{"id":70536,"date":"2023-02-14T15:25:48","date_gmt":"2023-02-14T13:25:48","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=70536"},"modified":"2023-02-14T15:26:26","modified_gmt":"2023-02-14T13:26:26","slug":"san-valentino-celebrazione-nella-basilica-dedicata-al-patrono-della-citta","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/san-valentino-celebrazione-nella-basilica-dedicata-al-patrono-della-citta\/","title":{"rendered":"San Valentino, celebrazione nella Basilica dedicata al patrono della citt\u00e0"},"content":{"rendered":"
Celebrata nella Basilica di San Valentino<\/a>, dal vescovo Francesco Antonio Soddu la solennit\u00e0 del patrono di Terni e degli innamorati e copatrono della diocesi di Terni-Narni-Amelia<\/a>, concelebrata dal vicario generale della diocesi monsignor Salvatore Ferdinandi e dal parroco di San Valentino padre Johnson Perumittath, dai sacerdoti della diocesi e dai padri carmelitani. La celebrazione \u00e8 stata animata dal coro di Giulia della Basilica dedicata al Santo patrono.<\/p>\n “La festa di San Valentino, nostro celeste Patrono, ci pone all\u2019interno della stessa missione di Dio, che \u00e8 una missione di amore.<\/p>\n Come abbiamo sentito, specialmente dalla prima lettura, noi non potremmo mai parlare di missione sen non all\u2019interno, nel contesto e nel filone della vocazione.<\/p>\n In altre parole si \u00e8 mandati in quanto si \u00e8 stati chiamati, si \u00e8 stati scelti.<\/p>\n Capiamo dunque e subito come la missione stessa dell\u2019amore e il compito dell\u2019amante non potrebbe mai essere lo svolgimento di un ruolo o di un dovere avulso, sganciato da una particolare chiamata, che poi operativamente si manifesta attraverso una sorta di attrazione; cos\u00ec infatti appaiono e si manifestano i primi segni dell\u2019innamoramento, per poi confluire nel vero amore.<\/p>\n Come dicevo, la Parola di Dio ci fornisce il criterio perch\u00e9 possiamo comprendere questa realt\u00e0 dell\u2019amore che caratterizza l\u2019essere umano. E lo pu\u00f2 fare, la parola di Dio,\u00a0 essenzialmente perch\u00e9 Dio stesso \u00e8 amore; cos\u00ec ci ha trasmesso e testimoniato san Giovanni, il discepolo appunto dell\u2019amore.<\/p>\n Nella prima lettura abbiamo sentito il racconto della vocazione del profeta Geremia. Io credo che ogni tratto, ogni passaggio di questo racconto sia intriso dell\u2019esperienza di tutte le storie d\u2019amore, sia personali che comunitarie.<\/p>\n Dio sceglie il profeta in quanto lo ha conosciuto da sempre, fin dal concepimento; e per il fatto che lo ha amato da sempre, dunque non poteva non affidargli una missione d\u2019amore.<\/p>\n A tale proposito, in un periodo della sua storia, il popolo d\u2019Israele si pose la domanda sul motivo in forza del quale Dio lo avesse scelto; la risposta fu semplice: perch\u00e9 Dio lo amava.<\/p>\n Ecco, cari fratelli e sorelle, l\u2019amore trova giustificazione in s\u00e9 stesso, ossia si ama per amore. Questo significa che ogni interrogativo in merito deve trovare risposte d\u2019amore. Se cos\u00ec non fosse l\u2019interrogativo, piuttosto che incentivare l\u2019amore, costituirebbe l\u2019inizio, la base del dubbio e la rovina dello stesso amore.<\/p>\n Dio ama il profeta fin dal seno materno, proprio come la madre ama il frutto del suo amore fin dal suo concepimento. E cos\u00ec anche come quando due persone si vogliono bene, si amano veramente, sembra che si siano conosciute da sempre.<\/p>\n L\u2019essere giovani dovrebbe coincidere con l\u2019inesperienza, \u00e8 vero, per\u00f2 \u00e8 pur vero che da questo stato di cose bisogna pur uscire\u2026 e la storia della vocazione di Geremia, come del resto di ogni vocazione ci dice che la soluzione, o almeno la sua prospettiva, \u00e8 data dal fuggire, cio\u00e8 allontanare, mettere da parte o in secondo piano il timore.<\/p>\n Carissimi fratelli e sorelle chiediamo al Signore la grazia di infondere nei nostri giovani lo spirito dell\u2019amore autentico che, fuor dalle scappatelle<\/em>, sostanzia e mette le basi per la maturit\u00e0; maturit\u00e0 umana e cristiana.<\/p>\n E il brano di Vangelo di San Giovanni che ci ripropone la figura amorevole, maestosa e mite allo stesso tempo di Ges\u00f9 buon pastore.<\/p>\n Quante volte abbiamo sentito riproposta questa bella metafora che, attingendo alla letteratura profetica, mutuata a sua volta da una delle attivit\u00e0 lavorative tra le pi\u00f9 comuni del tempo, inserisce e colloca tutti, pastore e gregge, in un unico ambiente vitale: quello del pascolo.<\/p>\n Sappiamo molto bene che il pastore \u00e8 il Signore Ges\u00f9, \u00e8 il suo Vangelo, e noi siamo le sue pecore.<\/p>\n A lui tutti noi siamo cari, siamo preziosi e per questo egli ha pagato con la sua vita il prezzo della nostra salvezza. Inaudito, il pastore che d\u00e0 la vita per il gregge!<\/p>\n Egli si presenta perci\u00f2 anche come esempio, affinch\u00e9 tra la miriade di modelli di pur illustri personaggi della storia di ieri e di oggi, riusciamo a cogliere la differenza sostanziale che intercorre tra coloro che, lungi dal dare la vita per gli altri, si servono piuttosto di questi per proprio tornaconto, cos\u00ec come fa il mercenario della stessa parabola.<\/p>\n Ges\u00f9 \u00e8 il buon pastore e come lui tutti coloro che, costituiti pastori del gregge, lo hanno saputo imitare mediante la vita donata.<\/p>\n Tra questi il nostro san Valentino, il quale conoscendo, cio\u00e8 amando il suo popolo, il suo gregge, in nome di Cristo ha offerto la sua vita per amore di Dio.<\/p>\n San Valentino vescovo \u00e8 perci\u00f2, cos\u00ec come nell\u2019espressione usata da san Paolo nella seconda lettura: servo di Cristo e amministratore fedele dei misteri di Dio<\/em>.<\/p>\n Egli conosce, cio\u00e8 ama, il suo gregge.<\/p>\n Carissimi fratelli e sorelle, chiediamo al Signore Ges\u00f9 che per intercessione del nostro amato san Valentino, i nostri rapporti interpersonali, la conoscenza reciproca che cerchiamo di tessere quotidianamente siano improntate alla edificazione di veri percorsi di rispetto e di amore.<\/p>\n La citt\u00e0 di Terni possa avere scritto nel cuore di ciascuno dei suoi abitanti, ossia nella propria condotta di vita, citt\u00e0 dell\u2019amore<\/em>, ossia di ci\u00f2 che San Paolo delinea con il termine specifico proprio dell\u2019amore\/Carit\u00e0, che richiama e si identifica con la realt\u00e0 sublime di Dio.<\/p>\n Questa non pu\u00f2 essere vinta da niente e da nessuno e pertanto non pu\u00f2 che essere sia il fondamento come anche la forza propulsiva per un futuro pieno di speranza.<\/p>\n Cos\u00ec come ben rappresentato dalla tela che sovrasta l\u2019altare di questa basilica, insieme a san Valentino affidiamo a Maria Santissima la nostra citt\u00e0.<\/p>\n Lei la madre di Ges\u00f9 ci offrir\u00e0 il suo Figlio, prendiamolo tra le nostre braccia il signore Ges\u00f9 e ci accorgeremo di accogliere il frutto dell\u2019amore della Santissima Trinit\u00e0. Ci troveremo quindi in compagnia di san Valentino a percorrere le strade della nostra vita con quella speciale benedizione che mai si esaurisce perch\u00e9 ha in Dio il suo inizio e in lui il suo compimento”.<\/p>\n Al termine della celebrazione della festa di San Valentino \u00e8 stata benedetta da monsignor Francesco Soddu, la nuova vetrata artistica, realizzata dagli studenti del liceo artistico Metelli<\/em>\u00a0di Terni e dal maestro vetraio Pierluigi Penzo, donata dal Lions Club San Valentino. Presenti alla cerimonia il sindaco di Terni Leonardo Latini, l’assessore alla Cultura Maurizio Cecconelli, Giuseppe Fatati presidente del Lions Club San Valentino, la dirigente scolastica del liceo artistico Roberta Bambini; professori e studenti che hanno partecipato alla realizzazione dell\u2019opera.<\/p>\n La vetrata, donata dal Lions club San Valentino di Terni, raffigura La guarigione dalla cecit\u00e0 della figlia del patrizio dopo la conversione ed il battesimo, santa Lucilla<\/em>\u00a0ed \u00e8 collocata nella cappella di sinistra a fianco dell\u2019altare maggiore della basilica, dedicata a Santa Teresa d\u2019Avila. Si tratta della nona vetrata realizzata per la basilica a cominciare dalla prima posta al centro della facciata nel 1933, su commissione dei Lions.<\/p>\n La vetrata, dalle dimensioni 180 x 280 cm con un\u2019area di 5 mq, \u00e8 stata realizzata dal maestro vetraio Pierluigi Penzo, su progetto e disegno degli studenti della classe IV^ indirizzo Design dei metalli dell’istituto Classico Artistico Metelli<\/em>\u00a0di Terni, coordinati dai professori Avenoso Angela.<\/p>\n Il bozzetto \u00e8 il risultato di un lavoro corale, nato da un confronto con riferimenti al periodo storico alle abitudini al modo di vestirsi alla vita del Santo. Seguendo tutte le indicazioni del committente e dell\u2019esperto, con uno studio di ricerca storica e per immagini, gli alunni hanno realizzato una serie di proposte grafiche sottoposte alla commissione di arte sacra, e quindi \u00e8 stata predisposta in scala reale l\u2019intera vetrata. Il cartone in scala reale \u00e8 stato utilizzato dal mastro vetraio, nel suo laboratorio, per il taglio dei vetri, seguendo il disegno in tutti i particolari.<\/p>\n Nella vetrata sono raffigurati San Valentino e Lucilla, le rose di San Valentino, insieme alla palma simbolo del martirio.<\/p>\n Il ciclo delle nove vetrate esalta la figura del Santo attraverso la conoscenza delle sue virt\u00f9 civili, quali la tolleranza e la solidariet\u00e0, l\u2019accoglienza tra i popoli e la conoscenza delle diverse culture. Nel tempo questo progetto \u00e8 diventato un laboratorio dell\u2019 alternanza Scuola Lavoro presso l\u2019Istituto Classico Artistico Orneore Metelli<\/em> di Terni ed \u00e8 un importante progetto di stimolo per i giovani a realizzare le loro idee e i loro sogni.<\/p>\n Celebrata nella Basilica di San Valentino, dal vescovo Francesco Antonio Soddu la solennit\u00e0 del patrono di Terni e degli innamorati e copatrono della diocesi di Terni-Narni-Amelia, concelebrata dal vicario generale della diocesi monsignor Salvatore Ferdinandi e dal parroco di San Valentino padre Johnson Perumittath, dai sacerdoti della diocesi e dai padri carmelitani. 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Inaugurazione della nuova vetrata artistica realizzata dagli studenti del Liceo Artistico con il contributo del Lions Club San Valentino<\/h4>\n