{"id":6719,"date":"2008-06-06T00:00:00","date_gmt":"2008-06-05T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=6719"},"modified":"2015-07-27T14:20:41","modified_gmt":"2015-07-27T12:20:41","slug":"chiesa-in-trasformazione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/chiesa-in-trasformazione\/","title":{"rendered":"Chiesa in trasformazione"},"content":{"rendered":"
Dopo la pausa dello scorso anno, dovuta alla fase di passaggio tra mons. Pellegrino Tomaso Ronchi e mons. Domenico Cancian, si terr\u00e0 dal 12 al 14 giugno l’Assemblea ecclesiale diocesana. Nei mesi scorsi il Vescovo ha coinvolto il Consiglio presbiterale nell’analisi della situazione pastorale della diocesi, per poter poi giungere a formulare delle linee pastorali. Il Consiglio presbiterale, a sua volta, ha suggerito di estendere la riflessione a tutte le quattro zone pastorali per poi portarla alla discussione dell’Assemblea diocesana. L’Assemblea, dunque, sar\u00e0 il luogo dove verr\u00e0 presentato il risultato delle riflessioni che le quattro zone pastorali della diocesi hanno condotto in questi ultimi due mesi, sia a livello di riunioni di clero (una decina) che di assemblee ecclesiali zonali (tre). In estrema sintesi proponiamo ai lettori quanto fin qui emerso nelle discussioni condotte nelle zone pastorali. In primo luogo \u00e8 stato evidenziato come il volto attuale della Chiesa dipenda dalle trasformazioni subite dalla societ\u00e0 e dalla riduzione delle forze umane tradizionalmente impegnate nella pastorale, cio\u00e8 preti e suore. A fronte di ci\u00f2, negli ultimi decenni c’\u00e8 stato un aumento dei laici impegnati e il ripristino del diaconato permanente. Il modello di Chiesa \u00e8 quello tracciato nelle Assemblee ecclesiali degli ultimi anni: una Chiesa popolare che sta con il popolo, che sa parlare al popolo, che sa servire il popolo. Questo richiede una piena attuazione della ministerialit\u00e0 dei laici, oggi in genere largamente coinvolti nella catechesi e dell’animazione liturgica. Nei territori rurali alcune famiglie sono impegnate nell’apertura e nel funzionamento delle piccole chiese. Un settore nel quale c’\u00e8 un buon impegno di laici \u00e8 quello della carit\u00e0. Ciononostante, il mondo del volontariato mostra difficolt\u00e0 nel coinvolgimento delle persone e questo fenomeno indica quanto le comunit\u00e0 cristiane corrano il rischio di una fede disimpegnata, disincarnata dalla vita, dai problemi delle persone. L’ambito della famiglia \u00e8 quello che ha subito i pi\u00f9 profondi mutamenti, e questo emerge da alcuni fenomeni (convivenze, divorziati risposati’) ed \u00e8 dovuto a fattori che talvolta hanno origini fuori del contesto strettamente familiare (precariet\u00e0 del lavoro’). La famiglia va messa al centro della vita pastorale, come problema e come risorsa, come soggetto e come oggetto, con una attenzione particolare alle giovani coppie. Oggi l’attivit\u00e0 pastorale a livello zonale si concretizza in attivit\u00e0 estive, corsi in preparazione al matrimonio cristiano e incontri occasionali per adulti, ma per il futuro la prospettiva potrebbe essere quella di una Chiesa che, dimenticando i tanti campanili, sappia riflettere, confrontarsi, proporre novit\u00e0 partendo dal concetto di ‘responsabilit\u00e0’. In tal senso va incentivato il lavoro tra le parrocchie (senza escludere a priori l’eventuale creazione di unit\u00e0 pastorali), poich\u00e9 crescere nella collaborazione aiuterebbe tutte le comunit\u00e0 a mantenere un livello alto di vita comunitaria. Nell’attuazione delle linee pastorali un compito importante deve essere svolto dal centro diocesano, per offrire linee operative comuni in vista di uno sviluppo unitario della pastorale e della crescita del senso di appartenenza a una diocesi. Organismi ‘cardine’ della vita diocesana sono il Consiglio presbiterale e il Consiglio pastorale diocesano, che costituiscono i ‘luoghi’ della partecipazione e della corresponsabilit\u00e0 di vescovo, preti e laici alla vita della Chiesa e svolgono un compito di primo piano nella programmazione e nella verifica del lavoro. Inoltre, \u00e8 stato evidenziato come nei vari uffici e organismi della Curia sia opportuno impiegare, insieme ai sacerdoti, anche i religiosi e i laici. IL PROGRAMMA Come ormai da molto tempo, l’annuale Assemblea diocesana avr\u00e0 sede nella chiesa della Madonna del Latte, alla periferia nord-est di Citt\u00e0 di Castello. Qui, gioved\u00ec 12 e venerd\u00ec 13 giugno si svolgeranno i lavori dell’assemblea e dei gruppi di studio, con inizio alle ore 18.30 e prosecuzione fino alle 22 circa. Le giornate saranno aperte dalla preghiera comunitaria e proseguiranno con le relazioni (il gioved\u00ec) e i lavori in gruppo e in assemblea (gioved\u00ec e venerd\u00ec). Per chi lo desidera, sar\u00e0 possibile rimanere a cena. L’Assemblea si concluder\u00e0 sabato 14, alle ore 21, con la concelebrazione dell’eucarestia, nel corso della quale il Vescovo trarr\u00e0 le conclusioni dei lavori. Sono invitati a partecipare clero, religiosi, diaconi, associazioni, movimenti, laici impegnati nelle attivit\u00e0 parrocchiali e diocesane. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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