{"id":69623,"date":"2022-12-15T14:36:17","date_gmt":"2022-12-15T12:36:17","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=69623"},"modified":"2022-12-15T16:43:57","modified_gmt":"2022-12-15T14:43:57","slug":"avviati-i-lavori-per-il-recupero-della-chiesa-abbaziale-di-sant-eutizio-in-preci","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/avviati-i-lavori-per-il-recupero-della-chiesa-abbaziale-di-sant-eutizio-in-preci\/","title":{"rendered":"Avviati i lavori per il recupero della chiesa abbaziale di Sant’Eutizio a Preci"},"content":{"rendered":"
Mercoled\u00ec 14 dicembre alle 9.30, sotto una pioggia battente, sono iniziati i lavori per il recupero della chiesa dell\u2019Abbazia di Sant’Eutizio<\/a> in Preci, gravemente danneggiata dai terremoti del 2016. All\u2019arrivo dei primi camion con le impalcature e altri materiali erano presenti l\u2019arcivescovo di Spoleto-Norcia<\/a> monsignor Renato Boccardo, il vicario generale dell\u2019Archidiocesi don Sem Fioretti e il parroco dell\u2019Abbazia don Luciano Avenati. Ricordiamo che lo scorso 3 ottobre, proprio nel cortile dell\u2019Abbazia, era stato firmato il contratto per l\u2019avvio del cantiere.<\/p>\n L\u2019intervento di recupero della chiesa rientra nell\u2019ordinanza speciale n. 10 del 15 luglio 2021 del Commissario straordinario del Governo alla ricostruzione. L\u2019importo complessivo dei lavori a base d\u2019appalto \u00e8 5.321.277,77 euro, di cui: 1.126.387,47 euro per la sicurezza e 4.194.890,30 euro per i lavori. Il soggetto attuatore, naturalmente, \u00e8 l\u2019archidiocesi di Spoleto-Norcia nella persona del vicario generale don Sem Fioretti. Il responsabile della procedura e dei lavori \u00e8 il geometra Simone Desantis, direttore dell\u2019ufficio tecnico dell\u2019Archidiocesi. Alta sorveglianza Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell\u2019Umbria: l\u2019ingegner Giuseppe Lacava e il dottor Giovanni Luca Delogu. Il progetto del recupero della chiesa abbaziale di Sant’Eutizio \u00e8 stato redatto dal Raggruppamento Temporaneo di Professionisti, cos\u00ec composto: mandatario lo Studio Associato di Ingegneria Capaldini (Paolo e Giampaolo) di Bastardo di Giano dell\u2019Umbria; mandanti: l\u2019architetto Fabrizio Bonucci di Foligno, progettista e direttore dei lavori architettonici; l\u2019ingegner Flavio Passeri della Progter s.n.c. di Ponte Valleceppi di Perugia, progettista e direttore lavori degli impianti; il geometra Claudio Belardoni di Perugia, coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione; il dottor Roberto Giorgetti di Spoleto, geologo; la dottoressa Margherita Agamennone Garibaldi di Perugia, progettista restauratore; la dottoressa Alessia Anzani di Norcia, archeologo; l\u2019ingegner Sergio Salvatori di Perugia, collaudatore; l\u2019architetto Davide Pecilli de L\u2019Aquila, collaboratore giovane professionista.<\/p>\n I lavori sono eseguiti dal raggruppamento Temporaneo d\u2019Impresa (RTI) tra la C.E.S.A<\/em>. con sede a Citt\u00e0 di Castello, in qualit\u00e0 di capogruppo mandataria, e la TECNOSTRADE S.r.l.<\/em> con sede a Perugia, in qualit\u00e0 di mandante. Nello specifico: l\u2019architetto Nicola Falcini, direttore tecnico di cantiere; l\u2019architetto Fanny Ballotti, tecnico di cantiere per le opere architettoniche; il dottor Paolo Pettinari, tecnico di cantiere per le opere di restauro; l\u2019ingegner Francesco Caporali, direttore tecnico delle opere specialistiche strutturali; il geometra Giuseppe Medici, tecnico di cantiere; il dottor Lorenzo Caporali, responsabile comunicazioni esterne.<\/p>\n “L\u2019avvio del cantiere dell\u2019abbazia di Sant’Eutizio -ha detto l’arcivescovo- \u00e8 un tassello luminoso che viene ad aggiungersi al mosaico della ricostruzione gi\u00e0 in atto. Il complesso abbaziale della Valle Castoriana, racconta una storia preziosa di fede, di cultura e di arte. Il suo recupero diventa allora un messaggio di speranza e di fiducia per coloro che a sei anni dal terremoto devono ancora affrontare la fatica di ricominciare e di ritrovare una vita dignitosa e sicura. Stare in un cantiere, mi offre l\u2019occasione di unirmi all\u2019appello gi\u00e0 espresso da diversi enti al Governo nazionale circa la presenza e l\u2019azione del Commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini.<\/p>\n Abbiamo lavorato con lui con grande intesa ed efficienza, trovando sempre ascolto, accoglienza e soprattutto soluzione ai problemi. Le voci che circolano in queste ultime settimane circa una sua sostituzione ci preoccupano grandemente. L\u2019appello \u00e8 a superare gli interessi di parte e politici e guardare invece a quelli di queste popolazioni, al lavoro compiuto e a quello che \u00e8 in programma. Unisco volentieri la mia voce alle altre -conclude l\u2019arcivescovo- chiedendo al Governo di pensare unicamente al bene di questa gente”.<\/p>\n “Non posso che rallegrarmi -dice don Luciano Avenati- perch\u00e9 finalmente la speranza dell\u2019inizio dei lavori \u00e8 realt\u00e0. Voglio solo dire una cosa: chiedo l\u2019intercessione dei Santi Eutizio, Spes e Fiorenzo affinch\u00e9 i lavori procedano spediti e che possano terminare nei tre anni preventivati. In questa occasione mi piace fare anche memoria di tutti gli abati e i monaci che lungo i secoli qui hanno lodato il Signore e hanno lavorato su questo territorio per renderlo cristiano, per far sviluppare la cultura e l\u2019agricoltura”.<\/p>\n “I lavori inizieranno dalla parte absidale -spiega l’ingegner Giampaolo Capaldini- la zona della facciata, infatti, \u00e8 ancora in pericolo essendo situata proprio sotto la rupe, che deve essere consolidata. Procederemo con lo smontaggio della copertura dell\u2019abside per mettere in sicurezza l\u2019aera sottostante e lavorare cos\u00ec in tranquillit\u00e0; poi, scenderemo verso il basso fino al recupero della cripta e, quando la parte antistante sar\u00e0 in sicurezza, consolideremo le murature e riscostruiremo la facciata con il rosone.<\/p>\n Al termine di ci\u00f2, faremo anche un consolidamento fondale perch\u00e9 la chiesa ha avuto un grosso cedimento verso valle, essendo poggiata su un terrapieno antropico. Restaureremo infine anche tutte le opere d\u2019arte: quelle presenti all\u2019interno della chiesa, come l\u2019altare e la tomba dei Santi Eutizio e Spes, e quelle ricoverate al deposito regionale di Santo Chiodo di Spoleto. Con l\u2019ufficio tecnico dell\u2019Archidiocesi, stiamo accelerando per completare l\u2019iter burocratico necessario al recupero dell\u2019intera abbazia. I lavori della chiesa, quindi, dovranno necessariamente intersecarsi anche con quelli relativi al monastero e alla rupe. Il nostro obiettivo -conclude Capaldini- \u00e8 quello di riconsegnare l\u2019intero complesso abbaziale di Sant’Eutizio in circa tre anni a partire da oggi”.<\/p>\n “Siamo due aziende umbre -afferma Nicola Falcini della C.E.S.A., capogruppo mandataria- e c\u2019era la volont\u00e0 di creare un pool d\u2019imprese del territorio per operare in un monumento di cos\u00ec grande importanza qual \u00e8 l\u2019Abbazia di Sant’Eutizio.<\/p>\n Per quanto riguarda la ricostruzione e il riassemblaggio della facciata e del rosone adotteremo la tecnica di restauro chiamata anastilosi<\/em>: utilizzando la documentazione degli archivi, ricostruiremo tutto com\u2019era e dove era, elemento per elemento”.<\/p>\n \n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Mercoled\u00ec 14 dicembre alle 9.30, sotto una pioggia battente, sono iniziati i lavori per il recupero della chiesa dell\u2019Abbazia di Sant’Eutizio in Preci, gravemente danneggiata dai terremoti del 2016. 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L\u2019appello dell\u2019arcivescovo di Spoleto-Norcia Renato Boccardo affinch\u00e9 Giovanni Legnini resti Commissario alla ricostruzione<\/h4>\n
La gioia del parroco don Luciano Avenati<\/h4>\n
L\u2019ingegner Giampaolo Capaldini sui tempi dei lavori<\/h4>\n
La soddisfazione delle imprese<\/h4>\n