{"id":66721,"date":"2022-05-16T11:16:33","date_gmt":"2022-05-16T09:16:33","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=66721"},"modified":"2022-05-16T11:16:33","modified_gmt":"2022-05-16T09:16:33","slug":"perugia-giovanni-paolo-ii","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/perugia-giovanni-paolo-ii\/","title":{"rendered":"Perugia, la dedicazione della chiesa a San Giovanni Paolo II"},"content":{"rendered":"
Si \u00e8 svolta domenica 15 maggio la celebrazione della dedicazione della chiesa dell\u2019Unit\u00e0 pastorale delle comunit\u00e0 parrocchiali di Prepo, Ponte della Pietra e San Faustino<\/a>, intitolata a san Giovanni Paolo II<\/a> alla presenza del cardinale Gualtiero Bassetti arcivescovo di Perugia. “In questa domenica, festa dal timbro fortemente pasquale, \u00e8 consacrata una nuova chiesa, la dimora di Dio tra gli uomini”. Lo ha richiamato il cardinale Bassetti all\u2019inizio della sua omelia. Concelebranti sono stati l\u2019arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo, presidente della Conferenza episcopale umbra, e il vescovo ausiliare mons. Marco Salvi, insieme ai sacerdoti dell\u2019Unit\u00e0 pastorale, mons. Giuseppe Gioia, don Fabrizio Crocioni, don Antonio Paoletti e don Oscar Walter Huaman Bustamante, e ad altri sacerdoti diocesani. Alla celebrazione presenti anche i rappresentanti delle Istituzioni civili del capoluogo umbro e numerosi fedeli.\u00a0Diversi sono stati i segni che hanno caratterizzato la liturgia della dedicazione di questa nuova chiesa, dalla consegna delle sue chiavi da parte di mons. Gioia al cardinale Bassetti alla collocazione nell\u2019altare della reliquia di san Giovanni Paolo II\u00a0ex sanguine<\/i>\u00a0su abito indossato nel giorno dell\u2019attentato in Piazza San Pietro, il 13 maggio 1981, alla consacrazione dello stesso altare con l\u2019olio del crisma da parte del cardinale. La reliquia di san Giovanni Paolo II \u00e8 stata donata all\u2019Unit\u00e0 pastorale dal cardinale di Cracovia Stanislaw Dziwisz, il primo giugno 2015, nel corso del pellegrinaggio dei giovani dell\u2019Oratorio \u201cGPII\u201d in terra polacca, per la definitiva allocazione nel complesso interparrocchiale intitolato a questo grande santo del nostro tempo.<\/p>\n Una vera e propria festa di popolo di Dio tanto attesa da tutta la citt\u00e0, perch\u00e9 “quando consacriamo un tempio al Dio vivente \u2013 ricordava San Giovanni Paolo II \u2013 entriamo nel mistero della Pasqua di Cristo. Cristo stesso, infatti, crocifisso e risorto, \u00e8 la pietra angolare” ha voluto citare il cardinale Bassetti il santo a cui \u00e8 intitolata questa nuova chiesa aggiungendo: “L\u2019edificio e il popolo di Dio che lo anima costituiscono la vera immagine della Chiesa in cammino verso il Regno eterno, dove il Signore stesso sar\u00e0 la grande dimora di tutti i salvati”.\u00a0Nel ripercorrere le fasi della realizzazione della chiesa, il presule ha sottolineato “l\u2019impegno di tutti nella ricerca continua di un luogo adatto e dei mezzi economici necessari per affrontare la costruzione di questa chiesa, fin dall\u2019episcopato del mio predecessore, Mons. Giuseppe Chiaretti, di venerata memoria, di cui oggi ricordiamo il 39\u00b0 anniversario di ordinazione episcopale, 15 maggio 1983. Grazie all\u2019aiuto degli amministratori pubblici e delle ditte specializzate, questo campo, nella vallata dinanzi al Santuario della Madonna della Pietra, \u00e8 divenuto il cuore pulsante di tutta l\u2019Unit\u00e0 pastorale. Completati i lavori strutturali qualche mese fa, via via si \u00e8 cercato di curare l\u2019arredamento dell\u2019aula liturgica e sistemare tutti gli spazi esterni, che offrono alla comunit\u00e0 parrocchiale, in particolar modo ai giovani, luoghi per la preghiera, per la catechesi, per la formazione e per lo svago\u00bb. La chiesa, ha proseguito il cardinale \u00aboggi si mostra in tutto il suo splendore, insieme alle opere parrocchiali; belle e funzionanti, nelle varie parti architettoniche. In questa comunit\u00e0 vi \u00e8 stato un mirabile connubio tra la recente chiesa di pietre e la chiesa viva del popolo, che qui esisteva e si \u00e8 formata lungo tanti anni di servizio pastorale di don Giuseppe Gioia e dei suoi collaboratori”.<\/p>\n Bassetti ha auspicato che “questo complesso, con la sua chiesa, deve rappresentare – soprattutto nel tempo in cui si svolge il cammino sinodale della Chiesa italiana \u2013 un esempio di sinodalit\u00e0. Qui devono collaborare in modo concreto, stimandosi vicendevolmente, le diverse associazioni di fedeli che fanno riferimento alle parrocchie del territorio, come anche i movimenti e i cammini che da tempo trovano spazio tra voi. Tutti, anche i fedeli che non fanno riferimento ad alcuna particolare espressione della fede, anche coloro che solo entreranno qui per una preghiera, devono trovare accoglienza e comunione. Sar\u00e0 in questo modo, allora, che gli edifici costruiti da uomini potranno diventare – come abbiamo ascoltato dall\u2019Apocalisse – ‘la casa di Dio’ o ‘la tenda di Dio con gli uomini’ (Ap. 21,3). Non \u00e8 difficile ritrovare in questa descrizione il riferimento alla tenda o ‘tabernacolo’ che Mos\u00e8 aveva costruito nel deserto, in mezzo alle tende degli Ebrei, e di cui si parla nel libro dell\u2019Esodo: era quello era il luogo in cui ci si incontrava, e soprattutto era il luogo in cui si ascoltava la voce di Dio che parlava a Israele. Nella gioia di questa giornata, desidero salutare tutti i presenti, le famiglie e giovani, gli anziani. \u00c8 forse la mia ultima celebrazione insieme a voi come vescovo. Vi accompagni sempre la mia benedizione e il mio affetto”.<\/p>\nFesta di popolo<\/h2>\n
Esempio di sinodalit\u00e0<\/h2>\n
Fotogallery<\/h2>\n