{"id":68133,"date":"2022-08-31T03:31:41","date_gmt":"2022-08-31T01:31:41","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=68133"},"modified":"2022-08-31T12:04:01","modified_gmt":"2022-08-31T10:04:01","slug":"elezioni-politiche-2022-dove-sono-le-idee-e-i-cattolici","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/elezioni-politiche-2022-dove-sono-le-idee-e-i-cattolici\/","title":{"rendered":"Elezioni politiche 2022. Dove sono le idee \u2026 e i cattolici?"},"content":{"rendered":"
Le liste per le elezioni politiche nazionali del 25 Settembre sono state \u201cchiuse\u201d e la campagna elettorale \u00e8 entrata nel vivo. Prima che gli animi si accendano troppo e che il frastuono superi il livello di guardia c\u2019\u00e8 tempo per qualche osservazione.<\/p>\n
Tuttavia, ancora prima di queste osservazioni, \u00e8 doveroso ribadire che, per il magistero sociale della Chiesa e non solo, la politica, come ogni ambito pratico, non \u00e8 oggetto di verit\u00e0 assolute n\u00e9 di sillogismi. Le conoscenze, gi\u00e0 in s\u00e9 precarie, vanno continuamente aggiornate. Le sorprese sono all\u2019ordine del giorno.<\/p>\n
La perfezione e la purezza vanno escluse a priori e dunque ogni argomento difensivo del tipo \u201cma anche loro \u2026\u201d va bandito per principio.<\/p>\n
L\u2019unica cosa che si pu\u00f2 fare \u00e8 confrontare le liste di priorit\u00e0. Valutare per i singoli problemi quali sono i diversi benefici ed i diversi costi delle soluzioni proposte e, soprattutto, valutare il pregresso delle persone e delle organizzazioni.<\/p>\n
I programmi da prendere in considerazione non sono quelli scritti oggi, ma quelli perseguiti sino a ieri. Si dir\u00e0: in tempo di tribalismi (anche) politici tutto questo non \u00e8 di moda. E quando mai un credente od una persona onesta possono farsi dettare i pensieri e le scelte dalle mode o dagli influencer? Anche se in tonaca. E veniamo a quattro osservazioni.<\/strong><\/p>\n Pressoch\u00e9 tutte le liste sono piene di bravissime persone, di persone \u2013 come a volte si dice \u2013 provenienti dalla \u201csociet\u00e0 civile\u201d. Ci\u00f2 nonostante non bisogna farsi confondere.<\/p>\n Basta osservare i posti loro assegnati e conoscere i sondaggi per rendersi conto che sono state collocate in posizioni \u201cinutili\u201d, sono state usate da \u201cabbellimento\u201d. Gruppi dirigenti ristrettissimi e selezionati per cooptazione si sono presi tutti i posti \u201cutili\u201d (ed anche qualcuno in pi\u00f9: \u201cper sicurezza\u201d).<\/p>\n Questo fenomeno non \u00e8 affatto inevitabile. Basta osservare come funzionano le grandi democrazie (ed ormai anche molte delle piccole) per rendersi conto facilmente che le primarie (spesso imposte per legge), o i \u201cprimi turni\u201d di sistemi a \u201cdoppio turno\u201d, servono esattamente a questo: a far s\u00ec che siano gli elettori a scegliere i candidati. N\u00e9 la attuale legge elettorale avrebbe impedito l\u2019utilizzo dello strumento delle primarie. Anzi, per la verit\u00e0, lo avrebbe favorito.<\/p>\n Il rifiuto delle primarie \u00e8 particolarmente grave per il Pd che era nato sul solenne impegno statutario di tenere regolarmente primarie aperte e trasparenti. Di quel Pd non c\u2019\u00e8 pi\u00f9 traccia e magari la cosa colpisce un po\u2019 meno in Umbria, dove il Pd \u2013 come qualcosa di realmente altro da quello che c\u2019era prima \u2013 non \u00e8 praticamente mai nato.<\/p>\n A quest\u2019uso delle \u201cfacce nuove\u201d, di routine a destra, non fa eccezione neppure il neonato \u201cTerzo Polo\u201d (Renzi-Calenda), che ha cercato di mettere al sicuro una manciata di ex-Pd nostrani, i quali, del riformismo e dello spirito liberale di cui oggi parlano, non avevano fatto sospettare quando erano interni e spesso al vertice dell\u2019\u201dUmbria rossa\u201d. Veniamo ai programmi. Qui il discorso si fa piuttosto semplice.<\/p>\n Difficile dire qualcosa del Movimento 5 Stelle e di Conte. Nel corso della passata legislatura hanno fatto di tutto ed hanno addirittura guidato (con Conte) governi di orientamento perfettamente opposto (record eguagliabile, ma non superabile), nessuno dei quali governi e delle rispettive alleanze minimamente riconducibile alle promesse fatte in campagna elettorale.<\/p>\n Anche dal punto di vista del metodo il M5S non ha certo dato compimento alle promesse di democrazia diretta e di trasparenza di cui si era vantato. Se bastava un po\u2019 di storia per sapere che la \u201cdemocrazia diretta\u201d \u00e8 un mito che serve solo a coprire l\u2019ennesimo attacco alla democrazia, forse non tutti si aspettavano che alla fine risultasse irrisolto anche il nodo del rapporto tra M5S e aziende private.<\/p>\n Ci\u00f2 detto, e a dimostrazione di quanto detto in premessa, non si pu\u00f2 per\u00f2 non ricordare che per iniziativa dei \u201cCinque Stelle\u201d abbiamo avuto una riforma \u2013 il taglio dei parlamentari \u2013 che punisce il ceto politico ed aumenta il peso del voto del singolo elettore. Una riforma \u2013 come tutte certamente da completare \u2013 della quale solo da poco abbiamo cominciato ad apprezzare il valore e la utilit\u00e0.<\/p>\n Difficile dire qualcosa anche della alleanza cui hanno dato vita: +Europa, il Pd, i dalemiani della \u201cditta\u201d gi\u00e0 fuoriusciti, Fratoianni, Bonelli e Di Maio.<\/p>\n La eterogeneit\u00e0 \u00e8 tale che questa coalizione non ha n\u00e9 un programma, n\u00e9 un leader e forse neppure un nome. Vi sta dentro chi \u00e8 stato con Draghi e chi lo ha costantemente combattuto, e persino Di Maio il quale, per parlare solo di politica estera, ha avuto momenti di attiva simpatia per Putin, altri di alacre collaborazione con i cinesi e ora, da poco, professa \u201ceuropeismo\u201d ed \u201catlantismo\u201d.<\/p>\n Il Pd, che aveva cercato in ogni modo il Conte III piuttosto che il governo Draghi, dopo essere stato fedele a quest\u2019ultimo, una volta caduto l\u2019ha immediatamente rimosso, accantonandone l\u2019agenda ed alleandosi con chi lo ha osteggiato. Si dice: colpa delle legge elettorale; ma \u2013 a prescindere dal fatto che tale legge non obbliga affatto a fare alleanze, n\u00e9 tanto meno a farne con chi ha idee diverse dalle proprie \u2013 si tratta di una legge elettorale che porta il nome dell\u2019allora capogruppo Pd!<\/p>\n Se ora il Pd si accorge che si tratta di una legge elettorale fatta male, non dovrebbe accampare scuse, ma chiedere scusa. La scissione di alleanza elettorale e programma \u00e8 l\u2019ennesima pietra tombale posta dal Pd su se stesso. In questa fase neppure i residui riformisti del Pd hanno dato battaglia a Letta ed alla \u201cditta\u201d, ma si sono limitati a tentare di farsi cooptare.<\/p>\n Di programmi invece ha invece senso parlare se si prendono in considerazione Centrodestra e Terzo polo (Renzi-Calenda). Qui la alternativa \u00e8 chiara: da una parte \u2013 il Centrodestra \u2013 abbiamo un \u201cno\u201d netto alla \u201cagenda Draghi\u201d, dall\u2019altra \u2013 Renzi-Calenda \u2013 abbiamo un \u201cs\u00ec\u201d altrettanto netto alla \u201cagenda Draghi\u201d.<\/p>\n La contrapposizione \u00e8 resa ancora pi\u00f9 chiara dal fatto che la \u201cagenda Draghi\u201d non \u00e8 una vaga dichiarazione di intenti, ma un programma per larga parte gi\u00e0 scritto, gi\u00e0 in via di esecuzione e che gi\u00e0 ha prodotto risultati in termini di: flussi economici, pubblici e privati, di credito, di collocazione internazionale dell\u2019Italia, di riforme, di risultati gi\u00e0 prodotti dalle politiche adottate.<\/p>\n Naturalmente la \u201cagenda Draghi\u201d pu\u00f2 piacere o non piacere, ma si tratta di una cosa precisa e gi\u00e0 operativa. Sicch\u00e9 la alternativa tra Centrodestra e Terzo Polo ha contorni precisi e concreti. (N\u00e9 si pu\u00f2 escludere che un buon risultato di Renzi & Calenda attragga e torni a dare un po\u2019 di coraggio ai riformisti del Pd ed agli eventuali \u2013 attualmente scomparsi dai radar \u2013 \u201cnon sovranisti\u201d e \u201cnon populisti\u201d del Centrodestra.)<\/p>\n Ci\u00f2 che il Centrodestra non dice nel suo programma \u00e8 come (e dunque a quali costi) riuscirebbe a garantire altrimenti i flussi finanziari positivi generati dalla agenda Draghi (dai fondi messi a disposizione dall\u2019UE agli investimenti privati attirati dalla fiducia generata sui mercati da Draghi e dalle sue politiche). Ad esempio, come potrebbe mai essere possibile arginare la escalation dei prezzi dell\u2019energia se non con un fronte UE compatto quale quello cui Draghi ha lavorato sin quasi ad assumerne la leadership?<\/p>\n N\u00e9 il Centrodestra dice come riuscir\u00e0 a conservare la apertura di credito riguadagnata dall\u2019Italia nelle sedi internazionali, n\u00e9 come eviter\u00e0 i contraccolpi negativi della cancellazione delle riforme realizzate o messe in cantiere dal governo uscente, n\u00e9 con cosa sostituir\u00e0 i risultati ottenuti e quelli attesi delle politiche adottate dal governo Draghi. Il Centrodestra afferma di voler stare nella Unione Europea e nella Nato, ma questo non basta perch\u00e9 si pu\u00f2 stare in Europa come l\u2019Ungheria di Orban (corteggiatissimo da Meloni) ed il Gruppo di Visegrad (amato da Salvini) oppure come Macron; perch\u00e9 si pu\u00f2 stare nella Nato come la Turchia di Erdogan o come la Gran Bretagna.<\/p>\nPe le elezioni candidati non scelti dagli elettori<\/h2>\n
I programmi di partiti e coalizioni ci sono?<\/h2>\n
I 5Stelle di Conte<\/h3>\n
Il Pd e gli alleati<\/h3>\n
Centro destra e Terzo polo Renzi-Calenda<\/h3>\n