Ordinazione presbiterale nella Basilica Cattedrale di Spoleto da parte dell\u2019arcivescovo Renato Boccardo, gioved\u00ec 8 dicembre, solennit\u00e0 dell\u2019Immacolata Concezione, dei diaconi Salvatore Ficarra e Luca Gentili.<\/p>\n
Davvero un bel momento di grazia per la Chiesa di Spoleto-Norcia.<\/p>\n
Una liturgia solenne, molto partecipata, di ringraziamento a Dio per aver mandato nuovi operai nella sua messa. \u00c8 stata animata dalla corale diocesana diretta da Mauro Presazzi, con l\u2019aggiunta di strumenti a corda e a fiato. Il servizio all\u2019altare \u00e8 stato curato dai seminaristi del Pontificio seminario regionale Pio XI<\/em> di Assisi e dai ministranti, coordinati dal cerimoniere arcivescovile don Pier Luigi Morlino. La presentazione al vescovo dei due nuovi sacerdoti<\/a> all\u2019inizio della celebrazione di ordinazione, \u00e8 stata fatta dal rettore del Seminario regionale don Andrea Andreozzi. Luca e Salvatore sono stati accompagnati dai familiari, commossi per questo importante evento, e dagli amici di sempre.<\/p>\n <\/b>Vescovo e preti hanno indossato i paramenti sacri nel Palazzo Arcivescovile e processionalmente sono scesi verso il Duomo. Sono entrati in chiesa attraversando la Porta Santa\u00a0<\/b>che \u00e8 stata aperta lo scorso 16 ottobre per l\u2019825simo anniversario di dedicazione della Cattedrale. Dopo la liturgia della Parola c\u2019\u00e8 stata quella dell\u2019ordinazione: la presentazione degli eletti, l\u2019omelia dell\u2019Arcivescovo, gli impegni di Luca e Salvatore ad esercitare per tutta la vita il ministero sacerdotale, le litanie dei Santi con gli eletti prostrati a terra, l\u2019imposizione delle mani dell\u2019arcivescovo e dei presbiteri sugli eletti e la grande preghiera di ordinazione. Poi, si sono svolti i riti esplicativi: la vestizione degli abiti sacerdotali (Luca \u00e8 stato coadiuvato da don Samy Abu Eideh della Diocesi di Perugia-Citt\u00e0 della Pieve e suo compagno di studi e Salvatore da don Edoardo Rossi, attuale parroco di San Venanzo, il prete che \u00e8 stato suo punto di riferimento per l\u2019ingresso in seminario), l\u2019unzione crismale, la consegna del pane e del vino per il sacrificio eucaristico, l\u2019abbraccio di pace col Vescovo e i confratelli presbiteri. A questo punto, la Messa \u00e8 proseguita con liturgia eucaristica. Al termine della celebrazione, don Luca e don Salvatore sono rimasti in chiesa per ricevere il bacio delle mani e per la benedizione al popolo.<\/p>\n “Carissimi Luca e Salvatore -ha detto monsignor Boccardo- compirete un passo che segner\u00e0 tutta la vostra vita. Per sempre. La Chiesa vi attende; gli uomini, vicini o lontani, vi aspettano ed hanno bisogno di voi. Come Ges\u00f9 nel Vangelo, non potete rimandarli digiuni: hanno fame e sete di Dio, hanno bisogno della sua parola e del suo pane che salva (cf Mc 6, 35-44)<\/i>. Andate loro incontro con cuore sereno e fiducioso: come servi, come amici, come ministri di Cristo e dispensatori dei suoi misteri.<\/p>\n Il gesto di Luca e Salvatore, conferma e corrobora la nostra fede, forse titubante e incerta, d\u00e0 alla nostra speranza un palpito nuovo; il loro esempio, la loro gioia, la loro serenit\u00e0 sia testimonianza che ci scuote, perch\u00e9 questo evento non ci trovi soltanto spettatori, ma ci veda personalmente coinvolti nell’impegno della fedelt\u00e0 alla vocazione battesimale.<\/p>\n E allora permettetemi di rivolgermi -ha concluso l’arcivescovo-\u00a0specialmente ai giovani qui presenti: la nostra Chiesa, quella che vi ha generato alla vita di Dio e alla fede, ha bisogno di voi e tende con fiducia la mano: nessuno avr\u00e0 il coraggio di impegnarsi per il Vangelo e per il servizio dei fratelli scegliendo la via del sacerdozio? Ripeto: c\u2019\u00e8 qualcuno che voglia interrogarsi seriamente circa la possibilit\u00e0 di diventare prete? Credetemi: Chi fa entrare Cristo nella sua vita non perde nulla, assolutamente nulla di ci\u00f2 che la rende libera, bella e grande… Non abbiate paura di Cristo! Egli non toglie nulla, e dona tutto. Chi si dona a lui, riceve il centuplo<\/em> (cf Benedetto XVI, Omelia, 24 aprile 2005)<\/i>“.<\/p>\nLa liturgia di ordinazione<\/h4>\n
L\u2019omelia dell\u2019Arcivescovo<\/h4>\n