{"id":69235,"date":"2022-11-11T16:46:42","date_gmt":"2022-11-11T14:46:42","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=69235"},"modified":"2022-11-11T16:49:01","modified_gmt":"2022-11-11T14:49:01","slug":"presentato-a-perugia-il-iv-rapporto-caritas-sulle-poverta-in-umbria","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/presentato-a-perugia-il-iv-rapporto-caritas-sulle-poverta-in-umbria\/","title":{"rendered":"Presentato a Perugia il IV Rapporto Caritas sulle povert\u00e0 in Umbria"},"content":{"rendered":"

In vista della VI Giornata Mondiale dei Poveri<\/em> indetta da Papa Francesco domenica 13 novembre dedicata al tema Ges\u00f9 Cristo si \u00e8 fatto povero per voi<\/em>, presso il Villaggio della Carit\u00e0<\/em> a Perugia, \u00e8 stato presentato il IV Rapporto Caritas sulle povert\u00e0<\/a> in Umbria 2021\u00a0Un Padre alla ricerca dei figli<\/em>, a cura della Delegazione regionale Caritas<\/a>.<\/p>\n

Il rapporto prende in esame ogni dato analizzato ha dietro di s\u00e9 il volto e la storia di una persona, di una famiglia che cerca nuova dignit\u00e0. Si vuole costruire una rete sempre pi\u00f9 virtuosa che porti le persone in gravi difficolt\u00e0 a liberarsi dalle catene della povert\u00e0.<\/p>\n

Sono intervenuti monsignor Francesco Soddu, vescovo di Terni-Narni-Amelia, delegato Ceu per il servizio alla carit\u00e0, il professor Marcello Rinaldi, responsabile della Delegazione Caritas Umbria, e il professor Pierluigi Grasselli, economista, coordinatore dell\u2019Osservatorio diocesano delle povert\u00e0 ed inclusione sociale di Perugia, i direttori delle Caritas diocesane umbre e i rappresentanti delle Istituzioni civili preposte alle politiche sociali.<\/p>\n

Dal rapporto emerge come alla pandemia Covid 19 sia seguita una grande diffusione della povert\u00e0, con un forte inasprimento delle disuguaglianze, frutto diretto e indiretto degli svariati provvedimenti di confinamento e l\u2019aggravamento di disparit\u00e0 molteplici, che caratterizzano struttura e funzionamento del sistema economico e sociale.<\/p>\n

Per effetto della pandemia, muta anche la composizione delle persone cadute in povert\u00e0. Circa il trenta per cento dei richiedenti aiuto \u00e8 costituito dai cosiddetti nuovi poveri<\/em>, di cui quasi due – tre italiani, colpiti dagli effetti diretti e indiretti della pandemia.<\/p>\n

In questo contesto, piuttosto critico, irrompe l’emergenza umanitaria connessa all’invasione russa dell’Ucraina.\u00a0 Alla met\u00e0 di maggio 2022 sono pi\u00f9 di centotredici mila le persone in fuga dal conflitto in Ucraina e giunte in Italia, tra cui quasi trentanove mila minori. Aiutarle chiede risorse per l’assistenza ai minori soli e per l’accoglienza dei profughi sul territorio. Per la scuola, migliaia di minori entrano nelle aule italiane, ma ci sono problemi di personale e di formazione dello stesso.<\/p>\n

I dati raccolti nei Centri di Ascolto Caritas delle otto diocesi umbre evidenziano come la povert\u00e0 abbia sempre pi\u00f9 natura strutturale e si caratterizzi, da tempo, per una elevata quota di famiglie in stato di povert\u00e0 assoluta, mentre in crescita anche la povert\u00e0 relativa passata dall\u2019otto per cento del 2020 al nove e cinque per cento del 2021.<\/p>\n

In totale i richiedenti aiuto registrati nei centri di ascolto nel 2021 sono stati 4806, di cui 2416 donne e 2390 uomini, per lo pi\u00f9 stranieri (2519 del totale), con provenienza prevalente da Marocco, Nigeria, Romania e Albania, e 1620 italiani, di fascia d\u2019et\u00e0 compresa tra i 19-65 anni, con un\u2019istruzione medio bassa (licenza media inferiore).<\/p>\n

Il rapporto mostra come stia cambiando la composizione dei poveri con la presenza di disoccupati (1256), ma anche quella degli occupati (752), che rappresentano lavoratori poveri<\/em>\u00a0quando un lavoro non adeguatamente retribuito pu\u00f2 non preservare dalla povert\u00e0, e pensionati (256).<\/p>\n

Informazioni di grande rilievo sono quelle riguardanti la qualit\u00e0 e la frequenza dei bisogni: su un totale di 9609 richieste di aiuto, l\u2019incidenza pi\u00f9 elevata riguarda i bisogni strettamente collegati ad una condizione di povert\u00e0, quali i sussidi economici o altre tipologie di beni o servizi, alla casa, dalla richiesta di occupazione, dai bisogni legati alla famiglia, all\u2019immigrazione, alla salute.<\/p>\n

Questa matrice dei bisogni mostra la multidimensionalit\u00e0 della povert\u00e0, e la conseguente necessit\u00e0 di una molteplicit\u00e0 di interventi.<\/p>\n

Tra i problemi, si propongono quelli legati al pagamento di un affitto, per 2480 assistiti; oppure alla presenza di figli minori conviventi per 1677 richiedenti, che manifesta la rilevanza che pu\u00f2 assumere il problema della povert\u00e0 minorile.<\/p>\n

La Caritas ha accresciuto in misura rilevante il volume degli interventi, ed anche la loro articolazione, introducendo innovazioni nelle modalit\u00e0 erogative, per rispondere ai forti aumenti dei bisogni degli assistiti, sul fronte dell’offerta di beni e servizi, e della crescente differenziazione di questi, per rispondere alla multidimensionalit\u00e0 della domanda di aiuto<\/p>\n

Nel 2021 sono stati effettuati dalle Caritas diocesane 148.644 interventi di cui spiccano per quantit\u00e0\u00a0quelli per beni e servizi materiali, alloggio e ascolto\u00a0e in questo dato si pu\u00f2 delineare il ruolo di accompagnamento dei Centri d\u2019ascolto rispetto al semplice aiuto economico. Nel dettaglio gli interventi sono stati 98.967 per beni e servizi materiali (tra cui compaiono empori e market solidali, viveri, mensa e vestiario); 27.504 per l\u2019alloggio; 14.728 per l\u2019ascolto; 3917 per sussidi economici; 1226 per il coinvolgimento di enti o associazioni; 454 per lavoro; 846 per consulenza professionale; 612 per orientamento; 325 per la sanit\u00e0; 40 per la scuola e 25 per servizi socio-assistenziali<\/p>\n

“Il rapporto -ha sottolineato monsignor Francesco Antonio Soddu- e ci\u00f2 che deriva dall’ascolto delle persone. I dati sulla povert\u00e0 sono i risultati di quello che \u00e8 stata l\u2019opera dei Centri di ascolto diocesani. Dietro a questi numeri ci sono delle persone con le loro vite e problematiche che evidenziano ancora una volta il trend in crescita della povert\u00e0 assoluta. Ci\u00f2 che \u00e8 pi\u00f9 rilevante in questo nostro rapporto \u00e8 la povert\u00e0 dei giovani, con il pericolo che sia un vivaio di ulteriore nuova povert\u00e0 generate dall\u2019indifferenza. E ed \u00e8 gi\u00e0 un fatto acclarato che in Italia ci sono pi\u00f9 di un milione e quattrocento mila minori poveri. Bisogna mettere in atto quelle che sono le strategie emergenziali, ma che sono alla portata di tutti, innanzitutto l’istruzione e l’occupazione, perch\u00e8 senza istruzione non si pu\u00f2 accedere a nessun tipo di occupazione. Ci\u00f2 che papa Francesco ci ricorda nelle sue esortazioni e lettere \u00e8 di abbattere le disuguaglianze che ci sono in ogni fronte della vita sociale e che tendono a crescere senza sosta. Nella nostra regione dobbiamo cercare di mettere in atto quanto pi\u00f9 possibile l’abbattimento delle disuguaglianze a livello di istruzione e di occupazione”.<\/p>\n

Il professor Pierluigi Grasselli ha evidenziato l\u2019importanza di un welfare comunitario, un welfare non personalizzato<\/em>.<\/p>\n

“Dobbiamo considerare -ha aggiunto- il nostro impegno nel volontariato per venire incontro ai bisogni dell’altro. Un welfare a quattro mani. Il governo deve essere a quattro mani, pubblico, mercato e societ\u00e0 civili sia cittadini che imprese socialmente rilevanti, sono necessari per affrontare le sfide di oggi. Dietro i bisogni si nascondono le disuguaglianze che crescono inarrestabili. Criticit\u00e0 sono il mercato del lavoro e il sistema dell’istruzione, la condizione abitativa, il sistema sanitario”.<\/p>\n

Il rapporto, contenente i dati sulla povert\u00e0 suddivisi anche per singole diocesi, \u00e8 consultabile on line al seguente link:<\/p>\n

https:\/\/storymaps.arcgis.com\/stories\/2f96370733324b8eae0923bdc0a53703<\/a><\/p>\n

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