:34:20","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=70855"},"modified":"2023-03-19T22:45:51","modified_gmt":"2023-03-19T20:45:51","slug":"migrazioni-un-vero-segno-dei-tempi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/migrazioni-un-vero-segno-dei-tempi\/","title":{"rendered":"Migrazioni, un vero segno dei tempi"},"content":{"rendered":"<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_3\"> Il Governo in carica ha costruito il suo successo elettorale sfruttando, fra l\u2019altro, anche i timori e le diffidenze di buona parte della popolazione per l\u2019arrivo di tanti profughi e\/o immigrati dalle aree svantaggiate del pianeta.<\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_3\"> Si capisce dunque come si trovi in imbarazzo ora che, all\u2019atto pratico, fermare quell\u2019esodo si rivela impossibile, quanto meno con gli strumenti tentati finora: come minacciare ammende di migliaia di euro (che nessuno pagher\u00e0 mai) per il reato di clandestinit\u00e0, vietare ai datori di lavoro di assumere \u2013 regolarizzandoli \u2013 gli irregolari, fare la faccia feroce con i soccorritori, criminalizzare gli scafisti. Al di l\u00e0 delle valutazioni morali, sono mezzucci inefficaci.<\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_3\"> Dobbiamo capire che quello che accade nei nostri mari e alle nostre frontiere \u00e8 solo la frangia di cambiamenti radicali dell\u2019umanit\u00e0. Appena trenta anni fa, la popolazione dell\u2019Europa e quella dell\u2019Africa erano praticamente equivalenti, circa 700 milioni ciascuna. Da allora quella africana \u00e8 raddoppiata, circa 1.400 milioni, mentre quella europea \u00e8 rimasta ferma, e alcuni Paesi (come l\u2019Italia) sono in calo. In parole povere, l\u2019Africa \u2013 che gi\u00e0 non se la passava benissimo \u2013 nel giro di trent\u2019anni si \u00e8 trovata a dover sfamare 700 milioni di persone in pi\u00f9. E l\u00ec, i nuovi nati di ogni anno sono pi\u00f9 di quelli dell\u2019anno prima, man mano che le nuove classi di et\u00e0, pi\u00f9 folte, divengono capaci di procreare a loro volta (in Italia accade l\u2019inverso); quindi la crescita \u00e8 sempre pi\u00f9 veloce.<\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_3\"> L\u2019aumento della popolazione in Asia \u00e8 meno spettacolare, ma anche l\u00ec non si scherza: 3.400 milioni trent\u2019anni fa, 4.600 milioni oggi. Si potrebbe continuare nel confronto fra indici demografici. Ma se si passa agli indicatori sociali ed economici, tutto si rovescia: la povert\u00e0 e l\u2019arretratezza dilagano nei Paesi dove pi\u00f9 forte \u00e8 la crescita demografica, e viceversa. Il benessere generalizzato della vecchia Europa (anche se ci sono fasce di popolazione disagiata) \u00e8 in contrasto sempre pi\u00f9 stridente con la povert\u00e0 del Sud del mondo. Non vogliamo adesso discutere delle cause n\u00e9 delle eventuali colpe.<\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_3\"> Basta mettere in luce che questi squilibri ci sono; non possiamo illuderci che gli \u201caltri\u201d non se ne rendano conto e non vengano &#8211; a ogni costo &#8211; a bussare alla nostra porta.<\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>Il Governo in carica ha costruito il suo successo elettorale sfruttando, fra l\u2019altro, anche i timori e le diffidenze di buona parte della popolazione per l\u2019arrivo di tanti profughi e\/o immigrati dalle aree svantaggiate del pianeta. 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