{"id":67223,"date":"2022-06-16T12:43:16","date_gmt":"2022-06-16T10:43:16","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=67223"},"modified":"2022-06-19T17:20:56","modified_gmt":"2022-06-19T15:20:56","slug":"se-quattro-italiani-su-5","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/se-quattro-italiani-su-5\/","title":{"rendered":"Se quattro italiani su 5\u2026"},"content":{"rendered":"
di Stefano De Martis<\/strong><\/p>\n Com\u2019era ampiamente prevedibile, i cinque referendum sulla giustizia non hanno raggiunto il quorum<\/span> richiesto per la validit\u00e0 della consultazione. Ma la partecipazione \u00e8 stata cos\u00ec bassa \u2013 la pi\u00f9 bassa di sempre: il 20,9% \u2013 da esigere una riflessione schietta sia sull\u2019istituto del referendum abrogativo in s\u00e9, sia sui quesiti al centro di questa specifica tornata. Sotto il primo aspetto, il nodo da sciogliere sta nella contraddizione tra l\u2019accresciuta facilit\u00e0 dell\u2019iniziativa referendaria e il \u201cmuro\u201d del quorum, divenuto praticamente insuperabile. <\/span><\/p>\n Da un lato, infatti, il requisito delle 500 mila firme, fissato quando gli elettori erano circa 29 milioni, \u00e8 ormai inadeguato rispetto a un corpo elettorale di oltre 50 milioni, tenuto conto che l\u2019aver sdoganato la raccolta in forma digitale delle sottoscrizioni ha reso l\u2019operazione estremamente pi\u00f9 agevole. Dall\u2019altro lato, il consolidarsi di un astensionismo di base molto pi\u00f9 alto che in passato, come si verifica costantemente nelle consultazioni politiche, ha trasformato in un\u2019impresa ai limiti dell\u2019impossibile il raggiungimento del 50% pi\u00f9 uno degli aventi diritto al voto. \u00c8 come se si partisse da sotto zero, insomma. Per evitare la mortificazione di un importante strumento di democrazia diretta, quindi, si dovrebbe ridurre il quorum, o quanto meno rapportarlo alla quota di partecipazione delle pi\u00f9 recenti elezioni parlamentari.<\/span><\/p>\n Quando per\u00f2 va alle urne solo un elettore su cinque, com\u2019\u00e8 accaduto il 12 giugno, non \u00e8 una questione di quorum. Al netto di ogni altra possibile e lecita considerazione sulle cause, quel che emerge \u00e8 un radicale scollamento dell\u2019iniziativa referendaria rispetto al sentire collettivo. Tanto pi\u00f9 che sui due quesiti pi\u00f9 \u201cpolitici\u201d (decreto Severino e custodia cautelare), anche tra i pochi che sono andati ai seggi, una buona quota \u2013 oltre il 40% \u2013 lo ha fatto per votare \u201cno\u201d. Al di l\u00e0 delle migliori intenzioni di alcuni dei sostenitori dei referendum, \u00e8 veramente arduo non cogliere profili di strumentalit\u00e0 in un\u2019iniziativa che ha investito almeno parzialmente la materia di una delle riforme-chiave del Pnrr, su cui si sono impegnati Governo e Parlamento.<\/span><\/p>\n Tra i tanti motivi che hanno tenuto gli italiani lontano dalle urne, forse c\u2019\u00e8 anche il fastidio per la campagna elettorale permanente in cui siamo immersi da mesi, e che sembra avere come principali obiettivi il logoramento del Governo in carica e la conquista di posizioni tatticamente redditizie nella prospettiva delle prossime politiche, da cui ci separa meno di un anno. Che poi queste manovre siano o no nell\u2019interesse del Paese, sembra quasi marginale. Non \u00e8 casuale che anche nella tornata amministrativa la partecipazione abbia registrato un calo rilevante, superando di poco la met\u00e0 degli elettori potenziali. Per un bilancio completo delle comunali su scala nazionale sar\u00e0 necessario attendere l\u2019esito dei ballottaggi, ma colpisce fin d\u2019ora che gran parte dell\u2019attenzione sia concentrata sugli assetti degli schieramenti. Ossia gli assetti interni per quanto riguarda il centrodestra, che ha una tradizione di alleanze elettorali – a ben vedere – pi\u00f9 forte delle pur aspre rivalit\u00e0 tra i leader; e gli assetti complessivi sul versante del centrosinistra, dove il perimetro delle alleanze \u00e8 ancora in via di definizione.<\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" di Stefano De Martis Com\u2019era ampiamente prevedibile, i cinque referendum sulla giustizia non hanno raggiunto il quorum richiesto per la validit\u00e0 della consultazione. Ma la partecipazione \u00e8 stata cos\u00ec bassa \u2013 la pi\u00f9 bassa di sempre: il 20,9% \u2013 da esigere una riflessione schietta sia sull\u2019istituto del referendum abrogativo in s\u00e9, sia sui quesiti al […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[3],"tags":[2758,2926],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/67223"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=67223"}],"version-history":[{"count":5,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/67223\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":67228,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/67223\/revisions\/67228"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=67223"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=67223"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=67223"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}