{"id":67602,"date":"2022-07-06T19:02:03","date_gmt":"2022-07-06T17:02:03","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=67602"},"modified":"2022-07-06T19:53:05","modified_gmt":"2022-07-06T17:53:05","slug":"cosa-non-muta-e-cosa-si","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/cosa-non-muta-e-cosa-si\/","title":{"rendered":"Cosa non muta. E cosa s\u00ec"},"content":{"rendered":"
Un tema caldo come quello posto in primo piano nell\u2019editoriale della settimana scorsa su<\/span> La Voce<\/em> non poteva non sollevare reazioni, ed \u00e8 successo. Reazioni evidentemente di segno opposto, tra chi si \u00e8 sentito \u201cattaccato\u201d, chi \u201caccolto\u201d, e chi \u201crappresentato\u201d in pieno nelle proprie convinzioni. In sintesi, ci hanno risposto – da una parte – associazioni come \u201cFamily Day\u201d ed esponenti di aree politiche di centrodestra, e dall\u2019altra parte le associazioni lgbti+, in particolare Omphalos. Ma anche \u2013 e diremmo, soprattutto \u2013 tante persone, tante famiglie, tanti cattolici che hanno trovato in quelle parole stampate su<\/span> queste pagine il messaggio che aspettavano da tempo in modo chiaro da parte della Chiesa: basta con il linguaggio della contrapposizione e dell\u2019odio, quando si parla di famiglia, anzi di \u201cfamiglie\u201d!<\/span><\/p>\n Un aspetto da precisare subito, dato che ha ingenerato qualche malinteso, \u00e8 che da parte nostra non abbiamo cambiato i punti di riferimento. L\u2019immagine di famiglia quale appartiene alla visione cristiana rimane invariata, ossia quella composta da uomo e donna, pi\u00f9 i figli.\u00a0<\/span> \u00c8 il valore che abbiamo testimoniato ininterrottamente in questi quasi settant\u2019anni di esistenza del giornale.<\/span><\/p>\n Ma qualcosa cambia, e doveva cambiare. Cambia lo stile che vogliamo promuovere: basta con il risentimento e gli attacchi reciproci! Apriamo al dialogo, all\u2019accoglienza e all\u2019incontro, pur senza negare la differenza di valori e di vedute. Una differenza che rimane, e che appunto per questo esige la<\/span> capacit\u00e0 di confrontarsi in maniera serena. Come si \u00e8 accennato la settimana scorsa, esistono le \u201cfamiglie arcobaleno\u201d ma anche un \u201carcobaleno di famiglie\u201d. Tutte persone che, nella vita concreta, spesso non hanno nessun problema a interagire tra loro.<\/span><\/p>\n Per questo, quindi, ribadiamo anche la nostra richiesta di abbassare i toni e, ancor pi\u00f9, a non infamare chi la pensa in maniera diversa da noi. Addolora scoprire che in manifestazioni come il Pride vengano gridati slogan contro i preti che mettono le mani addosso ai minorenni, come se per i cattolici per primi questo non fosse uno scandalo, e come se la Chiesa non si stesse dando un gran da fare per combattere questo fenomeno terribile. Anche riguardo ai \u201croghi\u201d pi\u00f9 vari del passato, va ricordato che la richiesta pubblica di perdono per quei fatti \u00e8 stata pi\u00f9 volte espressa dai Papi pi\u00f9 recenti, da Giovanni Paolo II a Francesco.<\/span><\/p>\n Per quanto riguarda l\u2019aspetto politico della questione, non c\u2019\u00e8 mai stata alcuna intenzione di affermare che nelle campagne mediatiche di qualche esponente della Lega si nascondesse chiss\u00e0 quale finalit\u00e0 illecita o \u201closca\u201d.<\/span> L\u2019impressione, molto semplicemente, \u00e8 che appare un certo desiderio di creare consenso attorno a s\u00e9 facendo leva su toni aggressivi, in modo da \u201cparlare alla pancia\u201d e conquistarsi una specifica fetta di elettorato. In democrazia il pluralismo \u00e8 legittimo, anzi, di pi\u00f9: costitutivo. Riteniamo per\u00f2 assai meno legittimo sfruttare o scatenare ondate di intolleranza per garantirsi una poltrona in Parlamento. <\/span>Tutto questo non per chiudere il discorso, ma possibilmente per aprirlo sempre di pi\u00f9. In questo senso, ci incoraggia il fatto che – negli ultimi giorni – sia partito comunque un dialogo che vede la nostra Chiesa umbra impegnata in prima linea, anche con i suoi pastori.<\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Un tema caldo come quello posto in primo piano nell\u2019editoriale della settimana scorsa su La Voce non poteva non sollevare reazioni, ed \u00e8 successo. Reazioni evidentemente di segno opposto, tra chi si \u00e8 sentito \u201cattaccato\u201d, chi \u201caccolto\u201d, e chi \u201crappresentato\u201d in pieno nelle proprie convinzioni. 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