{"id":66441,"date":"2022-04-29T12:40:22","date_gmt":"2022-04-29T10:40:22","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=66441"},"modified":"2022-09-08T19:30:58","modified_gmt":"2022-09-08T17:30:58","slug":"assurdo-dividersi-sul-25-aprile","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/assurdo-dividersi-sul-25-aprile\/","title":{"rendered":"Assurdo dividersi sul 25 Aprile"},"content":{"rendered":"

di Alberto Campoleone<\/strong><\/p>\n

Il sindaco di un paese del Mantovano aveva chiesto alla locale scuola media di partecipare alle manifestazioni del 25 Aprile<\/strong> con la propria banda. Ma quando questa ha proposto due brani \u2013 Inno di Mameli e<\/span> Bella ciao \u2013, ha posto il veto sulla notissima canzone partigiana perch\u00e9 troppo \u201cdivisiva\u201d, suggerendo l\u2019esecuzione di<\/span> Va\u2019 pensiero .<\/p>\n

Polemiche immediate, con la scuola che si ritira dalla partecipazione alla manifestazione e promette: suoneremo<\/span> Bella ciao il giorno dopo. E il sindaco? Beh, \u00e8 naturalmente stato \u201cfrainteso\u201d. Non \u00e8 che ritenga<\/span> Bella ciao un canto inappropriato, a risultare \u201cdivisivo\u201d \u00e8 l\u2019uso che se ne \u00e8 fatto e se ne fa. Queste le sue considerazioni dopo le polemiche, bollate come \u201cpretestuose\u201d.<\/span><\/p>\n

Cosa insegna questa vicenda? Anzitutto che in Italia c\u2019\u00e8 sempre qualcuno capace di perdersi in un bicchier d\u2019acqua. Intendiamoci, la questione che sottost\u00e0 alle polemiche \u2013 non nuove, anzi, piuttosto ripetute e stancanti da anni \u2013 legate a una canzone simbolo hanno radici profonde e si alimentano ogni volta attingendo a fratture mai sanate nella storia del nostro Paese.<\/span><\/p>\n

E qui gi\u00e0 bisognerebbe riflettere: possibile che ancora oggi la vicenda della lotta partigiana non abbia trovato una composizione pacifica nell\u2019immaginario collettivo? Non \u00e8 stato sufficiente riconoscere pi\u00f9 volte, ai livelli pi\u00f9 alti delle nostre istituzioni, i valori in gioco di quella che fu una \u201cguerra di liberazione\u201d sulla base della quale si \u00e8 costruita l\u2019Italia contemporanea? Non \u00e8 stato sufficiente riconoscere l\u2019importanza di una pacificazione collettiva, la prospettiva di comunit\u00e0 unitaria che proprio da quel preciso momento storico \u2013 simboleggiato dalla festa del 25 Aprile che quest\u2019anno ha celebrato i 77 anni \u2013 ha cercato di costruirsi?<\/span><\/p>\n

\u201cIl 25 Aprile \u2013 scrive il ministro dell\u2019Istruzione Patrizio Bianchi<\/strong> in un messaggio alle scuole \u2013 celebriamo la Festa della liberazione, la sconfitta del nazifascismo e la conclusione di un conflitto sanguinoso. In questo anniversario ricordiamo la lotta e il sacrificio di donne e uomini per ottenere il rispetto e il riconoscimento di diritti e un nuovo assetto democratico, basato su princ\u00ecpi fondamentali quali l\u2019uguaglianza, la solidariet\u00e0, la coesione, espressi poi chiaramente nella nostra Costituzione\u201d.<\/span><\/p>\n

Aggiunge: \u201cIl 25 Aprile ci richiama alla cura della nostra democrazia, perch\u00e9 la libert\u00e0 conquistata da chi ci ha preceduti non \u00e8 data per sempre, deve essere rinnovata ogni giorno\u201d. E conclude: \u201cCon la Festa della liberazione inauguriamo \u2018la via sacra della Repubblica\u2019: il 25 aprile, il primo maggio e il 2 giugno. Tre date fondamentali del nostro vivere civile comune, che ci conducono al cuore del primo articolo della nostra Carta fondamentale: \u2018L\u2019Italia \u00e8 una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranit\u00e0 appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione\u2019. Continuiamo a coltivare il delicato fiore della libert\u00e0 quotidianamente attraverso l\u2019esercizio della partecipazione. Insieme\u201d.<\/span><\/p>\n

Insomma, \u00e8 ora di aprire gli occhi. C\u2019\u00e8 da augurarsi che finiscano i tempi delle polemiche inutili, soprattutto dove ci sono di mezzo le scuole, primi luoghi di integrazione, inclusivit\u00e0, pacificazione.<\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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