{"id":65500,"date":"2022-03-11T12:07:41","date_gmt":"2022-03-11T10:07:41","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lavoce.it\/?p=65500"},"modified":"2022-04-10T19:43:34","modified_gmt":"2022-04-10T17:43:34","slug":"coldiretti-umbria-e-diocesi-di-perugia-insieme-per-dire-basta-alla-guerra-in-ucraina","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/coldiretti-umbria-e-diocesi-di-perugia-insieme-per-dire-basta-alla-guerra-in-ucraina\/","title":{"rendered":"Coldiretti Umbria e Diocesi di Perugia insieme per dire basta alla guerra in Ucraina"},"content":{"rendered":"

All’insegna di\u00a0Seminiamo la pace<\/em>, si \u00e8 svolta a Perugia nel tardo pomeriggio di gioved\u00ec 10 marzo, la manifestazione-fiaccolata<\/a> per dire basta alla guerra in Ucraina che ha visto insieme Coldiretti Umbria<\/a> e l’Archidiocesi di Perugia-Citt\u00e0 della Pieve<\/a>.\u00a0Attorno alla splendida duecentesca Fontana Maggiore di piazza IV Novembre, monumento-simbolo della cultura del capoluogo umbro con non pochi riferimenti, nei suoi bassorilievi, alle arti e ai mestieri, come anche alle scene di vita pregne di umanesimo cristiano, quasi un inno alla convivenza pacifica,\u00a0 l’incontro \u00e8 culminato con la preghiera per la Pace scritta dai giovani della Comunit\u00e0 di Taiz\u00e9.<\/p>\n

Presenti, il presidente regionale della Coldiretti Albano Agabiti e il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti. Tra i partecipanti, diversi rappresentanti delle Istituzioni civili umbre e numerosi giovani agricoltori.<\/p>\n

Coldiretti Umbria per la Pace in Ucraina<\/h2>\n

“Noi come agricoltori -ha detto il presidente regionale Agabiti- siamo abituati ad essere un popolo paziente e pacifico, perch\u00e9 abbiamo sempre lavorato per la pace, per la solidariet\u00e0 e per costruire percorsi di futuro e non percorsi di guerra. Per questo coltiviamo la terra e ripudiamo la guerra. Il dramma che sta attraversando l\u2019Europa e in particolare l\u2019Ucraina ci porta ad essere in questo luogo cos\u00ec importante per tre motivi.<\/p>\n

Il primo per dire basta alla guerra, s\u00ec alla pace, soprattutto dinanzi alle immagi strazianti di bambini morti che ci fanno rivivere un\u2019ennesima strage degli innocenti.<\/p>\n

Il secondo \u00e8 per la solidariet\u00e0 che si concretizza con una raccolta di generi alimentari promossa insieme alla Caritas di Perugia e al nostro mercato di Campagna amica<\/em>, da inviare nei prossimi giorni al popolo ucraino rimasto in patria a lottare per la libert\u00e0.<\/p>\n

Il terzo motivo \u00e8 perch\u00e9 siamo entrati in un\u2019economia di guerra in questa nostra Europa. Lo viviamo da cittadini nel vedere l\u2019aumento del costo dell\u2019energia nelle nostre case, del carburante quando andiamo al distributore dove l\u2019aumento non \u00e8 pi\u00f9 giornaliero o settimanale, ma avviene diverse volte in un giorno.<\/p>\n

Siamo in piazza anche per dire che con questa economia di guerra stiamo mettendo a repentaglio anche il futuro della nostra agricoltura e il futuro di un cibo sano per i cittadini se non si corre presto ai ripari su questi rincari che determinano scarsit\u00e0 di cereali e di concimi prodotti in particolare in Ucraina. Occorre cambiare politiche e strategie utilizzate nel nostro Paese e nell\u2019Unione europea rivelatesi dinanzi a questa grave crisi sbagliate e per questo va ridiscusso tutto, perch\u00e9 per anni ci hanno costretto a non produrre determinati prodotti e messo vincoli su diverse produzioni, portandoci alla situazione di oggi in cui non abbiamo pi\u00f9 la sovranit\u00e0 agro-alimentare”.<\/p>\n

Il saluto ai partecipanti del cardinale Bassetti<\/h2>\n

“Un saluto particolare lo rivolgo al parroco della comunit\u00e0 degli ucraini che sono in Perugia, don Vasil, esprimendogli la nostra affettuosa solidariet\u00e0 per tutto quello che sta facendo per la sua gente e dirgli che ci sentiamo, come italiani, anche ucraini insieme a lui”.<\/p>\n

Lo ha detto il cardinale Bassetti all\u2019inizio del suo intervento concluso con la lettura della preghiera per la pace.<\/p>\n

“Ci siamo radunati intorno alla Fontana Maggiore, cuore vivo e pulsante dell\u2019intera comunit\u00e0 perugina, con in mano le candele accese per un momento di riflessione e di preghiera. In questo tempo cupo e pauroso per l\u2019inutile strage che si sta compiendo nei vasti territori dell\u2019Ucraina, vogliamo testimoniare la nostra vicinanza e il nostro affetto a quanti sono vittime di questo terrore spietato e insensato.<\/p>\n

Possano queste flebili luci rischiarare la notte del mondo, il buio della follia e della morte. Sia questo nostro convenire, umile e discreto, un segno di speranza. Queste luci, accese nel cuore di Perugia, riscaldino il cuore di chi \u00e8 nella sofferenza e nel dolore. Siano anche un segno per quanti sono alla guida degli stati perch\u00e9 orientino sempre le loro scelte verso i sentieri della pace e della collaborazione.<\/p>\n

Ringrazio di cuore quanti hanno promosso questa iniziativa -ha concluso il cardinale Bassetti- specialmente la direzione della Coldiretti. Ringrazio anche per l\u2019impegno che la pi\u00f9 grande organizzazione del mondo agricolo italiano pone nei riguardi delle povert\u00e0, ed ora anche nei confronti dei profughi ucraini, fornendo cibo e assistenza, in collaborazione con la Caritas diocesana. Anche questo \u00e8 un segno di vicinanza e di concreta solidariet\u00e0 nella desolazione della guerra e della sofferenza. Il dono fa bene a chi lo compie e a chi lo riceve. In questi giorni stringiamoci tutti attorno ai fratelli dell\u2019Ucraina, sostenendoli qui a Perugia o inviando viveri nel loro paese martoriato”.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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