{"id":66927,"date":"2022-05-27T11:54:48","date_gmt":"2022-05-27T09:54:48","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=66927"},"modified":"2022-05-27T11:55:09","modified_gmt":"2022-05-27T09:55:09","slug":"chiesa-e-mass-media-umbri-insieme","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/chiesa-e-mass-media-umbri-insieme\/","title":{"rendered":"Chiesa e mass media umbri, insieme"},"content":{"rendered":"

Mettersi in ascolto del mondo del giornalismo, anche per capire dove sta andando l\u2019Umbria dopo la pandemia e in pieno conflitto Russia-Ucraina, \u00e8 quanto hanno fatto i nostri Vescovi a Foligno<\/strong> il 20 maggio<\/strong>, incontrando<\/strong> nella chiesa di San Paolo apostolo<\/strong> i principali media regionali<\/strong>. La Conferenza episcopale umbra (Ceu) ha rivolto loro l\u2019invito in vista dell\u2019Assemblea ecclesiale (28 maggio) e della 56a Giornata mondiale delle comunicazioni sociali (29 maggio).<\/span><\/p>\n

Un invito che non \u00e8 caduto nel vuoto, tutt\u2019altro. Hanno aderito una trentina di testate, rappresentate da direttori, vice direttori, caporedattori e corrispondenti dai territori. Anche l\u2019Ordine dei giornalisti<\/strong> ha portato il suo contributo presentando positivit\u00e0 e negativit\u00e0 della categoria: un\u2019informazione di qualit\u00e0 grazie alla formazione professionale continua, ma sempre pi\u00f9 a rischio per la crisi dell\u2019editoria. Chiesa e media hanno cos\u00ec avviato un cammino insieme<\/strong>, partendo dal proprio punto di osservazione, per cercare di rimuovere le criticit\u00e0 che investono i loro ambiti, e contribuire a realizzare una societ\u00e0 migliore. <\/span>L\u2019auspicio \u00e8 che quest\u2019iniziativa possa ripetersi in futuro. <\/span><\/p>\n

La Commissione per le comunicazioni sociali della Ceu<\/strong> si \u00e8 impegnata al riguardo, ricevendo la \u201cbenedizione\u201d dei presuli presenti. \u00c8 piaciuta ai media l\u2019idea di essere ascoltati dai Vescovi. Si \u00e8 quasi celebrato a Foligno un \u201cSinodo degli operatori dell\u2019informazione\u201d<\/strong>, un contributo al Cammino sinodale delle Chiese diocesane. Cammino che sar\u00e0 quindi al centro dell\u2019imminente Assemblea dedicata al tema: \u201cQuale ripresa? Per una sapienza pastorale dopo la<\/span> pandemia\u201d.<\/span><\/p>\n

Nel riconoscere alla Chiesa di saper comunicare la buona novella, \u00e8 stato evidenziato che i media devono fare informazione, non comunicazione<\/strong>. Diversi sono stati i temi trattati, dalla crisi economico-occupazionale alla crisi delle vocazioni, dalla famiglia al disagio giovanile, dal fenomeno migratorio al contrasto delle fragilit\u00e0 emergenti come la solitudine degli anziani. Tutte tematiche attraverso le quali la Chiesa trova adeguato spazio nei media, quando divulga iniziative che testimoniano concretamente di contribuire alla risoluzione dei problemi. Basti pensare all\u2019opera delle Caritas. Le situazioni di \u201ccrisi\u201d e di \u201cscandalo\u201d, la Chiesa umbra le affronta con atteggiamento non di chiusura o censura, ma collaborativo, volto alla ricerca della verit\u00e0.<\/span><\/p>\n

Nel contempo \u00e8 stato chiesto alla Chiesa di avere un confronto costante con i media<\/strong> affinch\u00e9 possano comprendere i loro errori. \u00c8 lo stesso messaggio del Papa per la 56a Giornata mondiale, \u201cAscoltare con l\u2019orecchio del cuore\u201d, a sostenere che oggi \u00e8 necessario un ascolto capace di far comprendere i fenomeni entrandoci dentro, non voltandosi dall\u2019altra parte o limitandosi a \u201corigliare\u201d e \u201cspiare\u201d. Al contrario, scrive il Papa, \u201cci\u00f2 che rende la comunicazione buona e pienamente umana \u00e8 proprio l\u2019ascolto di chi abbiamo di fronte, faccia a faccia, l\u2019ascolto dell\u2019altro a cui ci accostiamo con apertura leale, fiduciosa e onesta\u201d. I media umbri, in questo, sono sulla buona strada.<\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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