{"id":7072,"date":"2008-10-31T00:00:00","date_gmt":"2008-10-31T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=7072"},"modified":"2008-10-31T00:00:00","modified_gmt":"2008-10-31T00:00:00","slug":"unemergenza-tra-le-emergenze","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/unemergenza-tra-le-emergenze\/","title":{"rendered":"Un’emergenza tra le emergenze"},"content":{"rendered":"

Da pi\u00f9 parti si chiede di conoscere il pensiero della Chiesa circa l’eventualit\u00e0 dell’arrivo di 300 profughi a Villa Angelica di Bagni di Nocera Umbra. Questo vicariato zonale, d’intesa con la Curia diocesana, fa presente quanto segue. Occorre innanzitutto chiarire che la struttura di Bagni da tempo non \u00e8 pi\u00f9 propriet\u00e0 della diocesi. Essa appartiene all’Istituto sostentamento clero, che ha una sua autonomia amministrativa coordinata a livello nazionale. Ente gestore \u00e8 la cooperativa ’13 Maggio’ di Civitanova Marche. Pertanto ogni decisione sull’accoglienza in questa struttura non \u00e8 di diretta pertinenza della Curia diocesana. Di fronte ad emergenze umanitarie come quelle riguardanti il complesso fenomeno della immigrazione, e in particolare quello dei rifugiati politici, la comunit\u00e0 cristiana di Nocera esprime pienamente il pensiero della Chiesa, che \u00e8 lo stesso di Ges\u00f9. Ci poniamo dunque in atteggiamento di solidariet\u00e0, lontano da ogni chiusura xenofoba, da diffidenze e paure infondate nei confronti di fratelli provenienti da popoli lontani. Sentiamo l’accoglienza come un dovere, naturalmente dentro le regole legittimamente stabilite per la salvaguardia dell’ordine pubblico. Si ricorda a tal proposito come proprio a Nocera, a seguito del terremoto, si \u00e8 realizzato un evento che ha testimoniato ampiamente questi sentimenti di solidariet\u00e0: ad opera della Caritas regionale prese vita il centro operativo che, in tre anni e mezzo, vide l’affluire 12 mila giovani, venuti da tutte le parti d’Italia e anche dall’estero, per aiutare, ma moltissimi anche per essere aiutati. A partire da questa esperienza sono sorte in Umbria ben cinque case di accoglienza, testimonianza viva dello spirito che anima l’attivit\u00e0 della Chiesa. Dopo aver consultato la Caritas diocesana e regionale, possiamo assicurare che, in caso di emergenze immigrati o rifugiati, le strutture Caritas della regione Umbria, nei limiti delle loro possibilit\u00e0, non mancheranno di fare la loro parte. Come comunit\u00e0 cristiana nocerina, attenta alla situazione del territorio, non possiamo non esprimere alcune perplessit\u00e0 rispetto alla notizia dell’arrivo di centinaia di rifugiati politici, data nei giorni scorsi in termini di grande incertezza rispetto alle condizioni in cui questa operazione si realizzerebbe e dei rischi ad essa connessi. Le perplessit\u00e0 derivano dal fatto che Nocera \u00e8 ancora una citt\u00e0 largamente provata dal terremoto, chiusa com’\u00e8 da 11 anni, con la previsione che passeranno ancora diversi anni prima che torni alla normalit\u00e0. La presenza di fratelli extracomunitari \u00e8 gi\u00e0 molto elevata, unitamente alla presenza di lavoratori provenienti da altre regioni d’Italia, qui richiamati dalla prospettiva di lavoro per la ricostruzione. Ad incupire l’orizzonte \u00e8 sopraggiunta la crisi della Merloni, la maggiore industria locale, che tanto aveva contribuito, nel momento del terremoto, a rianimare la fiducia delle nostre popolazioni. In questo scenario, temiamo che l’arrivo di un numero cos\u00ec elevato di profughi potrebbe ulteriormente aggravare la situazione psicologica e sociale della nostra comunit\u00e0. Al tempo stesso, crediamo che a tante persone che giungono improvvisamente in condizioni cos\u00ec precarie, in una comunit\u00e0 piccola come quella di Nocera, sarebbe difficile dare risposte adeguate alla loro situazione ed ai loro diritti. Ci sembra pertanto opportuno che questa emergenza sia affrontata distribuendone il carico in diverse strutture esistenti in regione. Ci auguriamo che le autorit\u00e0 competenti, in primo luogo l’Amministrazione comunale, come anche le Forze dell’ordine, vogliano soppesare con saggezza e senso di responsabilit\u00e0 ogni decisione, nel rispetto dei diritti di ciascuno e di tutti.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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