{"id":67035,"date":"2022-05-30T14:08:25","date_gmt":"2022-05-30T12:08:25","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=67035"},"modified":"2022-06-19T17:20:58","modified_gmt":"2022-06-19T15:20:58","slug":"vii-rapporto-sulla-poverta-della-diocesi-di-perugia-a-cura-dellosservatorio-caritas","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/vii-rapporto-sulla-poverta-della-diocesi-di-perugia-a-cura-dellosservatorio-caritas\/","title":{"rendered":"VII Rapporto sulla povert\u00e0 della Diocesi di Perugia a cura dell\u2019Osservatorio Caritas"},"content":{"rendered":"

Aumentano le persone che si rivolgono al Centro di ascolto della Caritas diocesana di Perugia-Citt\u00e0 della Pieve<\/a> per chiedere un aiuto non solo di natura materiale, passando dalle 1.306 del 2020 alle 1.467 del 2021 (gli stranieri sono il 73,4% e gli italiani il 26,4%), un incremento pari al 12,3%, percentuale degli utenti Caritas che arriva a pi\u00f9 38,2% dal 2016 a quest\u2019ultimo Rapporto sulla povert\u00e0 dal titolo Prendiamoci cura.\u00a0<\/em><\/p>\n

\u00c8 una pubblicazione consultabile e scaricabile nel nuovo sito Web della Caritas diocesana perugino-pievese, in rete dallo scorso 29 maggio, 56sima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali<\/em>. Questo VII Rapporto, come i precedenti, non si limita alla raccolta dati, ma \u00e8 una ricerca-studio accurata del fenomeno povert\u00e0 rilevato nel 2021 e nel primo quadrimestre 2022, a cura dell\u2019Osservatorio Caritas sulle povert\u00e0 e l\u2019inclusione sociale.<\/p>\n

Valido strumento<\/h2>\n

Presentato il 30 maggio, presso il Villaggio della Carit\u00e0<\/em> di Perugia, alla presenza dell\u2019arcivescovo emerito il cardinale Gualtiero Bassetti, dell\u2019amministratore diocesano e vescovo ausiliare monsignor Marco Salvi e di rappresentanti delle Istituzioni civili, dal direttore della Caritas diocesana don Marco Briziarelli, dall\u2019economista Pierluigi Grassetti, coordinatore dell\u2019equipe dell\u2019Osservatorio Caritas, e dallo statistico Nicola Faloci, membro della suddetta equipe, coinvolge e si rivolge, in particolare, alle Istituzioni civili locali e a tutti gli attori sociali operanti nel territorio. \u00c8 un valido strumento per contribuire ad arginare e contrastare il fenomeno povert\u00e0.<\/p>\n

Le nuove povert\u00e0<\/h2>\n

\u00a0L\u2019edizione 2021 del Rapporto sulla povert\u00e0, evidenzia alcuni aspetti di novit\u00e0<\/em>\u00a0rispetto alle precedenti. Innanzitutto l\u2019aumento dei richiedenti aiuto nel 2021 \u00e8 dovuto all\u2019effetto della pandemia a cui si \u00e8 aggiunta, nei primi mesi del 2022, l\u2019emergenza profughi ucraini. Altro nuovo aspetto \u00e8 il persistente basso livello di scolarizzazione di coloro che chiedono aiuto, che si accompagna spesso ad un abbandono precoce del percorso degli studi. La povert\u00e0 economica si traduce in povert\u00e0 educativa e questa \u00e8 una delle trappole fondamentali della stessa povert\u00e0. Un\u2019altra nuova grave criticit\u00e0 \u00e8 il numero crescente di disoccupati e di occupati; questi ultimi sono i poveri che lavorano, un fenomeno in costante dilatazione per salari molto bassi e lavori precari.<\/p>\n

Altro nuovo inquietante aspetto della povert\u00e0 \u00e8 il peggioramento della condizione abitativa per molte famiglie, in particolare italiane, al punto che la Caritas diocesana ha promosso una campagna, di sensibilizzazione e raccolta fondi denominata Adotta un affitto<\/em><\/a>.<\/p>\n

Tutti fronti dove le Istituzioni locali preposte in materia possono intervenire appropriatamente e la Caritas, oltre a collaborare con le suddette Istituzioni, potenzia il ventaglio dei suoi interventi e raccomanda il coinvolgimento di tutta la cittadinanza per avviare a soluzione queste pesanti e difficili sfide di carattere sociale ed economico che emergono dal VII Rapporto sulle povert\u00e0.<\/p>\n

Alcuni dati contenuti nel VII Rapporto sulla povert\u00e0<\/h2>\n

Tra i dati pi\u00f9 rilevanti del 2021 \u00e8 la percentuale del 36,7% degli utenti che si \u00e8 rivolta per la prima volta alla Caritas per chiedere un aiuto e, se si considera il periodo dall\u2019inizio della pandemia (marzo 2020) ad\u00a0oggi, il numero di questi utenti sale al 60,2%. Da non trascura che molti dei nuovi utenti sono giovani, tra cui gli italiani che sono il 15,7% e gli stranieri il 39,3%. Anche la complessit\u00e0 dei bisogni aumenta rispetto al 2020 con 3.906 passaggi al Centro d\u2019ascolto diocesano dei 1.467 utenti complessivi, mentre nel 2020 erano 3.070 passaggi per 1.306 utenti. Gli interventi della Caritas diocesana a sostegno delle persone in difficolt\u00e0 nel 2021 sono stati 64.316, circa 20mila in pi\u00f9 rispetto all\u2019anno precedente (45.793). Tra le voci principali degli interventi del 2021 figurano i 38.663 per beni e servizi materiali (distribuzione pacchi viveri, attivit\u00e0 empori della solidariet\u00e0, distribuzione vestiario e mense) e i 10.255 per il servizio di ascolto, il servizio base che apre a tutti i successivi e influisce su di essi, che registra nel 2021 un aumento di rilievo, pari al 77,3%. Inoltre si \u00e8 registrato un incremento sia dei sussidi economici (bollette e tasse + 77,3% e canoni di affitto + 10,7%) sia degli interventi sanitari (+ 50%).<\/p>\n

Significativo anche il dato dell\u2019incremento degli utenti dei Centri d\u2019ascolto delle Caritas parrocchiali, passati dai 1.643 del 2019 ai 2.790 del 2021. Non va trascurato nemmeno il fenomeno dei profughi ucraini registrato dalla fine dello scorso febbraio a tutt\u2019oggi, che si \u00e8 aggiunto a quello causato dalla pandemia.<\/p>\n

Figli della speranza<\/h2>\n

“La scelta del titolo Prenderci cura <\/em>-ha sottolineato don Marco Briziarelli-\u00a0in continuit\u00e0 con quello del precedente Rapporto, Insieme nella cura<\/em>, viene presentato in un anno molto impegnativo che ci ha portato a rispondere, a reagire, come Chiesa diocesana, attraverso la sua Caritas, con quella che riteniamo una delle indicazioni fondamentali che il Papa ha dato in occasione dei 50 anni della nascita della Caritas italiana (1971-2021): Ascoltare la creativit\u00e0 dello Spirito Santo<\/em>. Tutto quello che si presentava come un problema, una difficolt\u00e0, l\u2019abbiamo cercato di viverlo come una opportunit\u00e0”.<\/p>\n

Il direttore della Caritas, ha poi avuto parole di gratitudine per tutti i benefattori e i volontari che sono l\u2019anima della Caritas.<\/p>\n

Sono loro -ha spiegato- che ci permettono di rispondere tutti i giorni ai bisogni della gente. Il 2022 si annuncia un anno preoccupante che stiamo affrontando al meglio, perch\u00e9 non siamo i figli della speranza”.<\/p>\n

Don Briziarelli, avviandosi alla conclusione, ha inoltre evidenziato l\u2019importanza anche del \u00ablavoro portato avanti negli ultimi due anni con le Caritas parrocchiali, che ha portato un netto incremento di interventi.<\/p>\n

“Proprio domani 31 maggio -ha annunciato- presenteremo alla Caritas attive sul territorio diocesano il nuovo progetto In ascolto<\/em> volto alla formazione e al potenziamento delle stesse Caritas parrocchiali e d\u2019unit\u00e0 pastorale. Un progetto che riteniamo fondamentale, affinch\u00e9 tutti i Centri d\u2019ascolto riescano a camminare in maniera autonoma e, nel contempo, in piena comunione con il Centro d\u2019ascolto diocesano”.<\/p>\n

La carit\u00e0 maestra della vita<\/h2>\n

Al termine della presentazione,\u00a0il cardinale Bassetti ha voluto rivolgere un saluto ai partecipanti all’incontro.<\/p>\n

“Tutte le persone che chiedono aiuto alla nostra Caritas -ha commentato il presule- non sono dei numeri, ma sono dei volti segnati dalla sofferenza umana e materiale. Per tutti loro dobbiamo avere massima attenzione soprattutto in momenti difficili come questi caratterizzati prima dalla pandemia e poi dalla guerra in Ucraina. La Caritas, prima ancora di essere organismo operativo della Chiesa, \u00e8 una fucina di formazione, sensibilizzazione, educazione, soprattutto dei giovani e dei volontari, ma la pedagogia della carit\u00e0 deve rivolgersi a tutti e deve connettersi con tutte le attivit\u00e0 delle parrocchie, perch\u00e9 la pedagogia della carit\u00e0 sia al primo posto, perch\u00e9 la carit\u00e0 sia davvero maestra della vita”.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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