{"id":69797,"date":"2022-12-29T17:51:19","date_gmt":"2022-12-29T15:51:19","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=69797"},"modified":"2023-06-23T17:42:37","modified_gmt":"2023-06-23T15:42:37","slug":"caritas-diocesana-san-martino-un-anno-segnato-dallaccoglienza-e-dallintegrazione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/caritas-diocesana-san-martino-un-anno-segnato-dallaccoglienza-e-dallintegrazione\/","title":{"rendered":"Caritas diocesana – San Martino: un anno segnato dall\u2019accoglienza e dall\u2019integrazione"},"content":{"rendered":"

In un contesto sociale locale che evidenzia il perdurare di una crisi profonda, aggravata dal conflitto in Ucraina e dalle conseguenze della pandemia del Covid 19, la Caritas di Terni-Narni-Amelia e l\u2019associazione di volontariato San Martino<\/em> operano per sostenere in maniera efficace persone e famiglie, in un percorso che mira ad evitare la cronicizzazione del disagio e conseguentemente situazioni di emarginazione.<\/p>\n

Grazie alla capillare presenza sul territorio di parrocchie e centri di ascolto, si cerca di mettersi in ascolto del territorio e di leggere<\/em>\u00a0alcuni problemi per prevenire future emergenze, l\u2019emergere di povert\u00e0 nascoste che vengono spesso taciute alla comunit\u00e0, specie nei\u00a0quartieri della citt\u00e0 che sono pi\u00f9 a rischio di degrado, con una forte presenza di disagio sociale e giovanile.<\/p>\n

Nel 2022 le persone che si sono rivolte alla Caritas – associazione di volontariato San Martino<\/em> sono state 4.193, ossia settanta in pi\u00f9 rispetto al 2021 (pi\u00f9 due per cento)<\/p>\n

La riflessione del vescovo Soddu<\/h4>\n

“\u00c8 importante mettere al centro la persona, con la ricchezza umana che la persona porta con s\u00e9. In tutto ci\u00f2 che fa la Caritas deve emergere il Vangelo, perch\u00e8 non c\u2019\u00e8 persona che non sia amata dal Signore e che non debba avere attenzione da parte dei credenti e delle altre persone, nella vicinanza e nel mettersi al servizio degli altri. \u00c8 necessario trasformare i problemi in opportunit\u00e0 di vita. Se questo \u00e8 colto dalla nostra comunit\u00e0 e citt\u00e0 allora la stessa comunit\u00e0 cresce umanamente.<\/p>\n

La Caritas non \u00e8 chiamata a gestire dei problemi, ma a prendere quei problemi e trasformarli in opportunit\u00e0, per rendere testimonianza dell\u2019amore cristiano.<\/p>\n

Mettersi davanti ai fratelli e considerarli come ricchezza per costruire rapporti interpersonali di amicizia e solidariet\u00e0, questo \u00e8 il valore aggiunto della carit\u00e0, poi ci sono dei segni che si traducono in opere che danno testimonianza della carit\u00e0, ci\u00f2 deve riguardare tutti perch\u00e9 nessuno pu\u00f2 delegare l\u2019amore ad altri”.<\/p>\n

Un anno di emergenza e ripartenza per il direttore della Caritas<\/h4>\n

“Il 2022 \u00e8 stato l’anno dell’emergenza Ucraina<\/a> -evidenzia il direttore della Caritas padre Stefano Tondelli- che \u00e8 diventata occasione di laboratorio per pensare al futuro. I cittadini sono riusciti ad accogliere tante persone in fuga dalla guerra, con generosit\u00e0 e apertura di cuore, che pu\u00f2 essere estesa ad altri, alla presa in carico di problematiche del territorio favorendo l’integrazione delle persone. All’inizio del conflitto in Ucraina sono arrivati, all\u2019improvviso e in maniera disorganizzata, centinaia di donne e bambini traumatizzati, in fuga dai bombardamenti e dalla guerra.<\/p>\n

La prima necessit\u00e0 era aprirsi all\u2019ascolto, per questo abbiamo dedicato un numero all\u2019emergenza ucraina sia per chi aveva qualsiasi bisogno, sia per chi voleva aiutare; a questo numero si sono alternati ventiquattro ore su ventiquattro alcuni volontari, elaborando un data base<\/em> delle richieste di aiuto e delle offerte di aiuto per far incontrare la generosit\u00e0 di tanti ternani con i bisogni degli ucraini.<\/p>\n

L\u2019appello ha generato un\u2019accoglienza generosa, diffusa e gratuita che ha permesso di accogliere cos\u00ec nella prima fase di emergenza circa settanta persone, quasi tutte donne con bambini. Per le esigenze di tutti i profughi ucraini sono stati messi a disposizione gli accessi all’ Emporio della Solidariet\u00e0, cercando di dare quanto pi\u00f9 potevamo, questo ci ha portato a finire le risorse economiche a met\u00e0 novembre. Abbiamo sostenuto trecentocinquanta famiglie (circa ottocento persone).<\/p>\n

La ricchezza vera della nostra Caritas diocesana sono le centinaia di volontari che anche in quest\u2019anno hanno continuato a spendersi: tempo, denaro, energie, salute per i pi\u00f9 bisognosi. Il volontario Caritas \u00e8 colui che non pu\u00f2 rimanere indifferente ma che si sente interpellato dal dolore e dal bisogno dell\u2019altro, che riconosce come proprio fratello”.<\/p>\n

\u00a0I dati delle attivit\u00e0 2022 della Caritas di Terni-Narni-Amelia<\/h4>\n
\u00a0Mensa San Valentino<\/h5>\n

Sono stati trentamila i pasti consumati alla mensa e consegnati con l\u2019asporto\u00a0<\/b>In occasione delle feste natalizie sono stati distribuiti trenta cesti natalizi, venti confezioni per l\u2019igiene, cinquanta confezioni di dolciumi.<\/p>\n

Alla mensa sono stati accolte quattro persone in attivit\u00e0 riparatorie e misura alternativa. Inoltre dal mese di ottobre sono stati ospitati alcuni studenti dell\u2019Ipsia e dell\u2019Istituto Casagrande Cesi<\/em> con un accordo di collaborazione culturale e didattico educativo.<\/p>\n

La mensa \u00e8 aperta tutti i giorni, compresa la domenica e il pasto in presenza oggi viene servito il pomeriggio dalle 16.30 alle 17.30; la mattina \u00e8 aperta alle 8.30 per la colazione anche da asporto, alle 12 si pu\u00f2 ritirare un sacchetto viveri con un pasto completo.<\/p>\n

L\u2019aspetto pi\u00f9 rilevante \u00e8 che la mensa, in questi anni per molti \u00e8 divenuta una famiglia, proprio perch\u00e9 non \u00e8 solo un luogo dove consumare un pasto, ma dove famigliarizzare: ci si siede vicino, si d\u00e0 un sorriso e si dialoga. Attualmente le persone che ogni sera usufruiscono della mensa sono cinquanta.<\/p>\n

\u00a0L\u2019Emporio della Solidariet\u00e0<\/h5>\n

Nel 2022 sono stati distribuiti 38.134 pezzi di prodotti alimentari (circa quattordici mila in pi\u00f9 rispetto al 2021, pari al pi\u00f9 trentacinque per cento)\u00a0<\/b>presso l\u2019emporio della Solidariet\u00e0 in Via Vollusiano,18 a Terni e in quello di Amelia, gestito dalla parrocchia San Francesco. In gran parte sono state aiutate le trecentocinquanta famiglie di profughi ucraini giunte nel nostro territorio ospiti dei familiari che vivono in Italia e poi attraverso la rete di accoglienza messa in atto nel corso dei mesi successivi. Sono stati cinquecentotrentasette ucraini (donne e minori) che si sono rivolti allo Sportello Ucraina, gestito dall\u2019associazione di volontariato San Martino<\/em> per conto del Comune di Terni.<\/p>\n

I beni sono stati reperiti con i contributi della Fondazione Carit, della Caritas Italiana, del Comune di Terni fondo di solidariet\u00e0, dell\u2019Otto per mille della Diocesi di Terni-Narni-Amelia<\/a>.<\/p>\n

\u00c8 aumentata la qualit\u00e0 dei prodotti con il fresco, olio d\u2019oliva, affettati e formaggi che prima non venivano distribuiti dando prevalenza a cibi a lunga conservazione. Le persone per accedere devono essere segnalate dal Parroco o presbitero e\/o coordinatore parrocchiale o Associazione che in parrocchia gestisce la carit\u00e0. I nuclei o i singoli segnalati sono chiamati dagli operatori dell\u2019Emporio, possono accedere uno alla volta e solo su appuntamento. Sono stati distribuiti 21.500 capi di vestiario presso l\u2019emporio della Solidariet\u00e0 a Terni;\u00a0 cinquanta persone\u00a0hanno usufruito del Servizio doccia aperto al centro Caritas di via Vollusiano.<\/p>\n

Progetto APRI<\/h5>\n

La Caritas diocesana a supporto dei bisogni del territorio ha avviato nel 2022, che sar\u00e0 proseguito nel 2023, il progetto APRI di Caritas Italiana che subordina l\u2019aiuto economico alla presenza di un tutor<\/em> che aiuti l\u2019integrazione del soggetto, e anche il contributo economico deve andare nella direzione dell\u2019integrazione e della crescita del potenziale della persona (e non solo per bollette o alimenti), perch\u00e8 le persone che vengono aiutate economicamente con spese o bollette se non sono anche prese in carico<\/em>, cio\u00e8 seguite personalmente e inserite nella comunit\u00e0, molto difficilmente usciranno dalla loro situazione di necessit\u00e0. Se invece la comunit\u00e0 si mette accanto a queste situazioni di bisogno, le coinvolge dentro un\u2019amicizia e nella comunit\u00e0, nel tempo si va oltre l\u2019aiuto meccanico e materiale e si vanno a toccare le radici profonde del disagio, che emergono da una conoscenza approfondita. Questo permette che si pi\u00f9 facile uscire dalla situazione di disagio o comunque permette che avvenga un miglioramento. Cos\u00ec l\u2019aiuto materiale, necessario, \u00e8 inserito dentro un progetto di crescita e non lasciato al rischio dell\u2019assistenzialismo. Questo significa educare<\/em>\u00a0le comunit\u00e0 non solo all\u2019aiuto ma anche all\u2019accoglienza, inserimento e integrazione, cio\u00e8 instaurare una relazione con i bisognosi non solo nel momento della necessit\u00e0 ma coinvolgendoli in tutti i momenti della comunit\u00e0.<\/p>\n

Progetto Animatore di Comunit\u00e0<\/em><\/h5>\n

Inoltre \u00e8 attivo il progetto Animatore di Comunit\u00e0<\/em>\u00a0nato dall\u2019ascolto che la diocesi col Vescovo in prima fila, ha operato durante il periodo di San Valentino, che ha portato, tra le altre iniziative, ad inserire nella parrocchia di Santa Maria del Carmelo – Piazza della Pace degli educatori di strada<\/em> per mettersi accanto a chi vive situazioni di difficolt\u00e0 economico, educativo e sociale, stimolando la comunit\u00e0 tutta ad aprirsi ai tanti doni (e non solo problemi) presenti su quel territorio. Si tratta di un intervento rigenerativo di comunit\u00e0<\/em>, che vuole aiutare una comunit\u00e0 in frontiera a ristrutturarsi in maniera missionaria e solidale.<\/p>\n

I servizi della Caritas – associazione San Martino<\/em> nel 2022<\/h4>\n

“Tutte le opere di carit\u00e0 -ha detto il presidente dell\u2019associazione San Martino<\/em>, Francesco Venturini – sono segni-semi coltivati in questi anni che faremo in modo che diventino alberi che portano sempre pi\u00f9 frutti.<\/p>\n

Ne semineremo di nuovi che aiuteranno le persone in difficolt\u00e0, gli invisibili, le vittime di violenza e tutti quelli che vorranno crescere con la nostra Chiesa diocesana”.<\/p>\n

I servizi offerti sono stati molteplici:<\/p>\n

Mensa San Valentino, Emporio della Solidariet\u00e0 a Terni e in quello di Amelia, gestito dalla Parrocchia San Francesco; Centro di Ascolto nel carcere di Terni dove sono\u00a0<\/b>stati effettuati quaranta nuovi colloqui, con la consegna a duecento\u00a0detenuti 2.562 beni di prima necessit\u00e0. Sono stati accolti trecentoquattro immigrati, di cui duecentodiciannove richiedenti asilo. Sono seguite cinquantasei persone vittime di tratta, in accoglienza sei donne per sfruttamento sessuale e quattro uomini per sfruttamento lavorativo, nell\u2019ambito del progetto\u00a0Free Life:\u00a0Fuori dal Rischio Emarginazione ed Esclusione<\/em>.<\/p>\n

Sono centoquarantacinque le donne maltrattate prese in carico dal Centro Anti Violenza Libere Tutte<\/em>\u00a0affidato in gestione alla San Martino dal 1 gennaio 2022. Di queste, otto sono in accoglienze residenziali con i loro nove figli minori; inoltre quattro donne singole e altre otto donne con otto minori in pronta emergenza.<\/p>\n

Sono state ottanta le persone che hanno usufruito del contributo 8×1000 della carit\u00e0 (gestito direttamente dalla Caritas) con centoventotto interventi consistiti in: settantacinque contributi per il pagamento delle utenze, dodici\u00a0 contributi per il pagamento degli affitti, quaranta contributi per interventi vari.<\/p>\n

A Casa Parrabbi\u00a0<\/em>sono stati accolti trentadue uomini,\u00a0di cui sei italiani e ventisei stranieri.<\/p>\n

Sono state tredici persone accolte nel progetto Emergenza Freddo<\/em>\u00a0gestito per conto del Comune di Terni. Sono state quarantaquattro le persone che si sono rivolte allo\u00a0Sportello immigrati\u00a0che \u00e8 gestito per conto del Comune di Terni.<\/p>\n

Sei tirocini formativi attivati con il Progetto Formati e Avviati al lavoro<\/em> a fronte di trentaquattro richieste ricevute.<\/p>\n

Ottantasei persone selezionate di cui diciassette hanno gi\u00e0 ottenuto un BUL nell\u2019ambito dell\u2019 avviso RE-WORK\u2013 Buono Umbro per il Lavoro e accesso alla Rete dei servizi per l\u2019inserimento lavorativo in Umbria<\/em> e i primi risultati sono: otto Contratti a tempo indeterminato, un contratto di apprendistato, tre contratti a tempo determinato,\u00a0 un contratto\u00a0Co.Co., tre Lavoro intermittente un tirocinio.<\/p>\n

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