{"id":6794,"date":"2008-07-04T00:00:00","date_gmt":"2008-07-03T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=6794"},"modified":"2015-07-08T14:21:18","modified_gmt":"2015-07-08T12:21:18","slug":"sara-un-prete-tra-i-giovani","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/sara-un-prete-tra-i-giovani\/","title":{"rendered":"Sar\u00e0 un prete tra i giovani"},"content":{"rendered":"
Il 21 giugno, nella cattedrale di San Rufino, don Alberto Franceschetti \u00e8 stato ordinato presbitero dall’arcivescovo mons. Domenico Sorrentino. L’ordinato era circondato da una cinquantina di presbiteri che, dopo il vescovo Sorrentino e l’emerito Goretti, hanno sfilato in silenzio per imporre le mani sul capo dell’eletto e invocare l’effusione dello Spirito santo. Tanti giovani hanno partecipato con grande passione al rito riguardante un loro amico che \u00e8 stato coinvolto insieme a loro nell’Azione cattolica, negli incontri giovanili della Lectio divina e in altre circostanze. Don Alberto Franceschetti \u00e8 un giovane di 34 anni, originario della Calabria. Ha conseguito la maturit\u00e0 scientifica e frequentato tre anni di Veterinaria all’Universit\u00e0 di Perugia poi, maturata la vocazione al sacerdozio, ha studiato al Seminario regionale umbro e ha frequentato i corsi di Teologia nell’Istituto teologico di Assisi. Attualmente presso l’Universit\u00e0 Salesiana di Roma si sta specializzando in pastorale biblica e liturgica. Alberto \u00e8 conosciuto come un giovane mite, d’animo sensibile e di intelligenza vivace. Durante la stessa celebrazione il vescovo ha assegnato al neo sacerdote il ministero che dovr\u00e0 svolgere: promuover\u00e0 la pastorale giovanile nelle unit\u00e0 pastorali di Assisi e nell’intera diocesi, risiedendo nella parrocchia di San Rufino. Due domande a don Alberto. Qual \u00e8 stata l’origine della tua vocazione? ‘Non \u00e8 stata certo un fulmine a ciel sereno, perch\u00e9 ho avuto la grazia di poter costantemente maturare nella fede, grazie prima di tutto alla mia famiglia che mi ha trasmesso i contenuti della fede. In seguito ho avuto modo di vivere una forte esperienza ecclesiale, prima al servizio della mia parrocchia ed in seguito anche nell’Azione cattolica diocesana. \u00c8 proprio in questo ambiente che sono maggiormente cresciuto come cristiano, dove ho potuto avere una profonda esperienza di Dio, che ad un certo punto mi ha portato a chiedermi se il mio servizio nella Chiesa fosse sufficiente nel modo in cui lo stavo svolgendo da laico, o se il Signore mi chiedesse un impegno pi\u00f9 profondo e radicale. Cos\u00ec ho iniziato il mio cammino vocazionale che mi ha portato a scegliere di entrare in Seminario’. Prete: per che cosa? ‘Sarebbe meglio dire ‘per chi?’ La prima domanda che mi sono posto quando ho sperimentato il grande amore che Dio Padre aveva per me \u00e8 stata: ‘Come posso fare perch\u00e9 anche altri possano sperimentare nella loro vita la misericordia e la bont\u00e0 di Dio?’. La domanda non \u00e8 ancora cambiata, infatti vivo il mio essere sacerdote principalmente con la volont\u00e0 di far conoscere a tutti il lieto annuncio del Vangelo. In particolare il Signore mi ha sempre messo al fianco dei pi\u00f9 giovani, ed \u00e8 nei loro confronti che sento la responsabilit\u00e0 pi\u00f9 grande, non solo perch\u00e9 il vescovo Sorrentino me li ha affidati, ma soprattutto perch\u00e9 possano costruire la loro vita appoggiandosi alla roccia che non crolla, alla pietra angolare, Cristo, per poter cos\u00ec rendere la loro vita un prodigio’. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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