{"id":6870,"date":"2008-08-01T00:00:00","date_gmt":"2008-08-01T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=6870"},"modified":"2008-08-01T00:00:00","modified_gmt":"2008-08-01T00:00:00","slug":"ci-fidiamo-del-parroco-dei-politici-un-po-meno","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/ci-fidiamo-del-parroco-dei-politici-un-po-meno\/","title":{"rendered":"Ci fidiamo del parroco, dei politici, un po’ meno"},"content":{"rendered":"

Dati raccolti in questo recente periodo forniscono una fotografia socio-culturale del territorio. \u00c8 stato infatti compiuto uno studio socio-culturale in preparazione al convegno ‘Una comune responsabilit\u00e0 per il futuro della citt\u00e0’, condotto su un campione di 1.000 intervistati rappresentativi per sesso ed et\u00e0, professioni e istruzione, redatto dall’Eurisko per verificare l’opinione dei residenti del Comune sia sugli aspetti relativi alla propria citt\u00e0 che i luoghi ai quali ci si sente pi\u00f9 legati. E ancora, valutazione attuale ed aspettative verso la situazione economica, la sicurezza, l’immigrazione, i sevizi sanitari, la cultura, la qualit\u00e0 dell’ambiente, capacit\u00e0 delle aziende di creare prodotti innovativi, opinioni sul proprio futuro professionale e sul futuro della citt\u00e0 di Terni. Ed infine i comportamenti religiosi, come la partecipazione alla messa e la lettura della Bibbia. Ne \u00e8 emersa una citt\u00e0 sicura – secondo il 58% degli interpellati -, senza particolari criticit\u00e0 legate all’immigrazione, ma preoccupata per l’economia. Anche la qualit\u00e0 dell’ambiente ottiene un giudizio decisamente negativo (51%). Non entusiasmante, ma pi\u00f9 positivo che negativo, il giudizio sulle attivit\u00e0 culturali. I cittadini ripongono il pi\u00f9 alto il livello di fiducia nel parroco, nei primari dell’ospedale, nei professori nelle scuole, nel vescovo; meno ci si fida invece delle istituzioni politiche ed economiche (partiti, sindaco, sindacati, industriali). Dall’indagine emerge che il 28% degli abitanti di Terni ha letto almeno un brano della Bibbia negli ultimi 12 mesi, nella media rispetto alla popolazione italiana in genere. Hanno consultato le Sacre Scritture in misura maggiore le donne (32,1%), le fasce di et\u00e0 centrali (i 35-44enni, nel 36,1% dei casi), ed i laureati (34,2%). L’opinione maggiormente condivisa \u00e8 che la Bibbia sia parola ispirata da Dio, ma che non debba tutta essere interpretata alla lettera (in accordo con questa affermazione pi\u00f9 le donne ed i giovani da 18 a 34 anni – rispettivamente il 50,6% ed il 59,5% – e chi ha un livello di istruzione pi\u00f9 alto). Segue l’opinione che la Bibbia sia un antico libro di leggende, fatti storici ed insegnamenti scritto dall’uomo, opinione che raccoglie un maggiore consenso presso gli uomini (28,0%), ed i laureati (27,5%). Risultano leggermente meno coloro che ritengono che la Bibbia sia parola diretta di Dio, e che debba essere interpretata alla lettera (anche se la percentuale di accordo sale al 29,5% presso gli anziani al di sopra dei 74 anni, ed al 24,5% presso chi ha un livello di istruzione pi\u00f9 basso). I ternani sono preoccupati per la situazione economica, per il fenomeno dell’immigrazione, per la qualit\u00e0 dell’ambiente, non hanno fiducia nel sindaco, nei sindacati e nei partiti locali. Considerano, viceversa, positivi i servizi sanitari e la sicurezza, hanno fiducia nei primari dell’ospedale, nei parroci, nella acciaierie della Tk-Ast e nel vescovo. Sono alcuni dei dati che emergono dall’indagine; una citt\u00e0 legata alle proprie tradizioni, non particolarmente proiettata verso il futuro, fiduciosa in una crescita culturale e religiosa, meno nelle istituzioni economiche e politiche. In futuro, non si prevede di poter prescindere dall’impostazione industriale dell’economia cittadina, dalla quale per\u00f2 non ci si aspetta molto n\u00e9 in termini di innovazione n\u00e9 di forte miglioramento. Terni \u00e8 vissuta come citt\u00e0 industriale dal 72,6% degli intervistati e rester\u00e0 citt\u00e0 dell’industria anche fra dieci anni per il 35,6%. La citt\u00e0 con cui \u00e8 importante stringere rapporti economici \u00e8 Roma per il 49,6% e solo per il 20% \u00e8 Perugia. I servizi sanitari sono considerati positivi dal 62,5%, la sicurezza dal 58,8%, la cultura dal 41,3%. Negative la qualit\u00e0 dell’ambiente (per il 50,6% degli intervistati), la presenza degli immigrati (58%) e la situazione economica (55,6%). Inoltre, il 78% ha fiducia nei primari dell’ospedale, il 66,5% ha fiducia nei parroci, il 64,8% nella Thyssen-Krupp, il 63,1% nel vescovo. Il 50% dei ternani non ha fiducia nel sindaco, mentre un 7,6% non si pronuncia. Ha fiducia nei partiti solo il 26,6% dei ternani e nei sindacati il 39,5. Un 35% di ternani dichiara di collocarsi politicamente a sinistra o centrosinistra, il 5,8 al centro, il 23,5 a destra o centrodestra mentre il 35,4% non risponde o afferma di non interessarsi di politica. I luoghi di Terni che suscitano un maggiore senso di appartenenza affettiva sono i luoghi della tradizione naturalistica e storico-religiosa: spiccano le cascate delle Marmore (citate dal 57% del campione), seguite dalla basilica di San Valentino, a cui si sentono pi\u00f9 legate donne (38,2%) ed anziani (44,0%), e dalla fontana di piazza Tacito, anch’essa pi\u00f9 citata da donne (24,9%) ed anziani (31,8%). In quarta posizione si trova l’Acciaieria (20,2%), e nella successiva il Cantamaggio, a cui soprattutto le donne si sentono legate (22,7%).Nell’indagine Eurisko sono stati richiesti anche alcuni dati sulla vita religiosa. Il 77% dei residenti a Terni dichiara di partecipare a riti religiosi in chiesa (o in qualche altro luogo di culto): il 16,4% almeno una volta a settimana, il 24,8% da 1 a 3 volte al mese; pi\u00f9 assidue le donne (l’81,1% partecipa, il 19,2% almeno una volta a settimana), e i meno giovani (la partecipazione al di sopra dell’80%, la frequenza almeno una volta a settimana al di sopra del 23%).<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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