{"id":70513,"date":"2023-02-10T18:25:13","date_gmt":"2023-02-10T16:25:13","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=70513"},"modified":"2023-02-10T19:29:56","modified_gmt":"2023-02-10T17:29:56","slug":"aurtonomia-differenziata-questo-punto","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/aurtonomia-differenziata-questo-punto\/","title":{"rendered":"Autonomia differenziata. \u00c8 questo il punto?"},"content":{"rendered":"<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_3\"> La maggioranza di governo, fatti i primi passi, vuole ora prendere le opportune iniziative per dare attuazione ai suoi principali punti programmatici. Fra gli altri punti, emerge la questione dell\u2019autonomia \u201cdifferenziata\u201d chiesta da alcune regioni del Nord. \u00c8 l\u2019ultima (per ora) versione di quel federalismo che la Lega persegue da quando \u00e8 nata, nella speranza \u2013 o nella illusione \u2013 che grazie ad esso i settentrionali non dovranno pi\u00f9 sovvenzionare con le loro tasse i centro-meridionali.<\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_3\"> Non mi basterebbero cento di queste pagine per dibattere lo storico problema del divario fra il Nord e il Sud d\u2019Italia, delle sue cause e dei suoi rimedi. Qui basta dire che un certo divario esiste, come esiste (almeno in teoria) il principio della solidariet\u00e0 nazionale. La solidariet\u00e0 \u00e8 un valore etico, e in politica, si sa, l\u2019etica non gode molta considerazione. Ma anche su un piano strettamente utilitaristico conviene che un Paese moderno e sviluppato rispetti, s\u00ec, le autonomie locali ma anche che abbia una solida struttura centralizzata; anzi sappiamo che questo non basta pi\u00f9 e che ci si deve coordinare e organizzare in ambiti sovranazionali, come ci dimostra l\u2019esperienza europea. In ogni caso, l\u2019ordinamento italiano, con la riforma costituzionale del 2001, ha concesso alle autonomie regionali e municipali tutto quello che poteva concedere \u2013 e secondo molti (me compreso) anche di pi\u00f9. <\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_3\">La proposta dell\u2019attuale maggioranza di destra per l\u2019autonomia differenziata \u00e8 stata accolta dall\u2019opposizione con polemiche feroci, del tipo \u201cqui si vuole spaccare l\u2019Italia\u201d. Ma nessuno ricorda che in realt\u00e0 tutto era gi\u00e0 scritto, appunto, nella riforma approvata con un referendum nel 2001, ma elaborata ed approvata in Parlamento negli anni 1999 e 2000, quando governava il centrosinistra. Erano stati i governi D\u2019Alema e Amato, e l\u2019ideatore era il ministro Bassanini.<\/span><\/p>\n<p class=\"abody\"><span class=\"Fid_3\"> Credevano che fosse una gran trovata per rubare voti alla Lega. Di pi\u00f9: l\u2019autonomia differenziata esiste gi\u00e0, dagli albori della Repubblica; ne godono le regioni a statuto speciale (Sicilia, Sardegna, Valle d\u2019Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia).<\/span><span class=\"Fid_3\"> Dunque non \u00e8 un duello del Nord contro il Sud.<\/span><span class=\"Fid_3\"> Quanto poi abbia giovato alla Sicilia e alla Sardegna la loro autonomia speciale, questa \u00e8 un\u2019altra questione. Come spesso accade, le polemiche prendono di mira il bersaglio errato.<\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>La maggioranza di governo, fatti i primi passi, vuole ora prendere le opportune iniziative per dare attuazione ai suoi principali punti programmatici. 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