{"id":66763,"date":"2022-05-18T09:24:42","date_gmt":"2022-05-18T07:24:42","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=66763"},"modified":"2022-05-18T22:00:08","modified_gmt":"2022-05-18T20:00:08","slug":"cardinale-bassetti-cei-ultimi-giorni-presidente","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/cardinale-bassetti-cei-ultimi-giorni-presidente\/","title":{"rendered":"Cei, il cardinale Bassetti racconta come vive gli ultimi giorni da presidente"},"content":{"rendered":"

Siamo alla vigilia dell\u2019assemblea dei vescovi italiani che si terr\u00e0 a Roma dal 23 al 27 maggio, nella quale i vescovi eleggeranno una terna di nomi tra i quali Papa Francesco sceglier\u00e0 il nuovo presidente della Conferenza episcopale italiana, il successore del cardinale Gualtiero Bassetti.<\/p>\n

Un appuntamento importante che segna un forte cambiamento nella vita di Bassetti, che negli ultimi 13 anni \u00e8 stato arcivescovo di Perugia-Citt\u00e0 della Pieve<\/a>.<\/p>\n

Il Cardinale ci riceve nel suo studio che affaccia su piazza IV Novembre, con cordialit\u00e0 e con l\u2019affetto del Pastore di questa diocesi. Ha molti impegni ma ci concede questa intervista. Sa che verr\u00e0 pubblicata nei \u201csuoi\u201d mezzi di comunicazione: il settimanale cartaceo<\/a> e questo suo sito e, in forma pi\u00f9 breve, su Umbria Radio InBlu che la pubblicher\u00e0 in podcast<\/a> sul suo sito.<\/p>\n

Eminenza, la prossima settimana sar\u00e0 importante, ma una data ancora pi\u00f9 importante l\u2019ha festeggiata in aprile quando ha compiuto 80 anni. Anni che parlano di una vita vissuta molto intensamente al servizio della Chiesa, una vita piena di sorprese tra cui il cardinalato che lei stesso non s\u2019aspettava! Una vita per Cristo, nella Chiesa. Lei ha sempre detto che che vale la pena viverla. Oggi come spiegherebbe ad un non credente perch\u00e9 vale la pena vivere nella Chiesa?<\/strong><\/p>\n

\u201cLa Chiesa \u00e8 stata il grembo materno in cui sono cresciuto. Fin da piccolino, nel mio paesino di montagna, ho vissuto accanto alla parrocchia e poi sono entrato in seminario a 14 anni. Noi che abbiamo fatto il seminario minore in qualche modo, forse pi\u00f9 di altri, siamo abituati a sentire questa maternit\u00e0 della Chiesa. Prima ancora di essere un fatto di mente e di fede, per me la Chiesa \u00e8 un grembo materno che mi ha accolto e non mi ha mai abbandonato. E questo ce l\u2019hanno fatto gustare i nostri superiori fin dal Seminario minore.<\/p>\n

Ma indipendentemente dall\u2019essere vissuto nella fede, che \u00e8 una grande luce, e nella Chiesa, che \u00e8 questo grembo materno, ogni vita, anche per chi non crede, vale per come \u00e8 spesa e per come \u00e8 impiegata, perch\u00e9 anche indipendente dalla fede vale per tutti il comandamento di amare il prossimo come se stessi. Naturalmente per chi ha fede questo fatto \u00e8 radicato in Dio e per chi non ha fede questo fatto \u00e8 radicato nella comune natura umana. Come disse l\u2019imam di Abu Dhabi nel colloquio con Papa Francesco, noi tutti apparteniamo ad un\u2019unica natura umana, quindi gi\u00e0 per questo siamo fratelli e vale il comandamento dell\u2019amore\u201d.<\/p>\n

Lei ha avuto una vita intensa in particolare in questi ultimi anni come presidente della Cei, ma anche prima. Ha girato il mondo, ha conosciuto tante realt\u00e0, incontrato molte personalit\u00e0. Ha vissuto momenti molto belli. Dalla prossima settimana non sar\u00e0 pi\u00f9 presidente della Cei e poi, quando vorr\u00e0 il Papa, ci sar\u00e0 un nuovo vescovo anche qui a Perugia. Ma un sacerdote non va mai in \u201cpensione\u201d. Come sta vivendo questo momento di passaggio?<\/strong><\/p>\n

\u201cIl Signore mi dona una vera serenit\u00e0, una calma interiore, per cui non mi agito pensando al \u2018dopo\u2019. Io penso a vivere con intensit\u00e0 e pienezza quello che devo fare ora, giorno per giorno e momento per momento. Anche perch\u00e9 arrivati a ottant\u2019anni si sente anche di pi\u00f9 la fragilit\u00e0 della condizione umana, e ogni momento pu\u00f2 essere buono per la chiamata del Signore. Ho capito questo anche attraverso la vita dei Santi. Chiesero a san Domenico Savio: se ti dicessero che il Signore ti porta via tra un quarto d\u2019ora tu che faresti? Rispose: continuerei a giocare!. Ecco forse bisogna vivere un pochino anche facendo con rettitudine, onest\u00e0 e grande amore, le cose che dobbiamo fare\u201d.<\/p>\n

Comunque un minimo di organizzazione deve averla. Per esempio in diocesi ci si chiede dove andr\u00e0 a vivere il nostro Vescovo?<\/strong><\/p>\n

\u201cQuesta \u00e8 la quarta diocesi che servo. Sono cresciuto nella diocesi di Firenze e l\u00ec sono stato ordinato prete e vescovo. Poi sono stato per cinque anni vescovo di Massa Marittima – Piombino, dieci anni vescovo di Arezzo e da tredici anni sono a Perugia – Citt\u00e0 della Pieve. Ho pensato di rimanere in questa ultima diocesi che la provvidenza mi ha affidato, andando ad abitare a Citt\u00e0 della Pieve e l\u00ec riposarmi e rendere qualche servizio pastorale se potr\u00e0 essere utile\u201d.<\/p>\n

Alla Pieve si sentir\u00e0 un po\u2019 pi\u00f9 vicino alla sua Toscana\u2026<\/strong><\/p>\n

\u201cS\u00ec, da l\u00ec si vede tutta la zona del Chianti fino all\u2019Amiata, quindi ho la visione di tutta la Toscana pur essendo ancora all\u2019interno del territorio di questa Chiesa. E questo mi d\u00e0 anche pace e serenit\u00e0\u201d.<\/p>\n

Questo suo riferimento allo \u201csguardo\u201d mi fa venire in mente che durante il Covid, quando non ci si poteva muovere, lei disse che affacciandosi alla finestra della sua camera con lo sguardo sorvolava i tetti di Perugia e pregava per la sua gente. Poi il Covid lei l\u2019ha conosciuto da vicino, tanto da essere ricoverato in ospedale. Quando \u00e8 stato dimesso, in una intervista ad Avvenire<\/em><\/a> disse che \u201cquando si \u00e8 prossimi a rendere conto della propria vita vengono in mente le enormi possibilit\u00e0 di bene che Dio ti ha prospettato e che non hai sfruttato per i tuoi limiti o per le tue omissioni\u201d. E ha aggiunto \u201c\u00e8 come se volessi recuperare tutto quello che non sei riuscito a fare\u201d…<\/strong><\/p>\n

\u201cIo ho chiesto al Signore: se tu mi dai i tempi supplementari per giocare questa meravigliosa partita che \u00e8 il gioco della vita, io cercher\u00f2 di fare al meglio per colmare quelle lacune che ci sono state nella mia vita. L\u2019ho detto tante volte: i peccati di fragilit\u00e0 il Signore ce li perdona, ma le omissioni non tornano pi\u00f9 come casi di Grazia, o perlomeno in quella forma. Poi il Signore \u00e8 misericordioso, \u00e8 buono, ti mander\u00e0 altre occasioni\u2026\u201d.<\/p>\n

…e lei si \u00e8 impegnato perch\u00e9 si \u00e8 rimesso in corsa e non si \u00e8 risparmiato. Ma c\u2019\u00e8 ancora qualcosa che avrebbe voluto fare e non ha potuto?<\/strong><\/p>\n

\u201cAvrei voluto fare bene la visita pastorale in questa diocesi, ma l\u2019ho dovuta fare un po\u2019 affrettata. Prima, per dieci anni sono stato visitatore dei seminari in Italia. Poi sono diventato vicepresidente della Conferenza episcopale italiana e poi presidente. Il mio rimpianto, ma non potevo fare diversamente, \u00e8 quello di non avere dato a questa Chiesa tutto quello che volevo. Per esempio avrei voluto fare anche un Sinodo, ma ho dovuto fare i conti con i miei limiti e soprattutto con il tempo\u201d.<\/p>\n

Veniamo all\u2019oggi. In questi ultimi anni abbiamo vissuto prima la pandemia e ora anche la guerra. Pensando ai responsabili dei popoli quale \u00e8 la cosa importante che vorrebbe che facessero?<\/strong><\/p>\n

\u201cCredo che questo sia il momento e di riflettere e di mandare continuamente segni di dialogo e di pace. Io mi rifaccio ai due incontri che ho promosso, il primo a Bari solo coi Vescovi, il secondo a Firenze anche con i Sindaci dei paesi del Mediterraneo. A Firenze nel mese di febbraio con i Sindaci e i Vescovi \u00e8 stata scritta una Carta che ho portato anche al Presidente della Repubblica e che potrebbe essere presentata anche all\u2019Onu. In questi incontri ho visto che i Sindaci e i Vescovi esprimevano gli stessi desideri, forse perch\u00e9 sono le persone pi\u00f9 vicine alla gente per una missione analoga che essi hanno. La gente ha bisogno di pace, la gente ha bisogno di essere unita. Se noi riuscissimo a mettere in pratica quello che ci ha dato il Papa nella Fratelli tutti<\/em><\/a>… c\u2019\u00e8 tutto: c\u2019\u00e8 il rispetto dell\u2019ambiente, c\u2019\u00e8 la fraternit\u00e0 vissuta e condivisa, c\u2019\u00e8 la pace, c\u2019\u00e8 la lotta perch\u00e9 questa \u00e8 la lotta per la giustizia. Io credo che da Firenze nascer\u00e0 qualche cosa che potr\u00e0 incidere anche sul Mediterraneo e oltre\u201d.<\/p>\n

Stiamo vivendo come Chiesa universale un momento importante: il Sinodo sulla sinodalit\u00e0. Il Papa ha voluto che fossero coinvolti anche i singoli fedeli e l\u2019assemblea dei Vescovi far\u00e0 un bilancio di questo primo anno che si \u00e8 concluso e che era dedicato all\u2019ascolto. Quale \u00e8 il suo primo personale bilancio?<\/strong><\/p>\n

\u201cNon lo dico per piaggeria ma perch\u00e9 ne sono profondamente convinto. Il Papa ha avuto una intuizione formidabile, veramente ispirata da Dio, anche su come ha impostato il Sinodo per la Chiesa universale, cio\u00e8 sull\u2019ascolto. Io da principio dissi \u2018ma \u00e8 cos\u00ec importante?\u2019. Non solo \u00e8 importante: \u00e8 fondamentale. E anche nei quasi duecento gruppi che abbiamo fatto in diocesi avevo paura che per un motivo o per un altro – la pandemia che non \u00e8 finita e la guerra in Ucraina che in qualche modo ha anche coinvolto tutti noi – avevo paura che il Sinodo diventasse una specie di Cenerentola. Ma non \u00e8 andata cos\u00ec perch\u00e9 la gente \u00e8 stata attratta proprio da questo desiderio di parlare, di esprimersi. Cominciando dagli adolescenti! Quando hanno posto la domanda a un gruppo di adolescenti \u2018Ma a voi, chi vi ascolta?\u2019, hanno risposto: \u2018Nessuno perch\u00e9 in famiglia hanno da fare. Il babbo \u00e8 stanco, la mamma c\u2019ha i suoi problemi e a scuola parlano i maestri e nella Chiesa parlano i preti\u2019. Anche dalla sintesi della nostra diocesi, che veramente invito tutti a leggere e a meditare, sono venute fuori parole molto coraggiose, di una Chiesa che tutto sommato \u00e8 ancora molto clericale. \u00c8 venuta fuori una Chiesa che ha veramente bisogno di dialogo, di ascolto, di essere meno clericale e di valorizzare fino in fondo i laici. Noi non stiamo valorizzando i laici come Dio comanda e come anche il Papa ha suggerito in quello stupendo documento che \u00e8 la Evangelii Gaudium<\/em><\/a>\u201d.<\/p>\n

Concludiamo il colloquio con un grande augurio per la prossima settimana, e il Cardinale ci risponde con un grazie, un invito e una battuta\u2026<\/strong><\/p>\n

\u201cGrazie! Io non so ancora cosa dir\u00f2. E chiedo alla Chiesa di cui sono ancora vescovo, almeno fino all\u2019assemblea, di pregare perch\u00e9 il Signore ci illumini. Perch\u00e9 se il Signore illumina 228 vescovi allora, diceva La Pira, l\u2019affare \u00e8 fatto! Ci convertiamo tutti\u201d.<\/p>\n

Il video integrale dell’intervista<\/strong><\/h2>\n