– sezione \u2018arcivescovo omelie\u2019).<\/span><\/span><\/p>\nIl sostegno delle autorit\u00e0<\/h2>\n
\u201cCon cordialit\u00e0 e riconoscenza \u2013 ha proseguito Maffeis \u2013 salutiamo ciascuna delle Autorit\u00e0 presenti: possano sentirsi sostenuti dalla nostra stima e dalla nostra preghiera, e avvertire – specialmente nei momenti di fatica e solitudine – che il loro servizio nelle Istituzioni civili e militari contribuisce in maniera determinante a <\/span><\/span>\u2018salvaguardare e ad accrescere la condizione di pace e di tranquillit\u00e0 del popolo perugino\u2019<\/span><\/span>, come abbiamo auspicato ieri sera nella <\/span><\/span>\u2018Luminaria\u2019<\/i><\/span><\/span>\u201d.<\/span><\/span><\/p>\nLe parole rivolte all’ordinando<\/h2>\n
Rivolgendosi – sempre nell\u2019omelia – all\u2019ordinando Claudio Faina, l\u2019arcivescovo<\/strong> gli ha riconosciuto il merito di testimoniare \u201cche esiste altro: una verit\u00e0 che illumina il cuore e la mente, un amore per il quale vale la pena d\u2019impegnare la vita. Tutta la vita. In questa luce, la tua non rimane una rinuncia, come la ritiene il mondo; \u00e8, piuttosto, la risposta di chi non si accontenta di surrogati, ma chiede una vita buona, piena, eterna; una vita che hai intuito e trovato nell\u2019incontro con il Signore Ges\u00f9\u201d. <\/span><\/span><\/p>\nVoler bene alla gente<\/h2>\n
\u201cNon abbiamo bisogno di eroi \u2013 ha detto mons. Maffeis rivolgendosi al Presbiterio \u2013, ma di credenti umili, che si lascino continuamente plasmare dal Vangelo, fino a essere segno e strumento dell\u2019amore di Dio tra gli uomini, capaci di comprenderne e di accoglierne le vicende, di accompagnarle con la preghiera e con la vicinanza solidale\u2026 Abbiamo bisogno di preti che vogliano bene alla gente, con generosit\u00e0 e senza alcun altro interesse\u2026 La numerosa presenza di presbiteri e diaconi a questa celebrazione esprime una fraternit\u00e0 che \u00e8 un bene essenziale. Non \u00e8 un <\/span><\/span>single<\/i><\/span><\/span>, il presbitero; anzi, quando un prete si isola, perde la sua identit\u00e0: pu\u00f2 fare, allora, anche belle cose, ma rischia di legare pi\u00f9 a se stesso che al Signore; di preoccuparsi pi\u00f9 del consenso, che della verit\u00e0; di essere servito, pi\u00f9 che di servire\u2026\u201d.<\/span><\/span><\/p>\nParole incoraggianti<\/h2>\n
Il presule, avviandosi alla conclusione, ha avuto parole di incoraggiamento per l\u2019ordinando: \u201cNon temere e non perderti d\u2019animo davanti alle difficolt\u00e0, all\u2019indifferenza, alle critiche, specie se gratuite e ideologiche\u2026 Non sentirti mai solo. Sappi riconoscere con gratitudine e non dimenticare mai quanti la vita ti ha posto accanto\u2026\u201d.<\/span><\/span><\/p>\nUna cattedrale gremita<\/h2>\n
Una gremita cattedrale<\/span><\/span> ha salutato l\u2019ingresso nel Presbiterio diocesano del quarantenne Claudio Faina<\/strong>, docente di inglese<\/strong> presso la scuola media di Bevagna<\/strong>, originario della parrocchia perugina di San Donato all\u2019Elce<\/strong>. Sempre toccanti e suggestivi sono i riti dell\u2019ordinazione, dal gesto dell\u2019ordinando di stendersi a terra, davanti all\u2019altare, al canto delle litanie dei Santi, all\u2019imposizione sul suo capo delle mani del vescovo e dei concelebranti, alla vestizione degli abiti sacerdotali, all\u2019unzione crismale delle sue mani, alla consegna del pane e del vino, all\u2019abbraccio di pace con il vescovo e con i presbiteri. Concelebranti sono stati il cardinale Gualtiero Bassetti, che ha avviato don Claudio agli studi in Seminario, e numerosi sacerdoti provenienti anche da fuori diocesi<\/span><\/span><\/p>\nIl grazie di don Claudio<\/h2>\n
Per tutti loro il neo presbitero ha avuto parole di ringraziamento non affatto di circostanza e di gratitudine per i suoi genitori<\/strong>, Giuliana e Giorgio<\/strong>, e per la sua famiglia \u201cdove ho imparato il servizio e l\u2019accoglienza\u201d, ha detto don Claudio all\u2019inizio del suo intervento di saluto al termine della celebrazione. Gratitudine l\u2019ha espressa anche ai formatori del Seminario, ai sacerdoti diocesani, alla comunit\u00e0 Magnificat e alla parrocchia di origine, San Donato all\u2019Elce. <\/span><\/span><\/p>\nTra i numerosi fedeli<\/strong> giunti in San Lorenzo anche tanti delle comunit\u00e0 parrocchiali dove don Claudio ha prestato servizio da seminarista e da diacono<\/strong>: San Martino in Colle e in Campo, Sant\u2019Enea, Sant\u2019Andrea d\u2019Agliano, Santa Maria Rossa, San Barnaba in Perugia, Citt\u00e0 della Pieve, Colombella, Bosco, Ramazzano, Piccione, Fratticiola, Sant\u2019Angelo e San Nicol\u00f2 di Celle in Deruta. C\u2019era anche una rappresentanza di Valfabbrica (Diocesi di Assisi), definita dal neo sacerdote \u201cuna vera Casa Betania\u201d, come anche tanti \u201camici di una vita, il tesoro pi\u00f9 prezioso\u201d e alcuni suoi colleghi di scuola, \u201cpersone su cui contare\u201d, e diversi alunni. <\/span><\/span><\/p>\nLa celebrazione \u00e8 stata animata<\/strong> dal coro diocesano giovanile \u201cVoci di Giubilo\u201d e l\u2019addobbo floreale \u00e8 stato curato dai ragazzi dell\u2019opera Caritas di Casalina. Anche per tutti loro don Claudio ha avuto parole di gratitudine come per gli operatori dei media, perch\u00e9 \u201ccon i loro articoli hanno permesso a molti di conoscermi\u201d, salutando \u201cquelli che seguono da YouTube<\/em> la celebrazione (trasmessa dal settimanale <\/span><\/span>La Voce<\/span><\/span>, n.d.r.)\u201d.<\/span><\/span><\/p>\nIl buon seme gettato<\/h2>\n
\u201cAlcuni ora staranno guardando anche da pi\u00f9 in Alto \u2013 ha commentato \u2013. Mi affido all\u2019intercessione della Vergine Maria, di San Costanzo e della Chiesa tutta, perch\u00e9 il gaudio di oggi sia il buon seme gettato per vivere il ministero presbiterale secondo la via indicata dalle Beatitudini dove i piangenti, i perseguitati e i poveri in spirito sono detti felici\u201d.<\/span><\/span><\/p>\nLe prime messe<\/h2>\n
Don Claudio Faina<\/strong> celebrer\u00e0 le sue prime messe<\/strong> secondo il seguente calendario: marted\u00ec 31 gennaio, alle ore 18.30, a San Donato all\u2019Elce; sabato 4 febbraio, alle ore 18, a Sant\u2019Angelo di Celle; domenica 5 febbraio, alle ore 11.30 a San Nicolo di Celle. In queste ultime due parrocchie continua a prestare il suo servizio affiancando il parroco don Gino Ciacci.<\/span><\/span><\/p>\n <\/p>\n\n