{"id":67662,"date":"2022-07-13T11:33:29","date_gmt":"2022-07-13T09:33:29","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=67662"},"modified":"2022-07-15T16:22:24","modified_gmt":"2022-07-15T14:22:24","slug":"falso-diritto-vere-domande","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/falso-diritto-vere-domande\/","title":{"rendered":"Falso diritto. Vere domande"},"content":{"rendered":"
Una inutile, anzi, dannosa reazione \u201cdi pancia\u201d<\/strong>, l\u2019ultima risoluzione del Parlamento europeo contro la decisione della Corte suprema Usa di cancellare la sentenza \u201cRoe vs. Wade\u201d<\/strong> che ha garantito il diritto all\u2019aborto per cinquant\u2019anni.<\/span> Inutile perch\u00e9 non \u00e8 vincolante, ma soprattutto non ha realistiche possibilit\u00e0 di essere concretizzata. <\/span><\/p>\n Per inserire il \u201cdiritto all\u2019aborto sicuro e legale\u201d<\/strong> nella<\/span> Carta dei diritti fondamentali<\/em> dell’Unione europea<\/em>, infatti, \u00e8 necessaria l\u2019unanimit\u00e0 degli Stati membri<\/strong>, i quali hanno posizioni assai diverse, ma in comune hanno l\u2019assenza di tale \u201cdiritto\u201d nelle leggi che pure consentono l\u2019interruzione volontaria di gravidanza. Non \u00e8 quindi pensabile che l\u2019Ue possa perorare \u201cla sua inclusione nella<\/span> Dichiarazione universale dei diritti umani<\/em> \u201d – altra richiesta del testo – e tanto meno ci si pu\u00f2 illudere che il Congresso Usa \u201capprovi una legge che protegga l\u2019aborto a livello federale\u201d solo perch\u00e9 lo chiede l\u2019Ue.<\/span><\/p>\n L\u2019obiettivo<\/strong><\/span> pienamente raggiunto<\/strong> \u00e8 invece quello di radicalizzare ancora di pi\u00f9 lo scontro sull\u2019aborto,<\/strong> e in questo senso la risoluzione \u00e8 dannosa<\/strong>: la conta del Parlamento ha prodotto due schieramenti contrapposti, per usare tale falso \u201cdiritto\u201d strumentalmente come bandiera politica e segno di riconoscimento, evitando di affrontare i veri problemi.<\/span><\/p>\n Falso diritto<\/strong>, perch\u00e9 non pu\u00f2 esserci un diritto a sopprimere vite altrui<\/strong>, di qualcuno che \u2013 tra l\u2019altro \u2013 non pu\u00f2 essere chiamato a dire la sua. Neppure i movimenti per la libert\u00e0 di abortire<\/strong>, pur battendosi per avere leggi che lo consentissero, rivendicavano l\u2019aborto<\/strong><\/span> come un diritto<\/em><\/strong>. Ricordiamo ad esempio che, quando Giuliano Ferrara<\/strong> lanci\u00f2 la sua lista no-aborto, Ida Dominijanni<\/strong> rispose sul<\/span> Manifesto<\/em> con un lungo articolo, in cui tra l\u2019altro spiegava…<\/span><\/p>\n La traduzione del problema dell\u2019aborto in termini di diritto (da ridurre) \u00e8 tutta loro oggi, cos\u00ec come fu dei radicali (per conquistarlo) negli anni \u201970. Ma sfidiamo i Ferrara, i Merlo e quant\u2019altri a trovare nella letteratura femminista in materia un solo riferimento all\u2019aborto come diritto.<\/span><\/em><\/p>\n Disgrazia, lapsus, incidente, effetto dello squilibrio fra sessualit\u00e0 maschile e sessualit\u00e0 femminile: l\u2019aborto<\/strong> \u00e8 da<\/span> sempre, nel vocabolario femminista, un\u2019eccedenza irriducibile al linguaggio del diritto e dei diritti.<\/strong><\/span> Non credere di avere dei diritti si intitola, significativamente, il volume della Libreria delle donne di Milano che ricostruisce questa eccedenza dell\u2019aborto dal linguaggio del diritto e dei diritti.<\/span> Noi sull\u2019aborto facciamo un lavoro politico diverso si intitolava un famoso documento del \u201975 che spostava il fuoco dalla richiesta di una legge all\u2019analisi della sessualit\u00e0 e del desiderio (o non desiderio) di maternit\u00e0, sostenendo fra l\u2019altro: \u201cL\u2019aborto di massa negli ospedali non rappresenta una conquista di civilt\u00e0 perch\u00e9 \u00e8 una risposta violenta e mortifera al problema della gravidanza e colpevolizza ulteriormente il corpo della donna\u201d. <\/span><\/em><\/p>\n \u201cMentre chiediamo l\u2019abrogazione di tutte le leggi punitive dell\u2019aborto e la realizzazione di strutture dove sostenerlo in condizioni ottimali, ci rifiutiamo di considerare questo problema separatamente da tutti gli altri, sessualit\u00e0, maternit\u00e0, socializzazione dei bambini\u201d scriveva un altro testo del \u201973<\/strong>. <\/span><\/em><\/p>\n E sono di Carla Lonzi<\/strong> le seguenti parole del 1971<\/strong>: \u201cL\u2019uomo ha lasciato la donna sola di fronte a una legge che le impedisce di abortire: sola, denigrata, indegna della collettivit\u00e0. Domani finir\u00e0 per lasciarla<\/span> sola di fronte a una legge che non le impedir\u00e0 di abortire. Ma la donna si chiede: per il piacere di chi sono rimasta incinta? Per il piacere di chi sto abortendo?\u201d. Come mai questa storia e questa elaborazione restino sistematicamente fuori dal campo della discussione pubblica, tradotte e tradite nello scontro violento e riduttivo \u201cdiritto all\u2019aborto s\u00ec \/ diritto all\u2019aborto no\u201d, \u00e8 questione da interrogare. <\/span><\/em>(fine della citazione)<\/span><\/p>\n Parafrasando le parole di Carla Lonzi, potremmo chiederci: \u201cPer l\u2019interesse di chi stiamo parlando di diritto all\u2019aborto?\u201d.<\/strong> <\/span>Sicuramente non delle donne, innanzitutto. Adesso vediamo la nostra negazione quotidiana perfino nel lessico, che non ci vuole neppure nominare – \u201cpersone che mestruano\u201d, una delle alternative pi\u00f9 popolari – e c\u2019\u00e8 addirittura difficolt\u00e0 a rispondere alla domanda \u201ccosa \u00e8 una donna?\u201d, come mostra il surreale documentario dell\u2019americano Matt Walsh. <\/span><\/p>\n Diciamo quindi basta alle contrapposizioni ideologiche<\/strong>, utili solamente in pessime e scontate campagne elettorali, quelle che allontanano dalla politica.<\/span> Cerchiamo invece di ripartire dai fondamentali, ad esempio: quale significato e quale valore ha essere donne, essere madri al nostro tempo?<\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Una inutile, anzi, dannosa reazione \u201cdi pancia\u201d, l\u2019ultima risoluzione del Parlamento europeo contro la decisione della Corte suprema Usa di cancellare la sentenza \u201cRoe vs. Wade\u201d che ha garantito il diritto all\u2019aborto per cinquant\u2019anni. 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